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200) Dizion. 5° Ed. .
BOLLIMENTO.
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pag.220



1) id: 8a132f07de124142bb3fb6beae7db0b7)
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 108: La gentile osservazione.... del bollimento dell'acqua tiepida nel vuoto.


2) id: fef11d47b4c24c7887009f7ead2e3189)
Definiz: § II. E figuratam. –


3) id: 59193563d1de4eea96d89208644ebd71)
Definiz: § I. Per similit. –
201) Dizion. 5° Ed. .
MORDICARE
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pag.535



1) id: e7ed85fa3308495cb6d82cdaf856b333)
Esempio: Red. Esp. nat. 123: La radice di Queijo,.... assaporata, pugne, e mordica la lingua.
202) Dizion. 5° Ed. .
FERRUZZO.
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pag.805



1) id: b5d3edce639c427cb3b52592766f3cb3)
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 98: Dopo averlo inserito nell'anello M, saldato a un ferruzzo.


2) id: 7aeb83489ad1491989ba4c62ae1a7f84)
Definiz: § I. Adoperare tutti i suoi ferruzzi, che anche trovasi Stuzzicare i suoi ferruzzi, vale figuratam. Servirsi destramente di tutti i modi che uno ha, Usare ogni diligenza, Fare ogni sforzo, per conseguire un dato fine od intento. –


3) id: 17cc046d8e914f69a96fd33a18835b65)
Definiz: § II. Aguzzare i suoi ferruzzi, dicesi figuratam. e in modo proverbiale, per Assottigliare l'ingegno, Ingegnarsi, Usare ogni cura e ogni mezzo, per fare o conseguire una data cosa. –


4) id: db548423a39e46f5965352305cb81dbc)
Esempio: Salv. Granch. 3, 14: Ognun s'aiuti, ognuno aguzzi i suoi Ferruzzi.


5) id: 617a0dbb088145068c3e0e403899e383)
Esempio: Cecch. Mogl. 2, 1: Pensate, che vostro padre adoprasse Tutti i suoi ferruzzi?


6) id: ec916f48d2364b5aa900ca2bc4cd2435)
Esempio: Firenz. Comm. 1, 340: Egli è forza ch'i' vadia aguzzare i miei ferruzzi.


7) id: 434f647b0ae94034939a6dc6bc83dcc9)
Esempio: Red. Lett. 1, 93: Ed il Borelli.... non istuzzicò egli i suoi ferruzzi per tornarvi?


8) id: 24e534cc901a448db3fbcba69b2bcd32)
Esempio: Cecch. Masch. 2, 5: Aguzza i tuoi ferruzzi, Sappi dir; che, ve', dieci scudi d'oro Ne cavi.


9) id: 1f17390e00124b06b9fab1e4602af73a)
Esempio: E Cecch. Masch. 4, 3: Ora, poichè e' non è Vivo, ve', Imbroglia, aguzza i tuo' ferruzzi.


10) id: 3d7d9f51052042efade7e5cf732adbc9)
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 195: Crediate pure ch'egli aguzzeranno tutti i lor ferruzzi, producendo quel bel sermone che faceste.


11) id: 89167182c21a4685bd6818774b69b3eb)
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 540: Bisogna infatti Ch'io m'arrabatti, E bene aguzzi I miei ferruzzi, Furberie non state in ozio.


12) id: 4d21501e854f4cdda420c00ff45da852)
Esempio: Cellin. Pros. 369: Giunto lui, gli fanno tutti reverenza ed onore, e ciascuno di essi virtuosamente aguzzava i sua ferruzzi, per fare a gara con gli altri virtuosi sua pari.


13) id: 5cfb214cf60a46fabef3900853736a37)
Esempio: Arrighett. N. Cical. III, 1, 119: Quando gli uomini non più vivevano d'acqua e di ghiande, ma erano cominciati a intristire, aguzzando tuttavia i lor ferruzzi dreto a' lor vantaggi.
203) Dizion. 5° Ed. .
DISAGGRADEVOLE.
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pag.458



1) id: fb854f5049c64730b015ea1031ed19c6)
Esempio: Red. Esp. nat. 14: Non saranno forse disaggradevoli, ancorchè sieno per esser dette rozzamente.
204) Dizion. 5° Ed. .
INCONSIDERATAMENTE.
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pag.488



1) id: bfeeaf28bdae4d5bab516b680f19192e)
Esempio: Pap. Nat. Umid. 59: Ciò è una proposizione lontanissima dal vero, ed inconsideratamente pronunziata.
205) Dizion. 5° Ed. .
INIZZARE.
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pag.844



1) id: 4533a0485dbe41dcb2e2cd29cc6550f7)
Esempio: Fior. Filos. 303: Poi che Socrate le trovava (le due mogli) garrire, sì le inizzava per farle venire a' capelli.


