Lessicografia della Crusca in rete

Volume 8 - Dizionario 5° Ed.
140) Dizion. 5° Ed. .
INTOLERABILE, e suoi derivati. –
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pag.1094

INTOLERABILE , e suoi derivati. –
V. Intollerabile, e suoi derivati.
141) Dizion. 5° Ed. .
INTOLERANDO. –
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pag.1094

INTOLERANDO . –
V. Intollerando.
142) Dizion. 5° Ed. .
INTOLLERABILE, ed anche INTOLERABILE.
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pag.1094

INTOLLERABILE, ed anche INTOLERABILE.
Definiz: Add. Non tollerabile, Che non si può tollerare, sopportare; Insopportabile, sia all'animo, sia ai sensi.
Lat. intolerabilis. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 249: Il Re di questa cosa con non s'era accorto nè si curava: di che, oltre a quello che si potesse estimare, portava intollerabile dolore.
Esempio: E Bocc. Amet. 181: Gloriosa si vive [Fiorenza], e presta si vede a maggior cose, se l'ardente invidia e la rapace avarizia, colla intollerabile superbia, che in lei regnano, non la impediscono, come si teme.
Esempio: S. Grisost. Opusc. 57: Che fatica di corpo, o che afflizione di corpo ci richieggono queste cose, e nientemeno, come se intollerabile fatica ci fosse avere queste cose, le lasciamo, anzi fuggiamo?
Esempio: Zibald. Andr. 37: Allora il dolore diventa intollerabile, quando colui che l'ha, non è convenevole ad essere ricordato. Tor. Miser. 56: Il verno ne dà intollerabili freddi.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 521: Da costoro il dispregio degli uomini, le rapine intollerabili e le disoneste cupidità, non vo' dire incontinenze, sono procedute.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 37: Nella musica.... è vizio grandissimo far due consonanze perfette l'una dopo l'altra; tal che il medesimo sentimento dell'audito nostro l'aborrisce, e spesso ama una seconda o settima, che in sè è dissonanza aspera ed intolerabile.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 62: E 'l non poter mai più di qui levarmi, Servitù grave e intolerabil parmi.
Esempio: Tass. Dial. 1, 358: Sotto un tetto d'una chiesa.... sono necessitati di ripararsi da gli ardori intolerabili.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 442: Il tormento della corda o della pietra, ch'è tormento vero, quanto più dura, più si rende intollerabile.
Esempio: Bart. D. Giapp. 4, 376: Per tutte queste intolerabili angherie, caddero molti.
Esempio: Marchett. Lucrez. 189: Perch'impero bramar, ch'affatto è vano Nè mai può conseguirsi, e sempre in esso Durare intollerabili fatiche, Questo è voler ec.
Esempio: Leopard. Poes. 127: Che divenute son fuor di te solo Tutte l'opre terrene, Tutta intera la vita al guardo mio! Che intollerabil noia Gli ozj, i commerci usati, ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 457: Le tornarono in mente tutte le circostanze del voto, l'angoscia intollerabile, il non avere una speranza di soccorso, il fervore della preghiera, ec.
Definiz: § I. Detto di persona, vale Non sopportabile, Oltremodo grave, molesto, per le sue maniere, o per alcun suo vizio o difetto. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 557: Fu in quello uomo una natura dura e inquieta, e allora, sollevato a tanta degnità fuori della sua speranza, pareva intollerabile.
Esempio: Cas. Pros. 4, 151: Gente altiera, ritrosa e malagevole, e nel fare delle cose tutte severa e intollerabile.
Esempio: E Cas. Pros.175: Non vorrei che essi fossero severi, maninconosi e intolerabili.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 318: Si vedono eziandio quelli che nel resto della loro vita sono intollerabili, come salgono all'Areopago, non si saper indurre a usar la loro natura.
Definiz: § II. Detto di peso intollerabile, vale Da non potersi portare, Troppo grave. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 44, 27: E ne stava col cor lieto e col viso D'aver gittato intolerabil peso, Che gli fu sopra gli omeri sì greve, Che starà un pezzo pria che si rileve (qui in locuz. figur.).
Definiz: § III. E pure per Troppo grave, detto figuratam. di spesa intollerabile o di somma intollerabile. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 225: Ricusarono [i Tedeschi] di dare una piccola quantità di pecunia per Lucca; per quella medesima poco di poi s'ingegnavano di dare a chi quasi gli rifiutava una somma intollerabile.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 349: A noi chiedevano centocinquantamila ducati, e che noleggiassimo nave per far passare Ubignì con cento lance, che era spesa intollerabile.
Esempio: Guicc. Op. ined. 2, 42: Il medesimo fece a Serezana, dove nell'acquistarla e poi nel fortificarla, si è fatto sanza proposito una spesa intollerabile.
Esempio: Porz. C. Op. 11: Fu la guerra nondimeno al Re ed al Duca d'intolerabile dispendio.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 107: Alla quale (guerra) conseguivano spese intollerabili.
Esempio: Magal. Lett. 187: Con la spesa intollerabile d'avere a noleggiare due o tre volte la settimana calessi a vettura.

