Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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60) Dizion. 5° Ed. .
FALLENTE.
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pag.496

1) id: 5abbbbacf2114182a115e3c3f825fccb)

Definiz:

§ IV. E figuratam. –

61) Dizion. 5° Ed. .
ANDAMENTO.
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pag.485

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Definiz:

§ IV. E figuratam. –

2) id: e66ff35b977d4550b2537fdedc6c425d)

Esempio:

Car. Lett. fam. 2, 269: Veggo agli andamenti, che questa piena ci viene addosso.

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Esempio:

Ricc. S. Cat. Lett. 30: È venuto qua con animo deliberato di dirmi, non volere più tenere cura di voi, non bastandoli l'animo di soffrire i vostri andamenti.

62) Dizion. 5° Ed. .
ARRECARE.
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pag.702

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Definiz:

§ IV. Per Ridurre. –

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Esempio:

Allegr. Rim. Lett. 37: Da te m'arreco 'l torto; Già un pezzo è ch'io sapea, Che maritar volevi l'Amaltea.

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Esempio:

Tass. Lett. 1, 284: Se non hanno arrecato altro contra me,.... non estimo che sia grande difficultà il rispondere.

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Esempio:

E Car. Lett. fam. 2, 283: Hannovi tutti grandissima affezione, e si arrecherebbono a vergogna ch'uscisse loro di casa.

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Esempio:

Car. Lett. fam. 2, 160: E poi si vantano di pensare all'utile del comune,.... arrecandosi a lode una cosa sì brutta.

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Esempio:

Allegr. Rim. Lett. 117: Fu non so dove o quando una bertuccia,.... E da una gazzerotta addomandata, Com'ella s'arrecasse volentieri A quella vita tanto tribolata.

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Esempio:

E Car. Lett. fam. 3, 295: Imperò arrecandomi a ventura che si degni d'avermi in considerazione, la servirò, l'onorerò, e la celebrerò con la lingua.

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Esempio:

Car. Lett. fam. 2, 44: Mi dicono ancora peggio, che mentre così v'arrecate [in panciolle], volete che 'l vostro Giovanni vi stia sempre avanti con una rosta in mano, a farvi vento.

63) Dizion. 5° Ed. .
AFFINATO.
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pag.262

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Definiz:

§ IV. E figuratam. −

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Esempio:

E Magal. Lett. fam. 1, 61: Per far poi un salto dal secolo del trecento a questi tempi più bassi, mi varrò d'una lingua un tantin meno affinata, per dirvi ec.

64) Dizion. 5° Ed. .
AFFOGARE.
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pag.270

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Crusc. Vocab. IV.

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Crusc. Vocab. IV.

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Definiz:

§ IV. E figuratam., parlandosi di piante, semi, e simili, vale Farle perire, Far che non possano germogliare. −

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Esempio:

Salvin. Lett. IV, 2, 251: Una bella mano di solenne artefice [non ha] di bisogno d'accattare lo splendore dalla dorata cornice, che traendo a sè l'occhio come più vistosa, affoga la varietà, semplicità e maestà de' colori.

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Esempio:

Vasar. Lett. 1440: Ecco, io mi partii di casa, dove io affogavo nelle comodità e nella quiete.

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Esempio:

Borgh. Lett. 1, 180: Benchè in questo genere io vaglia pochissimo, e questo pochissimo sia affogato da molte occupazioni ch'io ho.

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Esempio:

Bern. Lett. fam. 45: Per le prime che monsignore scriverà doveremo intendere il tutto, ed io allora.... vi affogherò negli avvisi.

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Esempio:

Tolom. Lett. 9: Di cui [d'Eraclito] disse Socrate, che avea bisogno d'Apolline notatore, per non s'affogar ne' suoi libbri (qui figuratam.).

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Esempio:

Magal. Lett. At. 125: Soddisfarmi come vedo soddisfarsi certi, e affogare certe poche verità in un mare di verisimili, non me ne dà il cuore.

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Esempio:

Fr. Guitt. Lett. 6: Far vuole [l'uomo] sè bestia;.... chè se lo corso gli è fatto ritto, ingobbisce lo spirito e l'intelletto, e tutto il suo pensieri in terra affoga.

65) Dizion. 5° Ed. .
ABBARBAGLIARE.
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pag.22

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Definiz:

§ IV. E figuratam. −

66) Dizion. 5° Ed. .
OLTRAGGIO.
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pag.454

1) id: ed079b733e9b4d2daa12482db6e745aa)

Definiz:

§ IV. Per similit. ‒

67) Dizion. 5° Ed. .
OPIMO.
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pag.559

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Definiz:

§ IV. Per similit. –

68) Dizion. 5° Ed. .
ONDA.
Apri Voce completa
pag.488

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Definiz:

§ IV. E figuratam. ‒

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Esempio:

Serdon. Lett. Ind. volg. 835: A me.... è paruta molto mirabile una camera di quattro braccia e mezzo per ogni verso, fatta di legno giallo, che ha certe crespe o marezzi a onde di eccellente leggiadria.

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Esempio:

E Serdon. Lett. Ind. volg. 854: Nel mezzo di essa (piazza) è una fossa piena di legne e sopra v'è un tetto tirato con maestrevole lavoro di materie fatte a onde, e a dirimpetto vi sono due tavole piene ec.