2) id: 5f37616df9b44145bef14809b57c2082)
Esempio: E Liv. Dec. M. A. I, 62, 19: Per tali parole e per altre, pugne e inizza il suo marito.


3) id: 136469a968874591b5b23df930448828)
Esempio: Liv. Dec. M. A. I, 62, 8: Elli fu giovane di cuore fiero e ardente, e avea una malvagia femmina per moglie, che tutto dì il pugneva e inizzava a mal fare.


4) id: c0adb9f3757a496d8aca6c3e8dbef555)
Esempio: E Liv. Dec. M. A. I, 64, 10: Se quella moltitudine di pastori e di gente asembiaticcia salvatica e fiera.... non fosse stata costrinta per paura de' re e fosse suta tempestata e inizzata.
206) Dizion. 5° Ed. .
MAESTRATICO
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pag.626



1) id: 954260b6531f4cf1a59a833da834b0fc)
Esempio: Fior. Filos. 308: Ma cotanto li fece per onore del maestratico, che li diede a pigliare qual morte e' volesse.
207) Dizion. 5° Ed. .
ARROCARE.
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pag.713



1) id: c80f0a33a97847f6ad4b47e68fd73740)
Esempio: Quist. filos. S.: Se 'l lupo si guarda innanzi all'uomo, che l'uomo ad esso, gridando l'uomo incontanente affioca, ovvero arroca.
208) Dizion. 5° Ed. .
METAFORICO
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pag.179



1) id: d14420bf927041a8b959ed8da6f0607c)
Esempio: Piccolom. Instr. Filos. 127: Volendo diffinire la terra, se diremo che la sia nutrice delle piante, questa parola, nutrice, aremo usata metaforica, che è trasportata da quelle donne che allattano i fanciulli, alla terra che ec.


2) id: 5dcf7d066cfd44efaa6439109f05f228)
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I. 75 t.: Non è necessaria cognizione d'altro movimento che metaforico, over transferito, e non naturale, ec.


3) id: f467f2df0a734327bd4c55e80a1cf83d)
Definiz: § II. Figuratam., e in ischerzo. –


4) id: a4c7bcb4b81e4ed4a120b4fcc683700b)
Definiz: § I. E per Non esistente di fatto, Non effettivo, Non reale. –


5) id: 46987561b4d641ac995db8760f5e9003)
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 41: Perciocchè l'imprese, i geroglifici e gli emblemi hanno del metaforico, molte ve ne avevano affise di qua, di là, ed in alcune insegne appese alle sponde l'armi di diverse famiglie illustri esprimenti la virtù di quelle stirpi, di cui elle eran significanze.
209) Dizion. 5° Ed. .
CONCATENAMENTO.
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pag.312



1) id: 63c82f0853124150b249276343061b86)
Esempio: Pap. Nat. Umid. 59: Rimossi gli animali, restano bensì i corpi con le loro figure, con le loro gravità, con i loro moti, e con i loro concatenamenti.


2) id: 63c8d321b5664c8da42e4e5e334737f3)
Definiz: § II. Figuratam., Connessione, Relazione reciproca che più cose hanno tra loro. –


3) id: 451572593b0843cfb1da873edd7fa647)
Definiz: § I. Per Modo onde una cosa è o deve essere comecchessia unita con altre, affinchè ne resulti un tutto ben ordinato. –


4) id: 778493c806a04bad83e60abbf4335a36)
Esempio: Accolt. Prosp. 21: Devono delle loro principali figure formare modello in cera, e di quelle cercare le vedute, i concatenamenti e le distanze.
210) Dizion. 5° Ed. .
CORSO
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pag.848



1) id: 44b2451558314cc88af7dfbc3ffe872a)
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 16: O voglionsi pigliare i tempi da suono a suono,... o dagli spazzi corsi dalla lancetta.