143) Dizion. 5° Ed. .
INTOLLERABILISSIMO.
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pag.1094

INTOLLERABILISSIMO.
Definiz: Superlat. di Intollerabile.
Basso lat. intolerabilissimus. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 142: Pubblicava, essere oramai venuto il tempo di levarsi dal collo la superiorità francese, stata sempre intollerabile, ed ora per l'insolita ferocia diventata intollerabilissima.

144) Dizion. 5° Ed. .
INTOLLERABILMENTE, ed anche INTOLERABILMENTE.
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pag.1094

INTOLLERABILMENTE, ed anche INTOLERABILMENTE.
Definiz: Avverb. In modo intollerabile, da non potersi sopportare. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 87 t.: La vista della infirmità nostra non può patire lo splendore di quella eternità che sopra di noi intollerabilmente risplende.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 100: Erano necessitate ad accordare con i capitani e con i soldati questo peso con danari, il che si esercitava sì intollerabilmente, che allora fu costante fama ec.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 25, 3, 23: Parlan di sè con forme tanto intolerabilmente magnifiche, che non so, se gl'illuminati e i Beguardi, e tant'altri eretici, quando credevano esser giunti allo stato dell'impeccabilità, credessero maggiori cose di sè.
Definiz: § E per Senza tolleranza, Senza pazienza. –
Esempio: Cic. Tusc. 54: Or possiamo noi el dolore sprezzare, quando noi veggiamo così intollerabilmente Ercole dolersi?
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 80: Ma noi abbiamo proposto di dire ora delli mali, che li uomini patiscono intollerabilmente, non di quelli che fanno spontaneamente (il lat. ha: de his malis, quae intolerabiliter homines patiuntur).

145) Dizion. 5° Ed. .
INTOLLERANDO, ed anche INTOLERANDO.
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pag.1094

INTOLLERANDO, ed anche INTOLERANDO.
Definiz: Add. Da non potersi tollerare, sopportare, Intollerabile; ma è voce del nobile linguaggio.
Dal lat. intolerandus. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 32: Così, con quanto senno e quanta mente Da la somma Prudenzia m'era infusa, Io mi sforzai guardarla, ma al fin vinto Da intolerando assalto, ne fui spinto.
Esempio: E Ar. Rim. 1, 254: Stolto sarò, quando io perisca e taccia Sotto il gran peso intollerando e vasto.
Esempio: Loll. Oraz. I, 3, 30: Il che nè meglio, nè con maggior frutto de' miei cittadini, al presente fare non potevate, che col vigore di questa ottima legge raffrenar le delizie, e regolar le smisurate ed intollerande spese delle pompe.
Esempio: Mont. Iliad. 1, 760: Una malvagia intolleranda cosa Questa al certo sarà, se voi cotanto, De' mortali a cagion, piato movete, E suscitate fra li Dei tumulto.
Esempio: E Mont. Iliad. 24, 900: Nè verun nè veruna a questo annunzio Nella cittade si restò; ma tutti, D'intollerando duolo il cuor compresi, Si versar dalle porte e fersi incontro Al lugubre convoglio.
Esempio: Leopard. Poes. 1, 147: Intolleranda Parve, e fu, la mia lingua alla beata Prole mortal, ec.
Definiz: § In forza di Sost. Ciò che è intollerando. –
Esempio: Strozz. Oraz. 119: Fu altamente da Orazio tutto ciò confermato in questi versi: Uom di iustizia e di costanza armato Non si spaventa nel mirar potenti, E comandanti con vorace ardore In lor città l'intollerando e ingiusto.