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Esempio:

Magal. Lett. At. 431: Vedrete come, dopo ritolta la ragion prossima e immediata delle forme degl'intervalli musici alla lunghezza, alla tensione e alla grossezza delle corde, e unicamente attribuitala alla proporzione de' numeri delle vibrazioni, o percosse dell'onde dell'aria, che vanno a ferire il timpano del nostro orecchio..., soggiugne (Galileo) ec.

69) Dizion. 5° Ed. .
DOMESTICARE e DIMESTICARE.
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pag.825

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Definiz:

§ IV. E poeticam. –

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Esempio:

Fr. Guitt. Lett. 30: Non si può paglia a fuoco dimesticare.

70) Dizion. 5° Ed. .
DIGIUNO.
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pag.316

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Definiz:

§ IV. E figuratam. –

71) Dizion. 5° Ed. .
DISTACCARE.
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pag.677

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Definiz:

§ IV. E figuratam. ‒

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Esempio:

Magal. Lett. fam. 2, 163: Egli mi concederà gli effetti dell'attaccarsi, e poi del distaccarsi dell'impiastro.

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Esempio:

Magal. Lett. fam. 2, 95: Morire d'un'infermità lunga e penosa,... per distaccarsi più facilmente dai parenti.

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Esempio:

Magal. Lett. fam. 2, 268: Senz'altro pensiero, anzi con la sola picca di voler ritrovar qualche cosa a forza di non distaccargli (al giocolatore) mai l'occhio d'addosso, nè per ciarle ch'ei si dica, nè per buffoneria ch'ei si faccia.

72) Dizion. 5° Ed. .
DISUTILE.
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pag.722

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V. Bocca, § IV.

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V. Bocca, § IV.

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Definiz:

§ IV. E assolutam., Non buono a nulla, Disadatto a qualsivoglia cosa, e simili: nel qual senso usasi anche in forza di Sost. ‒

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Esempio:

Car. Lett. fam. 1, 313: Dico questo per me, che comincio ad esser disutile per le cose della Corte.

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Esempio:

Fr. Guitt. Lett. 21: Almen noi seguiam (il nostro ufficio) peggio che' secular fanno il loro non degno, disorrato e disutile prusor (più) fiate.

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Esempio:

Car. Lett. fam. 1, 300: Se non sono disutile affatto e sempre, quando che sia me ne scaricherò (del debito) almeno in qualche parte.

73) Dizion. 5° Ed. .
GELATO.
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pag.88

1) id: 8a547581ca234582a997045f3734c497)

Definiz:

§ IV. E figuratam. –

74) Dizion. 5° Ed. .
GOVERNATORE e GOVERNADORE.
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pag.434

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Definiz:

§ IV. Per similit. –

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Esempio:

Car. Lett. fam. 3, 270: Messer Desiderio Guidoni governatore di Cesena.

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Esempio:

Macingh. Strozz. Lett. 219: El detto Prencipe diè una sua figliuola a un figliuolo del duca di Calavria, cioè del figliuolo del re Rinieri che è governatore di Genova.

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Esempio:

Macingh. Strozz. Lett. 95: E di Niccolò non bisogna più dire; chè la fede grande ch'egli aveva in lui, l'ha dimostrato insino alla morte, che ha lasciato i suoi figliuoli nelle braccia sua e lasciatolo loro governatore.

75) Dizion. 5° Ed. .
GOVERNANTE.
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pag.432

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Definiz:

§ IV. E figuratam. –

76) Dizion. 5° Ed. .
GUARNIRE e GUERNIRE.
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pag.

1) id: ef7e84f1e730438c95373cc027cf6614)

Definiz:

§ IV. E figuratam. –

77) Dizion. 5° Ed. .
OTTO.
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pag.771

1) id: c15e5797d48e4dfab8dd97ce8b35d12a)
V. Balía, § IV.

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V. Balía, § IV.

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Definiz:

§ IV. E per L'ottavo giorno di un dato mese adoperasi anche nel plurale, massime nelle date. –

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Esempio:

Macingh. Strozz. Lett. 296: Ogn'uomo fugge: aveva un ragazzo, e gli Otto l'hanno fatto mandar via.

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Esempio:

Red. Lett. 3, 205: Vi sono situate drento quattro grandi eminenze semilunari..., grosse quanto una pezza da otto.

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Esempio:

Lett. fam. 53: L'opere delle vigne furono a potare ed al palare XXXVIII; del vangare non posso ancora sapere, perchè ce n'ha ancora a vangare dalle sette all'otto.

78) Dizion. 5° Ed. .
GALOPPARE.
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pag.42

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Definiz:

§ IV. E figuratam. –

79) Dizion. 5° Ed. .
GUAIO.
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pag.654

1) id: 56475f5d5f0241a4a3b347b2197a5d05)
Crusc. Vocab. IV.

2) id: bf6fbabee9934325abdc4fc13096df35)
Crusc. Vocab. IV.

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Definiz:

§ IV. E per Litigio, Contesa. –

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Esempio:

Tocc. Lett. 54: Tant'è, con lui non vo' guai. Mi vo' mettere un po' in sicuro.

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Esempio:

Tocc. Lett. 7: Ma qui appunto fu il guaio per quel povero giovine, quando nell'aversi a mostrare i sostenitori della bugia, egli vide venir fuori il P. Orsi con una sfilata di Santi Padri, cioè mostrare il P. Orsi quei Santi Padri essere stati sostenitori della bugia.

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