2) id: 5816d9a2e9c146c88aa23da713505116)
Definiz: § II. E per Scaduto, Maturato, Decorso, detto di mercede, paga, censi, frutti di capitale e simili. –


3) id: 0cecd330769f4ee6bd2b06f4f1f7020f)
Definiz: § I. In forma d'Add. Trascorso, Passato, detto di tempo, vita e simili. –


4) id: 311a0d6dfcbc4c9f937f2fb1efcc76a2)
Esempio: Machiav. Rim. 364: Lungo sarebbe narrar tutti i torti, Tutti gl'inganni corsi in quell'assedio.


5) id: cbc09b66e6fe466e902420bd1af1503f)
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 532: Pagarne i censi annualmente correnti, ed insieme sadisfare de' corsi.


6) id: d963bd2f796f4b7581675cbea22a7908)
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 268: Cominciarono [i Tedeschi] ferocemente a tumultuare, dimandando con gridi e con minacce le loro paghe già corse.


7) id: 0eeb68987a3f4ac9b0323f544afdb46c)
Esempio: Cellin. Vit. 3, 55: Spiacendo a quelle di rendermi il mio capitale, con i frutti corsi, o sì veramente di seguitarmi le mie provvisioni.


8) id: 9e87c8cb3eff4ca2a8ae451478cd1c5f)
Esempio: Giannott. Op. 2, 414: Voleva i danari non pagati, e che a queste genti ispane e lanzi.... sieno date le paghe corse e da correre, a fine si possino conservare.
211) Dizion. 5° Ed. .
CALORIFERO.
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pag.407



1) id: ca753e1f368d4bc78f04bad92be576ab)
Esempio: Pap. Nat. Umid. 170: Materie tutte prodotte e rese cospicue dalla mancanza dell'acquea porzione, e dall'eccesso de i caloriferi corpicelli.
212) Dizion. 5° Ed. .
AVVITICCHIAMENTO.
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pag.902



1) id: 143954539a754f3490e632ca2d67bbb2)
Esempio: Pap. Nat. Umid. 125: Vengano a farsi i loro avviticchiamenti [delle fila] più stabili, e la loro attaccatura più salda.
213) Dizion. 5° Ed. .
GROTTO.
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pag.634



1) id: 4f85b4d3c6ca4832a4b987944d255919)
Esempio: Red. Esp. nat. 71: I primi grotti che si vedessero a Pisa l'anno 1667, fu il giorno 7 di febbraio.


2) id: 984c581c65444491802efb3ed4bc5ea2)
Esempio: E Red. Ditir. A. 195: Per dire uno scherzo,... forse forse quegli uccellacci destinati al carro di Venere non erano veramente cigni, ma bensì grotti bianchi come cigni,... i quali grotti avendo pendente dal rostro quella loro grandissima e sterminata giogaia di colore di accesissimo scarlatto, ec.
214) Dizion. 5° Ed. .
DECUPLO.
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pag.93



1) id: 9144dffd73354e1dbb85d95db344852c)
Esempio: Vinc. Nat. Pes. Acq. 1, 136: Questo si conferma per la proporzione decupla, che hanno i quattro elementi infra loro.
215) Dizion. 5° Ed. .
INNOVAZIONE.
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pag.872



1) id: d4344f40531d4f4fbe6e1a6163fba85c)
Esempio: Piccolom. Filos. nat. II, 50 t.: Se dall'altra parte diremo che la materia di cui risultò prima il mondo, avendo ella potenzia e attezza all'essere, alla forma di quello, non fosse immutabile per sua natura, in modo che naturale sia la mutazione e la innovazione dell'esser suo; ec.


2) id: c7ba78907827474b9049814e744b8cff)
Esempio: E Piccolom. Filos. nat. appr.: E per conseguenzia, essendo ella, di natura e propria sua condizion, mutabile, e supposta a innovazione, non potrà ec. (Male la stampa, in ambedue gli esempj, invocazione).


