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180) Dizion. 5° Ed. .
DONARE.
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pag.836



1) id: a41a288cf4e145249090fc228bc83be5)
Esempio: Nov. ant. B. 5: E trasselo di prigione, e donolli molto riccamente.


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Esempio: Nov. ant. C. 7: Mandolli per li detti ambasciadori tre pietre nobilissime, e disse loro: donatele allo 'mperadore.


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Esempio: E Nov. ant. C. 8: Furo allo 'mperadore,... e per la parte dello loro soprascritto signore donaronli le sopra dette pietre.


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Esempio: Nov. ant. B. 48: Lo 'mperadore donò una grazia a uno suo barone, che qualunque uomo passasse per sua terra, che li togliesse.... un danaio di passaggio.


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Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 28: Non solo sono al servigio di Dio gli Angeli eletti per donare aiuto, ma ancora li maligni per provarne.


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Esempio: Stat. Cav. S. Stef. 152: Nessuno, nè eziandio il gran Maestro o il Capitolo, possa rimettere i debiti e ragioni che si debbono al Tesoro, o in alcun modo donargli.
181) Dizion. 5° Ed. .
DISSOMIGLIANZA e DISSIMIGLIANZA.
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pag.673



1) id: 19b071129ddb464ab54f96e6c7110be0)
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 261: La dissimiglianza de' quali disparte l'amistà.
182) Dizion. 5° Ed. .
DISTENDERE.
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pag.681



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Esempio: Nov. ant. B. 28: Avea distesa una tovaglia bianchissima su l'erba verde.


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Esempio: Fiorett. S. Franc. 15: Benchè 'l frate allumini li ciechi, e distenda gli attratti, iscacci le demonia, ec.


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Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 73: Lo suo nome si cominciò molto a distendere, ed avere fama di grande santitade.


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Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 107 t.: Volendo spegnere la fama de' suo' miracoli con perseguitarlo, furono constretti contro al loro sapere distenderla maggiormente.


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Esempio: Guicc. Legaz. 24: Costoro dicono che li Svizzeri sono entrati nella lega loro, e che lo Imperadore ha fatto tregua co' Veneziani per otto mesi; in che io non mi distenderò altrimenti, perchè le S. V. ne debbono avere il vero.


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Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 292: La predetta isola [di Cicilia] si dice avere in alcuna parte bocche di fuoco e di tormento, e chiaramente si veggono ogni dì distendere e crescere; sicchè pare, che approssimandosi lo termine del mondo, quanti più ve ne saranno messi a ardere, tanto quegli luoghi di tormento più si distenderanno.
183) Dizion. 5° Ed. .
DUREVOLE.
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pag.951



1) id: aa73168f38c341d0b1b11de4f0c23237)
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 363: Signoria di tiranni non è durevole.


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Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 331: Quello che non ha vicendevole riposo, e' non è durevole; chè lo riposo ritorna la forza e rinnuova le stanche membra.
184) Dizion. 5° Ed. .
CONTINUO.
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pag.601



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Esempio: Nov. ant. B. 36: Chi continuo mangiasse nove dì petronciano, diverrebbe matto.


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Esempio: S. Bern. Medit. piiss. 30: Ineffabile grazia della divina bontà, che vedendoci continuo miseri ed infelici ec.
185) Dizion. 5° Ed. .
BENVOLERE
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pag.146



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Esempio: Rim. ant. P. N.: Sì finamente amor m'ha meritato Dello mio benvolere.
186) Dizion. 5° Ed. .
BUONO
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pag.319



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Esempio: Nov. Ant. B. 71: Or pure affetta mentre che ti dice buono.
187) Dizion. 5° Ed. .
CATTIVAMENTE
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pag.672



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Esempio: Nov. ant. B. 60: Tennero l'invito, mangiaro assai cattivamente, sanza molto rilievo.