146) Dizion. 5° Ed. .
INTOLLERANTE.
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pag.1095

INTOLLERANTE.
Definiz: Add. Non tollerante, Che non sopporta.
Lat. intolerans. –
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 201: Intollerante la malata della temperatura di quella sorgente, senz'approvazione del medico volle tentare l'immersioni nella Terma Leopoldina.
Esempio: Capp. Longob. 110: Roma o Ravenna, viventi a legge romana, sarebbero divenute a suo malgrado un capoluogo per tutti gl'Italiani, e un incentivo, ad altre speranze, così da renderli intolleranti di quell'aldionato servile.
Definiz: § I. Assolutam., Che per natura non tollera indugi, contradizioni, diversità di opinioni, segnatamente politiche. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Uomo di natura intollerante e superba.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 2: In sì fatto apparecchio, intollerante A lui sen venne e ragionogli Argante.
Esempio: Crudel. Pros. 157: Cerca la reputazione di uomo intollerante negli affronti, e risentito per le ingiurie; ma per altro non essere vendicativo.
Esempio: Metast. Dramm. 2, 9: Deh modera una volta Questo tuo violento Spirito intollerante.
Esempio: Alf. Trag. 4, 20: S'io nacqui Impetuoso, intollerante, audace, Non perciò mai motto nè cenno a caso Io fo.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 12: Non voler obbedire altrui per poter col tempo dominare altrui; deboli, esser supplicanti; forti, intolleranti, ec.
Definiz: § II. Figuratam. –
Esempio: Mont. Poes. 2, 113: Vidi l'umil Agogna intollerante Del suo fato novel.
Esempio: Giobert. Apol. 12: Quei due principi, pretessendo i nomi della Chiesa e di Cristo a governi crudeli, intolleranti, dispotici, e all'infamia delle loro reggie, nocquero alla fede ec.

147) Dizion. 5° Ed. .
INTOLLERANZA.
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pag.1095

INTOLLERANZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Intollerante. L'essere intollerante.
Lat. intolerantia. –
Esempio: Leopard. Pros. 2, 37: L'intolleranza di ogni simulazione e dissimulazione,' alle quali mi piego talvolta nel parlare,... non mi darebbe un gran sollazzo a stillarmi il cervello sopra le carte.
Definiz: § E per Atto di persona intollerante. –
Esempio: Metast. Dramm. 6, 113: In queste care Intolleranze tue, bella Elpinice, Perdona, io mi consolo.

148) Dizion. 5° Ed. .
INTOMBARE.
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pag.1095

INTOMBARE.
Definiz: Att. Mettere nella tomba, Seppellire; ma è voce del linguaggio poetico. –
Esempio: Mont. Iliad. 19, 224: Intero un sole al lagrimar si doni, Poi con coraggio chi morì s'intombi.
Definiz: § Figuratam., per Uccidere, Cacciare nella tomba. –
Esempio: Alf. Trag. 4, 242: È il brando stesso di Saùl, che intomba D'Edom la gente.

149) Dizion. 5° Ed. .
INTOMBATO.
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pag.1095

INTOMBATO .
Definiz: Partic. pass. di Intombare.

150) Dizion. 5° Ed. .
INTONABILE.
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pag.1095

INTONABILE .
Definiz: Add. Che si può intonare, Facile a intonarsi. –
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 280: Così anco riuscivano le due diesi più intonabili con farsi alquanto maggiori.

151) Dizion. 5° Ed. .
INTONACARE.
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pag.1095

INTONACARE.
Definiz: Att. Fornire d'intonaco, Coprire con intonaco, riferito a muri, stanze, edifizj e simili. –
Esempio: Cant. Carn. 1, 185: Si può intonacare La casa vecchia, arricciare e pulire.
Esempio: Red. Esp. Insett. 97: Nelle case fabbricate di nuovo si veggono i ragni e le lor tele anco in quegli stessi giorni che sono intonacate.
Definiz: § I. Per similit., Ricoprire, Rivestire, checchessia di qualsivoglia materia. –
Esempio: Volt. Op. 1, 1, 240: Egli è solo per questa ragione, per ottenere cioè un più esatto combaciamento, che io do la preferenza a due piani lavorati un sopra l'altro, che intonaco poscia, od amendue o quel solo che più mi piace.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 444: Giurò che dai tempi di re Mida sino ai dì nostri, l'usanza d'intonacar l'oro di argento era ignota nell'arte.
Definiz: § II. Per similit. –
Esempio: Rucell. G. Ap. 554: Ognuna d'esse (delle api) al suo lavoro è intenta; Le più vecchie e più sagge hanno la cura Di munir l'alte torri, e far ripari, E porre i tetti a l'ingegnose case, Intonacando le rimose mura Col sugo de l'origano e de l'appio.
Esempio: Bart. D. Suon. 269: L'altro ramo (del nervo) è molle e ne ha la tempera e 'l nome, ed è quello che intonaca dentro la chiocciola, e d'essa massimamente il più intimo girellino.
Definiz: § III. E in ischerzo. –
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 63: Non t'intonacare nè imbiaccare il viso per parermi più bella.