3) id: 2236156e0c324849b6ab9abe8f1f2d8b)
Definiz: § II. Pure per Mutamento di cosa già ordinata, determinata, Nuova disposizione, e simili. –


4) id: f74a6748f7c749f7875c4276a2ed4832)
Definiz: § I. E per Mutazione, Mutamento, Rivolgimento, di checchessia. –


5) id: 8b67973a29b841c3af2e4ad80eac1ab0)
Esempio: Machiav. Stor. 2, 196: A che i Veneziani facilmente consentirono, come quelli che nelle innovazioni delle cose sempre solevano accrescere l'imperio loro.


6) id: 7c42ef22edc5421ab8778703d24e76d9)
Esempio: Lambr. Elog. 183: Non v'è impresa, come oggi si dice, industriale, nè utile innovazione, alla quale ei non abbia rivolto i suoi studj.


7) id: 7ce8ff86300f44029dda1f56316e0bae)
Esempio: Capp. Econ. 335: I clamori che allora sorgono lasciano appena che si distingua se la innovazione avvenuta sia stata a vantaggio o a danno.


8) id: f233861852554702a04f92fb2b2141b7)
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 372: I desiderosi d'innovazione, che alzavano la mira a lui solo, o a lui più che agli altri, non ardivano ec.
216) Dizion. 5° Ed. .
DISCORSIVAMENTE.
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pag.524



1) id: 01d9cba660ea4f0fbff06e40b6e3d2fd)
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I, 4 t.: Ecco adunque come dell'occasione che porta il senso con gli accidenti particolari di questa sostanza, e di quella che reca seco, conosce l'intelletto discorsivamente, e quasi si procaccia le sostanze e medolle delle cose che al senso nostro non son palesi.
217) Dizion. 5° Ed. .
ESALATOIO.
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pag.241



1) id: 82aeedd8f6c34b46be8f241dae7110ab)
Esempio: Vinc. Nat. Pes. acq. 1, 72: Sempre i canali debbono avere i loro esalatoj, acciocchè le soperchie piene non abbiano a impedire e rovinare l'argine.
218) Dizion. 5° Ed. .
FAZIONE,
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pag.706



1) id: 3943956576e947a1bf28989fa122aa32)
Definiz: § I.


2) id: cb344a57d5c94e36ae0aab244484852b)
Definiz: § II. Per Forma del corpo e delle membra così dell'uomo, come del bruto, Struttura, Fattezza; ed altresì Costituzione, Complessione, e simili. –


3) id: cbca96fe0ed7441c98a7f6597090363a)
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 106: S'avrà avvertenza di porgli (i fichi) secondo le lor nature ai luoghi loro, non gli lasciando crescere che ugualmente, ed a un pari alzare ed aprire, ed allargare d'un modo i rami e le cime, ed a tutti dare una forma e fazione a garbo.


4) id: 90448ac88b0f46df8beea38ac784f2e0)
Esempio: Senec. Pist. 252: I' vorrei che come tutto 'l mondo si mostra in una fazione, così tutta filosofia ci potesse apparere smagliantissima al mondo.


5) id: 6288e970f88944e49862bc69f404182a)
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 88: Dicono ancora, che dove la scultura, per l'inobbedienza ed imperfezione della materia, non rappresenta gli affetti dell'animo, se non con il moto il quale non si stende però molto in lei, e con la fazione stessa de' membri, nè anche tutti; i pittori gli dimostrano con tutti i moti, ec.


6) id: f2180a9f9adf494cbaa13babd8e2281b)
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 20: Ma la ragione, che ha da sapere come i sensi, che le introducono (le specie sensibili esteriori), sono parziali oltremodo, e della stessa composizione e fazione degli appetiti,... dee stare oculata.
219) Dizion. 5° Ed. .
I,
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pag.1



2) id: 0b25e8c257de4a84a799532b3ca5a9e9)
Definiz: § IV. I enne inne, e I enne onne. –


3) id: 700bf8988bce482496a3080565644df1)
Definiz: § VI. I, numero dei Romani, vale Uno, e altresì Primo. –


4) id: d621468c8c8d40da96dbdce4cc673e29)
Esempio: Cronichett. Mannell. 35: Nerva regnò anni I, e mesi IIII.


5) id: e23dbf371bdc48de91f1c1518ccc5026)
Esempio: Salv. Avvert. 1, 175: I, appo noi, per le medesime ragioni, s'io non m'inganno, parimente è vocale: nè I alcuno consonante, per quel ch'io creda, conosce la lingua nostra.


