Lessicografia della Crusca in rete

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5° Edizione
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240) Dizion. 5° Ed. .
BIETOLONA
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pag.176



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Esempio: Nell. Iac. Suoc. 1, 8: Eh, che questi son consigli da darsi a qualche bietolona, che non ha nè meno spirito da cacciarsi una mosca dal naso, e non a me.
241) Dizion. 5° Ed. .
GONNELLA.
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pag.421



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Esempio: Nell. Iac. Suoc. 1, 3: Ci sarebbe da morir tisica alle sue mani. Come credete che voglia accadere alla povera signora Placida sua figliuola, che se la tien sempre cucita alla gonnella?
242) Dizion. 5° Ed. .
CILIEGIA.
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pag.31



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Esempio: Nell. Iac. Suoc. 3, 23: Che non lo sapevi che in questo mondo ogni felicità ha la sua disgrazia, e che ben spesso queste fanno come le ciliege, che una tira l'altra?
243) Dizion. 5° Ed. .
CANTUCCIO
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pag.496



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Esempio: Nell. Iac. Suoc. 1, 1: Quell'ordinare in casa tutto quel ch'ella vuole senza mia saputa, non è un considerarmici per una di più, e un volermi mettere appoco appoco in un cantuccio?
244) Dizion. 5° Ed. .
IMBECCATA.
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pag.70



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Esempio: Nell. Iac. Suoc. 3, 29: Innanzi a lui ci è il carbonaio, che sta lassù nel sudiciume del suo nido, come un merlotto, aspettando l'imbeccata. P. L'imbeccata l'averà come merita, il furfante.
245) Dizion. 5° Ed. .
DIPINGERE ed anche DIPIGNERE.
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pag.401



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Esempio: Varch. Suoc. 2, 1: Parevati ella però sì mal maritata, a darla a Gualtieri, che è giovane di buon parentado e di buona facultà? Bisognerà dipignertene uno, se questo non ti contenta.
246) Dizion. 5° Ed. .
IERI.
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pag.26



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Esempio: Varch. Suoc. 4, 5: Io mi fermarò un po' qui a sedere in su la pancaccia; chè sono anzi stracco che no, a star tanto ritto, chè non son più d'oggi e d'ieri.
247) Dizion. 5° Ed. .
ACCETTARE.
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pag.100



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Esempio: Varch. Suoc. 4, 5: Io non dico, ch'io non avessi anch'io più caro di maritarla, e che non fusse meglio; nondimanco, e massimamente essendo di già stata accettata, non bisogna correre a furia.
248) Dizion. 5° Ed. .
OLIO.
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pag.444



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Esempio: Varch. Suoc. 5, 1: Egli mi trattò in modo che gli sono ubbrigata, e sarò sempre: e dove io gli possa giovare, non ci metterò (come dite voi altri) nè sale nè olio.
249) Dizion. 5° Ed. .
BELLO,
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pag.127



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Esempio: Varch. Suoc. 5, 1: Credo, se la pensarete bene, che eleggerete piuttosto di provarmi amico, che di sperimentarmi nemico;.... sicchè venite meco di bello, e non istate a volermi mostrar lucciole per lanterne.
250) Dizion. 5° Ed. .
DISGRAZIA.
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pag.570



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Esempio: E Nell. Iac. Suoc. 3, 23: Che non lo sapevi che in questo mondo ogni felicità ha la sua disgrazia, e che ben spesso queste fanno come le ciliegie, che una tira l'altra?
251) Dizion. 5° Ed. .
FARINA.
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pag.614



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Esempio: Varch. Suoc. 5, 1: Non poteva credere che Gualtieri non avesse a rimandar per essa, avendogli io fatto dire a quel modo dal Pistoia, il quale però non credo che sia una netta farina.
252) Dizion. 5° Ed. .
MARCIO
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pag.927



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Esempio: Varch. Suoc. 5, 3: Oggi bisogna dare ad altri, perchè non sia dato a te; dir male d'ognuno, perchè le brigate abbian paura a dirne di te, o al meno non ti sia marcio.
253) Dizion. 5° Ed. .
ADDORMIRE.
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pag.206



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Esempio: Varch. Suoc. 1, 3: Perciocchè insino quando m'addormiva in culla, se non era la buona memoria di messer Grifaldo,.... era viva forza o che io mi morissi di fame, o che le fiere mi divorassero.
254) Dizion. 5° Ed. .
FERRATA.
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pag.794



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Esempio: Nell. Iac. Suoc. 1, 3: La lascia rinserrata, sto per dire, a quattro chiavi nella sua camera, senza potersi affacciare un po' alla finestra, che come sapete ha la ferrata, e corrisponde in un tetto.
255) Dizion. 5° Ed. .
DIAVOLO.
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pag.254



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Esempio: Varch. Suoc. 5, 3: Costoro ànno il diavolo addosso, e son persone di scarriera, che si dilettano di veder male, e non istimano se non l'utile: onde dubito che questo non sia uno inganno ec.


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256) Dizion. 5° Ed. .
MORIRE.
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pag.540



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Esempio: Varch. Suoc. 4, 1: Ma che ti par del Pistoia, che non è mai tornato a rispondermi? Vo' morire, se non s'è posto a vedere giucare alla palla o a udire cantare in banca qualche cerretano!
257) Dizion. 5° Ed. .
ACCIACCO.
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pag.104



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Esempio: Varch. Suoc. 5, 1: Ho una gran paura che non mi vogliano fare qualche acciacco ora, che Gismondo non c'è; chè se ci fusse, non che farmi villania, non oserebbero di torcermi nè anco un pelo.
258) Dizion. 5° Ed. .
COVATA.
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pag.948



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Esempio: Varch. Suoc. 4, 5: Tu t'inganni, se tu non credi ch'io ti conosca, e sappia molto bene l'animo tuo, e le tue covate. Fa', fa', Gismondo, che tu ti disponghi a lasciare una volta le femmine daddovero.
259) Dizion. 5° Ed. .
GROSSEZZA.
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pag.613



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Esempio: Nell. Iac. Suoc. 1, 3: Io già mi sono accorta da due mesi in qua.... di questa sua grossezza verso di me per la pretensione, che averebbe, che io dipendessi in tutto e per tutto da lei.


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Esempio: E Nell. Iac. Suoc. appr.: E sempre crescerà più la sua grossezza, se non cedete in qualche cosa.