152) Dizion. 5° Ed. .
INTONACATO.
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INTONACATO.
Definiz: Partic. pass. di Intonacare.
Definiz: § I. In forma d'Add. Fornito, Coperto, d'intonaco. –
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 219: Le case de' privati...... sono ornate di varie pitture, o vero intonacate con candidezza meravigliosa.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 73, 1: Imbiancatore.... Artefice che imbianca le muraglie, distendendo il bianco col pennello sopra il muro intonacato.
Definiz: § II. E per similit., Coperto, Rivestito, di qualsivoglia materia o cosa. –
Esempio: Bart. D. Suon. 269: Lo scavato d'essa (della chiocciola dell'orecchio) è vestito e intonacato d'una sottil foglia di nervo molle e dilicato.
Esempio: E Bart. D. Ghiacc. 115: Se l'aria della notte fu serena e rigida, troviamo i vetri delle finestre intonacati dentro d'una sottilissima crosta di gielo.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 342: Intonacate ha le muraglie di lucidi specchi.
Esempio: Fag. Rim. 1, 21: Ogni folle ambizion da te se n'esca, (o mio libro), D'aver le carte intonacate, d'oro, Coperte di sommacco o di sagrì.
Esempio: Volt. Op. 1, 1, 113: In luogo d'una caraffa di vetro torna forse più comodo un cannoncino di rame o latta, intonacato di cera lacca, o mastice, ec.
Esempio: Mont. Poes. App. 73: Non ha (il palazzo della Fama) nè imposta nè vetrata: A qualsiasi persona ivi condutta Aperto è sempre, e dentro intonacata Di fidi specchi la parete è tutta.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 617: Adorano a certi idoli razionali e fantastici, che hanno dello specioso, perchè sono intonacati d'oro.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 331: Gli venne in mente d'aver veduto, in uno de' campi più vicini alla sodaglia, una di quelle capanne coperte di paglia, costrutte di tronchi e di rami intonacati poi con la mota, dove ec.

153) Dizion. 5° Ed. .
INTONACATO.
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pag.1095

INTONACATO.
Definiz: Sost. masc. Lo stesso che Intonaco; ma oggi non è d'uso comune. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 197: Prese a fare.... alcune storie,... le quali in su lo intonacato del muro disegnate di rossaccio così alla grossa,... in un cantone per mostra ne lavorò e colorì interamente una storia sola, che piacque assai.
Esempio: Cecch. Incant. 4, 4: Come noi fummo in camera, noi ci demmo di prima giunta duo baciozzi, che si sarebbono appiccati in uno intonacato.
Esempio: Soder. Coltiv. 73: Murandosi vasche e canali, avvertiscasi d'andargli restringendo verso la bocca, e murargli più tosto di muro fatto di pietra che di mattoni, e all'uno e all'altro sia l'arricciato e l'intonacato doppio.

154) Dizion. 5° Ed. .
INTONACATURA.
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pag.1095

INTONACATURA.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto dell'intonacare. –
Esempio: Soder. Agric. 140: Sono molto a proposito (certe calcine) per l'intonacature ed arricciamenti.
Definiz: § E per Copertura. –
Esempio: Bart. D. Inghilt. 5, 165: Fatto venire un fabbro, gli diedero a scrostar la muraglia, levandone quella superiore intonacatura di tavole, colà appunto dove rispondeva il nascondiglio del Padre.

155) Dizion. 5° Ed. .
INTONACO.
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pag.1095