6) id: edab5645dc0445ecb9a1773fcf48c40e)
Definiz: § II. Per addolcimento di suono, l'I prefiggesi alle parole incomincianti per S impura, specialmente quando dipendono dalle preposizioni Con, In, Per, e dall'avverbio Non. –


7) id: b45b6557f1f04de899144ea33dcc202c)
Esempio: Dant. Inf. 24: Nè O sì tosto mai, nè I si scrisse, Com' ei ec.


8) id: e35b3148ef8a4057a0cbaf4aede2cd13)
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Va sempre lemme lemme, i enne onne: Svegliati, ceppo, lumaca, durionne.


9) id: f527803e49924150ae3fc18840a06162)
Esempio: Forteguerr. Cap. 214: Nè I, nè O si scrisse così presto, Come smaltite far tutte le merci.


10) id: 465c825bda414ff39fbc8b9830a09814)
Esempio: Lipp. Malm. 5, 52: Mille disegni entro al pensier racchiude; I enne inne, e nulla mai conchiude.


11) id: c5b8c273a0b3430c9b7b645b5d5091de)
Esempio: E Dant. Parad. 18: Sì dentro a' lumi sante creature Volitando cantavano, e faciensi Or D, or I, or L, in sue figure.


12) id: 44428972ffca4ea1ba91af9eb8431885)
Esempio: Not. Malm. 1, 426: I enne inne. Di questo termine ci serviamo per esprimere uno, che s'affanni d'operare e non conchiuda. Viene da quello stento, che fanno i ragazzi quando imparano a compitare: quasi dica: Compita compita, e mai non rileva: ed ha lo stesso significato e forza, che Ponza, ponza.


13) id: 6cbc7bf75439429da3e81c96ad9cf619)
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 263: Le [parole] basse.... sono comunemente quelle, le quali hanno molte vocali, e massimamente lo U, lo I, come vieni, vedi, niuno, ec.


14) id: ec102657d65c4bc9b51dad0eea8a7f5d)
Esempio: Speron. Op. 3, 365: Avviene che in tal carta lo scrittore fa uno I, che diventa O, ed un P diventa D, e talora non ritien forma di lettera.


15) id: 305978f02b5b4462b228f42e4020dc87)
Definiz: § I. Posta innanzi a un'altra vocale, forma con essa un dittongo raccolto, come in Iena, Piano, Fiele, Pioggia, Fiume; in vece in alcune voci, come Sviato, Desiato, Spiato ec., forma sillaba da sè.


16) id: 5e9a8753578a4ec18ea58f80091cc1dd)
Esempio: Bemb. Pros. 66: Debole e leggiero e chinato e tuttavia dolce spirito.... è richiesto alla I. Perchè il suono di lei men buono è, che di quelle che si son dette; soave nondimeno alquanto.


17) id: 631b9e12abb74a0f9f23db3704dd84ef)
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 25: Se noi dovessimo scriver il suono d'ogni lettera, le vocali si scrivarebbono semplicemente A, E, I, O, U; ma le consonanti bisognerebbe che avessero accanto le vocali, Bi, Ci, Di, ec.


18) id: bf509b0e512a4c5b8af70a5f1df04d66)
Esempio: E Salv. Avvert. 1, 269: Lo I, che altri chiaman liquido, e altri consonante (ma per nostro credere si è vocale, e raccolto lo nomeremo) volentieri si caccia davanti all'e, e anche talora all'a e all'o.


19) id: e962d6eb2a3a494cabd132608be39343)
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 42: Talora però la lettera I in molte voci s'aggiunge o per delicatezza o per vezzo, e può senza niuno sconcio lasciarsi, dicendosi tiepido e tepido, niego e nego, sieguo e seguo, brieve e breve.


20) id: 992ebd068e60477086c3742d46ab4413)
Esempio: Buonav. Tratt. Ort. tosc. 329: Quando la parola finisce in consonante, e quella che ne viene appresso comincia da S, a cui ne seguiti un'altra consonante, si accresce questa d'un i, e talvolta d'un e, e così si scrive La Belcore venne in iscrezio col Sere (Bocc. g. 8. n. 2), e parimente, La giovane un giorno di state tutta soletta alla marina di scoglio in iscoglio andando (Bocc. g. 5. n. 6).