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Esempio: S. Bonav. Medit. Vit. G. Cr. 280: Il maestro mio, m'amava molto, io l'abbandonai e negai così cattivamente.
188) Dizion. 5° Ed. .
CHETISSIMAMENTE.
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pag.818



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Esempio: Nov. ant. B. 21: Venne a lui sanza romore, e dissegli chetissimamente.
189) Dizion. 5° Ed. .
LADRO.
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pag.32



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Esempio: Rim. Ant. P. Bost. Stopp. 3, 419: Avarizia e tutte opere ladre.
190) Dizion. 5° Ed. .
LANDA
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pag.64



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Esempio: Rim. Ant. Incert. G. 116: Vidi una donna andar per una landa.
191) Dizion. 5° Ed. .
MENOMARE
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pag.86



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Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 441: L'izza e l'ira menomano i dì.


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Esempio: Rim. Ant. S. Ang. Cecc. 216: I' ò sì poco di quel ch'i' vorrei, Ch'i' non so ch'i' potesse (potessi) menomare.


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Esempio: Nov. ant. C. 111: Isvegliossi, e pensossi che volgarezzar la scienzia sì era menomar la deitade.
192) Dizion. 5° Ed. .
MENTITORE
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pag.98



1) id: a55a0d998581442b802769cb552fae2f)
Esempio: Nov. ant. B. 66: Ma dicolo per fare rimanere mentitori li malvagi.
193) Dizion. 5° Ed. .
LAUREATO
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pag.143



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Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 8: Medaglione di metallo giallo con testa laureata.
194) Dizion. 5° Ed. .
IDDIO.
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pag.5



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Esempio: Nov. Ant. C. 17: Or che fece Iddio? punillo secondo la colpa.


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Esempio: S. Ag. C. D. 1, 105: Però che questa famiglia di Cristo risponde: il mio Iddio è per tutto presente, per tutto è tutto.


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Esempio: E S. Ag. C. D. 3, 83: L'anima tua tanto dotta ed ingegnosa,... non potè pervenire per questi misteri di questa dottrina al sommo Iddio.
195) Dizion. 5° Ed. .
AGGIORNARE.
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pag.291



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Esempio: Nov. ant. B. 22: Aggiornaro il giorno che ciascuno mostrasse suo tesoro.
196) Dizion. 5° Ed. .
DILEGGIARE.
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pag.331



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Esempio: Nov. ant. B. 135: O costui ti dileggia, o egli è matto.
197) Dizion. 5° Ed. .
FRETTOLOSO.
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pag.517



1) id: 8ba7f59d142f4fd7924387e5b15c7394)
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 469: Chi frettoloso è incappa i piedi.


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Esempio: E Fr. Bart. Amm. ant. volg. appr.: Movimento grave s'appartiene ad uomo di grande virtù, che non è frettoloso.
198) Dizion. 5° Ed. .
INVECCHIARE.
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pag.1158



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Esempio: Nov. ant. B. 19: Ora m'avveggio io bene che io sono invecchiato.


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Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 37: Delle medicine purgative Avicenna pone molti mali nel primo canone, e dice che sono venenose, e che sanza dubbio fiaccano la natura, e invecchiano (qui assolutam.).


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Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 216: È uomo da bene, e carico di 6 fanciulle.... E li bisognerebbe pure non le invecchiare in casa, ma cominciare allogarle.


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Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 61: Voglio che tu faccia a mio modo, di fare un po' di collegio di medici, e intendere el loro parere di cotesto tuo male; e poi fare tutto quello che ti consigliano; e vedere di rimediarvi, innanzi che la cosa invecchi e vadia in peggio.
199) Dizion. 5° Ed. .
DATORE.
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pag.57



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Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 277: Diamo allegramente.... L'allegro datore ama Iddio.


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Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 289: E di così ci conceda grazia il Datore di ogni bene.


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Esempio: S. Antonin. Lett. 167: L'altro [tabernacolo] a Moisè, datore della legge antica, e dottore delle prime nostre scritture, frequentemente esse leggendo, e secondo la dottrina di esse sè dirizzando.