INTONACO.
Definiz: Sost. masc. Copertura liscia e pulita, fatta di calcina sull'arricciato del muro. Da tonaca, essendo quasi la veste del muro. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 44: Quando è così focosa (la calcina), scoppia poi lo 'ntonaco che fai.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 319: Avendo quelle pitture patito umido, si sono guaste in certi luoghi, e l'incarnazioni fatte nere, e l'intonaco scortecciato.
Esempio: Soder. Agric. 92: I canali ben murati dentro, e con intonaco incollato, le portan buone (le acque), nette e chiare.
Esempio: Dav. Tac. 2, 288: Quasi muro forte e durevole, ma senza intonaco e lustro.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 49, 2: Fare le pitture sopra muro..., dove sia stata la superficie coperta da calcina, la qual copertura chiamasi intonaco.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 133, 2: Non doversi usare la rena del mare nelle fabbriche, perchè.... fa dissolvere le coverture, o intonachi, delle muraglie.
Esempio: Galian. B. Vitr. 289: Se si adopra (il cinabro) per dipingere intonachi di stanze, mantiene senza difetto il suo colore, ma ec.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 14: Nel poggio di Querceto.... si cava un alberese, che nella fornace di Settimello si riduce calcina candida, delicatissima ed ottima, anzi unica per intonachi di stanze.
Esempio: E Targ. Viagg. 9, 105: Intonachi e bianco appena si conoscono in questi paesi; e un poca d'arricciatura è il maggior lusso.
Esempio: Giust. Vers. 173: La crepa dell'intonaco palesa Che crolla il muro.
Definiz: § I. In locuz. figur., e scherzevolmente. –
Esempio: Fag. Rim. 5, 107: Indi con biacca candida E volto e collo.... con attenzion dipingano; E a ristuccare i butteri Si componga un intonaco.
Esempio: E Fag. Comm. 4, 330: L'oro de' vostri crini ormai s'è cangiato in argento; e benchè procuriate coll'arte di supplire a' difetti dell'età già senile, si scorgon nondimeno, al cader del lieve intonaco moderno, le rovine della fabbrica antica.
Definiz: § II. Dare d'intonaco, vale Scialbare, Coprire con intonaco, ciò che è dipinto o scritto sul muro, onde più non si vegga. –
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 5: Nè sia chi lo difenda con dire che altri per avventura fu che gli pose quell'inscrizione; perchè nè egli la ricusò come troppo gonfia, nè comandò ad alcuno de' suoi scolari, dopo ch'ella fu scritta, il darle d'intonaco.

156) Dizion. 5° Ed. .
INTONAMENTO.
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pag.1095

INTONAMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'atto e L'effetto dell'intonare; comunemente Intonazione.
Definiz: § E figuratam., per Accenno di checchessia, dato con una certa gravità e copertamente. –
Esempio: Ammir. Stor. 3, 284: Intendevano i Fiorentini, benchè l'ambasciadore dalla lunga si facesse, questo esser l'intonamento del prezzo di Pisa.

157) Dizion. 5° Ed. .
INTONANTE.
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pag.1095

INTONANTE .
Definiz: Partic. pres. di Intonare. Che intuona. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 1, 132: Dove un di costoro apparisse, parea sbucar di sotterra, come di sotto al palco delle scene una di quelle ombre tragiche, e intonanti, Opaca linquens Ditis inferni loca, Adsum profundo Tartari emissus specu.

158) Dizion. 5° Ed. .
INTONARE.
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pag.1095

INTONARE.
Definiz: Att. Incominciare il canto, mettendo il coro nel giusto tuono, Dare il giusto tuono al coro, cantando o sonando il primo versetto, o la prima frase: e dicesi più spesto del sacerdote celebrante i divini uffìcj. E usasi anche assolutam. –
Esempio: Rinaldesch. Espos. Salm. 158: Il cantore ordini il canto, vel intonando più alto, o più basso, o più solenne, o meno solenne, o più acuto, o più grave.
Esempio: Monet. Poes. 71: Quindi intonato avendo il Miserere, Si battevano tutti a più potere.
Esempio: Martin. T. V. 8, 386: Tutti i sacerdoti oravano mentre si consumava il sacrifizio, intonando Gionata, e gli altri rispondendo.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 15: Intonava Aldini l'inno del Santo Spirito: echeggiava il tempio.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Car. Eneid. 7, 939: Egli stesso (il console).... La guerra intuona: guerra dopo lui Grida la gioventù; guerra e battaglia Suonan le trombe; ed è la guerra inditta (il lat. ha: ipse vocat pugnas).
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 229: Lucantonio è col Duca, e quando verrà qua li farò il canto che m'intonate.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 223: Lassate a me di ciò la briga: basta Che voi intoniate meco quest'antifona; Il salmo poi lo dirò io.
Esempio: Fag. Comm. 4, 348: In cotesto certamente dee battere tutto il forte di questo concerto; andate a intonare a messer Pancrazio quanto s'è intavolato sul nostro spartito.
Esempio: E Fag. Comm. 4, 349: O eccolo, che appunto vien giù: orsù, non vo' perder tempo; prepariamoci ad intonare e ad accordar la voce a proporzione del suo udito.
Esempio: E Fag. Comm. 4, 386: Non so come la signora Frasia abbia intonato bene il cantare, che doveva farsi a messer Pancrazio, quanto alla buona educazione de' suoi figliuoli, da lui tenuti a scuola quassù tralle pecore.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Car. Arist. Rett. 246: Ne l'orazion dimostrativa si può dir da principio ciò che si vuole, ed appresso intonare e continuare il ragionamento principale, ancora che sia di diversa materia.
Esempio: Dav. Tac. 1, 97: A' Cappadoci, fatti vassalli, fu.... sgravato alcuno de' tributi del Re per intonare il romano giogo più suave.
Esempio: Giord. Op. 1, 262: La poesia tedesca perde il suo naturale suono, premendo di passo in passo le orme del greco; nè pertanto può intonare quel verso musicale che si cantava sulla lira.
Definiz: § IV. E per Cantare semplicemente; nel qual senso è di uso più che altro poetico; usato anche scherzevolmente. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 8: Io pian piano Prenderò quel ch'io veggo in terra esposto, Che dorme come lor, strumento ozioso: E 'ntonando un'arietta d'improvviso, Che le 'nviti alla Fiera.
Esempio: Vai Rim. 16: Intonatemi il requie, E con volto pietoso e melanconico Chiamate ogni canonico A preparar le mie vicine esequie.
Esempio: Red. Ditir. 19: Trescando intuonino Strambotti e frottole D'alto misterio.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 391: E quelle parole, trall'altre, tenere e devote fu udito tra sè replicare più fiate, le quali, nell'anniversario funerale del Salvatore, intuona grecamente la cattolica Chiesa nella gran settimana: Dio santo, Dio forte, Dio immortale.
Esempio: Fag. Rim. 4, 19: Chi (fra i giocatori di bassetta) sotto voce intuona il miserere, Chi fa l'esame della coscïenza Con un atto di tanta contrizione, Che della confession potria far senza.
Esempio: E Fag. Rim.5, 11: Fu intonato un Te Deum sì strepitoso, Ch'assordì per dolcezza gli uditori.
Esempio: Mont. Iliad. 18, 685: Delle tede al chiaro Per le contrade ne venian condotte Dal talamo le spose, e Imene, Imene Con molti s'intonava inni festivi.
Esempio: Giust. Vers. 5: Dunque s'intuoni agli asini alleluia, Gloria ed osanna.
Definiz: § V. E figuratam., riferito a lodi, e cose simili, per Celebrare, Dire pubblicamente e con solennità. –
Esempio: Buonacc. Montem. Pros. Rim. 294: Ch'a 'ntonar le sue laude (di una donna) non è degno Spirito uman, perchè tant'è suprema, Che rompe e spezza ogni fiorito ingegno.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 4: Intonarono i predicatori da' pulpiti, la medesima sera ed il giorno seguente, le lodi del martirio del duca di Guisa.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 5, 1: A voi liberatore S'ordiscono gli encomj, S'intessono le lodi, Panegirici e odi Dagli uomin saggi, dagl'ingegni dotti, S'intuonano di gloria.
Definiz: § VI. E per Pronunziare, Proferire, con gran tuono di voce; ed altresì Dire, o Gridare, ad alta voce. –
Esempio: Car. Eneid. 3, 607: A la febea spelonca M'addusse avanti, e con divina voce Intonando proruppe ec.
Esempio: E Car. Eneid. 6, 65: Avvi d'intorno Cento vie, cento porte; e cento voci N'escono insieme allor che la Sibilla Le sue risposte intuona.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 15, 24: E gl'intona di sopra: Ecco fellone, Ove t'adduce di regnar disio.
Esempio: Segnerr. Pred. 501: Onde per voi più benedizione alcuna non resta, ma sol quella maledizione che Cristo giudice intenterà su l'orecchie de' condannati.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 3, 2: Subito che il mercante ne ode la nuova, vi si fa incontro, e rigido e risoluto v'intuona forte: O pagare, o andar carcerato.
Esempio: Soldan. Sat. 19: E qualche Aronne, col turribil pieno Di odor, lo 'ncensa e ad alta voce intuona: Quest'è il tuo Dio che 'l viver fa sereno; Quest'è il tuo Dio che ti dispensa e dona Ogni onor, ec.
Esempio: Paolett. Oper. agr. Pref. 1, 27: Per ben cento e mille volte ci siam sentiti intonare all'orecchie, che l'agricoltura è il solo invariabil principio della prosperità de' popoli, e della ricchezza e della potenza degl'imperj.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 271: Qui Caron m'intonò, pria di sbarcare, Signore, si ricordi di pagare.
Definiz: § VII. E per Annunziare, Bandire, e simili, ad alta voce, autorevolmente, solennemente; anche figuratam. –
Esempio: Segner. Pred. 454: La legge evangelica.... intuona a tutti i ricchi minacce orribili di eterna condannazione.
Esempio: E Segner. Pred. Pal. Ap. 56: Allora Samuello.... cominciò ad intonare que' benificj che Dio aveva lor conferiti da tanti secoli.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 126: Bisogna lodarle (le cose lodevoli), o trovare, che torna lo stesso, alcuno che in tua vece le predichi e le magnifichi di continuo, intonandole con gran voce negli orecchi del pubblico.
Esempio: Giust. Vers. 226: E dopo averlo strapazzato, e dette Cose del fatto suo proprio da chiodi, Gl'intonaron minaccie maledette, E che voleano il terno in tutti i modi.
Definiz: § VIII. E per Annunziare alla lontana, o copertamente, Fare intendere, o presentire, Sussurrare, checchessia, Darne sentore, e simili. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 87: Vassi intonando che qui si farà gente.
Esempio: E Car. Lett. fam. 1, 213: Il compare comincia a 'ntonare di venirvi a trovare, e penso sarà presto.
Esempio: E Car. Lett. Fam. 3, 288: Se Dio ce lo preserva (il Papa), ne speriamo ogni giusto favore, ancorachè per certe vie si vada intonando che don Cesare Gonzaga ha mossa pratica di maritarsi con una sorella del Cardinal Borromeo.
Esempio: Varch. Stor. 2, 431: Teneva pratiche continue.... aneora in Roma con papa Clemente, facendogli intonare da' suoi oratori, che congiugnerebbe madama Caterina sua nipote a Enrico suo secondogenito per matrimonio.
Esempio: Dav. Tac. 1, 122: Quanto io più le memorie antiche e nuove rivolgo, più trovo da ridere de' fatti de' mortali. Ogn'altri per futuro principe s'intonava, sperava, venerava, che costui, che la fortuna teneva in petto.
Esempio: Dat. Lett. 25: Del Vocabolario ho intonato qualche cosa al serenissimo Principe.
Definiz: § IX. E assolutam., per Far capir di volere, Chiedere alla lontana di avere, una data cosa. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 29: La maga, senza dir più da vantaggio, Mentr'egli aspetta un po' di mancia, e intuona, Ripiglia prontamente il suo viaggio.
Esempio: Not. Malm. 2, 466: Intonare.... Qui significa chiedere con motti o cenni la mancia: e ci serve per intendere Domandare con cenni, o con motti qualsivoglia cosa: per esempio: Il tale intuona, vorrebbe andare a cena, vorrebbe serrar la bottega, ec.
Definiz: § X. Intonare, si usò per Mettere in musica, Musicare. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 26: Casella.... fu al tempo dello autore finissimo cantatore, e già intonò delle parole dello autore.
Esempio: E Ottim. Comm. Dant. 2, 28: Questa fa una canzone, che l'autore disse; e fu intonata per lo detto Casella.
Esempio: Comm. Anon. Dant. 2, 39: Il Casella comincia a cantare questa, che fu canzona dell'autore, e che, secondo che mostra, già l'avea intonata.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 256: Le quali parole Minaccio prestamente intonò d'un suono soave e pietoso.
Esempio: Sacch. Rim. G. 24: Pien è il mondo di chi vuol far rime, Tal compitar non sa che fa ballate, Tosto volendo che sien intonate.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 47: Questo Casella fu.... fiorentino e fu buono cantore ed intonatore di canti, sicchè alcuno de' sonetti o vero cansoni dell'autore (cioè di Dante) intonò.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 62: I Greci lo dissero tuono (il tenore), e pigliarono la metafora dalla musica, perchè intonare vale mettere in musica.
Definiz: § XI. Vale pure Prendere il vero tuono, la nota giusta; usato anche assolutam., e per similit. –
Esempio: Don. Music. Scen. 95: Gioverebbe sommamente per gl'intervalli difficili a intonare..., far suonare un flautino in qualche cantone della scena dietro agli attori.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 565: Ogni minimo scordamento le offende (le orecchie), ed è un niente talora quello, onde si può dire che uno nel parlare una lingua non intuoni giusto.
Definiz: § XII. Riferito a strumenti a fiato, vale Farli risonare, Cavarne il suono. –
Esempio: Car. Long. 22: Seguito il caso di poco, eccoti venir la Cloe con le sue pecorelle, la qual portava seco per donare al suo Dafni una sampogna nuova; e perciocchè non era del tutto compita, la veniva per via incerando, intonando e facendo i soliti cenni della sua venuta.
Esempio: E Car. Long. 48: Tentò primieramente, di canna in canna e di tasto in tasto, tutta la sua sampogna, se dentro ben netta fosse; e veggendo che 'l fiato senza alcuno intoppo correva, la 'ntonò sì forte e con tanto spirito, che al petto di qualunque robusto giovine si sarebbe disdetto.
Definiz: § XIII. Intonare, si usò per Intronare, Rintronare. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 11: La parlante fama gli orecchi di molta gente intonòe.
Esempio: Alam. L. Avarch. 1, 79: Però che sopra il braccio il ferro scese (Ch'ei non potéo schivar) con tanta possa, Che la man tutta e 'l destro lato offese, E dentro gl'intonò la carne e l'ossa.
Esempio: E Alam. L. Avarch. 17, 21: Con quello alto romor, che 'ntorno suona, Qualor grandine folta i tetti intuona.
Esempio: E Alam. L. Gir. 16, 8: Con Un colpo tal l'elmo gli 'ntuona Onde convien che ancor per terra vada, Perito nella testa in tal maniera, Che giunse quasi a notte innanzi sera.
Esempio: Car. Eneid. 1, 398: Andò fin sopra Al fonte di Timavo, e là 've il fiume, Fremendo, il monte intuona, e là 've aprendo, Fa nove bocche in mare.
Esempio: E Car. Eneid. 5, 217: Le voci In favore or di questi ed or di quelli, Tra i curvi liti avvolte, e da le selve E da' colli riprese e ripercosse, Facean l'aria intonar fino a le stelle.
Definiz: § XIV. E poeticam., trovasi per Sbalordire. –
Esempio: Alam. L. Avarch. 7, 16: Nè però infino al capo il brando scende; Ma l'intonò sì forte la percossa, Che la briglia abbandona, e 'l braccio stende.
Definiz: § XV. Neutr. Si usò, conforme a proprietà latina, per Tonare, preso per similit. nel senso di Risonare, Gridare fortemente. –
Esempio: S. Ag. Solil. 116: Intonasti di sopra di voce grande e forte nelle orecchie dentro del cuor mio, e rompesti la sordità mia, e udii la voce tua (il lesto lat. ha: intonasti desuper voce grandi in interiorem aurem cordis mei).
Esempio: Savonar. Pred. 5: Voi avete troppa clemenzia e rispetti al rispondere; lascia rispondere uno poco a me. Io gli farò intonare nelli orecchi in modo che intenderanno.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 7: E mentre ancor dormia, voce severa Gl'intonò su l'orecchie in tal maniera.
Definiz: § XVI. E per Risonare fortemente, Rintronare. –
Esempio: Tass. Gerus. 9, 43: Or mentre egli ne viene ode repente Arme, arme replicar dall'altro lato, Ed in un tempo il cielo orribilmente Intonar di barbarico ululato.
Definiz: § XVII. Intonarla troppo alta, dicesi proverbialm., con metafora presa dal canto, quando alcuno si mette in un posto, nel quale non si possa poi mantenere.

159) Dizion. 5° Ed. .
INTONATO.
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INTONATO.
Definiz: Partic. pass. di Intonare. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 49: Questa fu una delle canzoni morali di Dante, la quale questo Casella intonò e cantò, quando era nel mondo.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 402: Dice la legge evangelica, intonata alle nostre orecchie: Prout vultis ut faciant homines, et vos facile illis similiter.
Esempio: Buomm. Verg. 55: Si dicono le letanie, intonate da due cantori.
Definiz: § I. In forma d'Add. Detto di persona, e figuratam. di voce intonata, vale Che coglie giuste le note coi loro intervalli. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 211: Che voce! le diran, com'è intonata! – Non val la pena di sentirla. – Oh il merita! – Anzi le duol la gola, ec.
Definiz: § II. Si usò per Messo in musica, Musicato, in giusto tuono. –
Esempio: Sacch. Rim. G. 13: Ond'io seguo 'l pensier del vostro core, Franco, che per invidia non si turba, Nè fia giama' d'assai grazia digiuno; Però vi mando la vostra ballata, Secondo il mio saver, poco intonata (qui figuratam.).
Definiz: § III. Trovasi per Messo in sentore, Informato alla lontana, e simili, di checchessia. –
Esempio: Dav. Lett. 539: Tanto più andrò adagio con Bertino Albizi e Giuliano Bagnesi, già intonati.
Definiz: § IV. Intonato, in forza di Sost., trovasi per Intonatura, nella maniera Stare sull'intonato, usata figuratam. e scherzevolmente per Accordare, Mettere in armonia, e simili, l'altezza, dello stile con la nobiltà del soggetto. –
Esempio: Bracciol. Schern. 3, 3: Però chi vuole star su l'intonato, E di severità sparger le carte, Oggi che 'l secol nostro è varïato, E l'ignoranza non intende l'arte, Ne fa la penitenza col peccato.