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360) Dizion. 5° Ed. .
ADACQUARE.
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pag.185



1) id: f31ed8e900ab40b09d17b3723a90b55d)
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 2, 15: Chi somministra al mare il necessario mantenimento? I fiumi, mi direte.... Sì, se questi fiumi non traessero la sua origine o dal mare medesimo, o dall'acqua, che giornalmente gli fura il sole per adacquarne la terra.
361) Dizion. 5° Ed. .
NUTRICAMENTO e NUDRICAMENTO.
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pag.302



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Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 2, 14: Altri vollero che 'l sole attragga il suo nutricamento dal mare. Gli Stoici e molti altri antichi filosofi.... non altro cibo assegnarono al sole ed alle stelle che l'acque del mare, de' fiumi, delle fontane, de' laghi.
362) Dizion. 5° Ed. .
CONFETTIERE.
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pag.421



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Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 74: E Marziale del pastelliere o confettiere: Mille tibi dulces operum manus ista figuras Exstruit.... A ragione dice Marziale operum mille figuras; imperocchè Ateneo e gli altri autori numerano una quantità innumerabile di torte e di simiglianti lavori.
363) Dizion. 5° Ed. .
CONVITATORE.
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pag.701



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Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 52: Mi do a credere, che Marziale per avventura ad una qualche cena invitato, nella quale si mangiassero grassi e freschi tordi, e lepri ingrassate ne' serbatoj,... componesse a tavola questo distico per dar soia al convitatore.
364) Dizion. 5° Ed. .
CANTARO, con l'accento sulla prima.
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pag.487



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Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 120: Quello stratego presso Plauto comanda che si bea cinque volte solamente: ma osservate che beeva nel cantaro; bicchiere largo e profondo, e di gran vino capace. Questo cantaro era il bicchiere proprio di Bacco, dio de' bevitori.
365) Dizion. 5° Ed. .
INFEZIONE.
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pag.695



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Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 250: L'aria per tutto penetra e s'insinua, particolarmente nel sangue, che n'è pienissimo: e quanta parte n'abbia nel sostentamento della vita dell'uomo, i maravigliosi effetti, che produce la bontà d'essa o la malizia ed infezione, chiaramente il dimostrano.


2) id: e49a1edee1d7430f9145a58a609b1557)
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 12: Fra le cagioni più principali di ciò, l'una era stata l'infezione dell'eresia che da' paesi vicini aveva cominciato a pullulare in Fiandra, vivente il medesimo Carlo.
366) Dizion. 5° Ed. .
FOLATA.
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pag.257



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Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 2, 83: Similmente non si può dire che i venti, o premendo l'aria, o sostenendola, esaltino l'argento vivo, o lo deprimano. Imperocchè poche folate basterebbono ad esaltarlo, e poche altresì a profondarlo, premendo o sollevando l'aria che lo sostiene.
367) Dizion. 5° Ed. .
AMBULATORIO.
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pag.428



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Esempio: Fag. Rim. 3, 18: A viaggiare alla peggio è ver m'inclina Questa mia stella ambulatoria.
368) Dizion. 5° Ed. .
FANTASMA, e talora anche in poesia FANTASIMA
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pag.540



1) id: 949f515087174092ba1d073657bb3af9)
Esempio: Petr. Rim. 2, 118: Mai notturno fantasma D'error non fu sì pien, com'ei ver noi.
369) Dizion. 5° Ed. .
NOTTURNO
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pag.246



1) id: db631d5b644b487db572ff200e1b3033)
Esempio: Petr. Rim. F. 341: Mai notturno fantasma D'error non fu si pieno, com'ei ver noi.


2) id: 5e2f9629b29d4b4b9ab0776974617812)
Esempio: Sacch. Rim. G. 46: La mente che vegghiando vive inferma.... Mostra l'ombre notturne con fidanza.
370) Dizion. 5° Ed. .
GIAMMAI.
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pag.207



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Esempio: Petr. Rim. 1, 26: Ver cui poco giammai mi valse, o vale Ingegno, o forza.


2) id: 88251748009b4ee8a4d5157fe2129681)
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 61: Ma se 'l tuo sguardo, or rigido, or sereno, Cibo e vita mi fa d'un gran martire, Quando, donna, giammai potrò morire?
371) Dizion. 5° Ed. .
CRISTIANO.
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pag.1000



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Esempio: Bern. Orl. 35, 4: Egli ha diliberato esser sommerso, O ver passar nella terra cristiana.


2) id: ec4ad6ffb49544fbb9c07d68077a75a2)
Esempio: Vill. G. 3, 49: Chiese grazia di volere.... la creatura battezzare e fare cristiano.


3) id: ba1630283f45475e8d5d83e03b22d5b0)
Esempio: Vill. G. 5, 31: Nacque in Firenze uno figliuolo al duca di Calavra,... il quale fu fatto cristiano per messer Simone della Tosa e per Salvestro Manetti de' Baroncelli.
372) Dizion. 5° Ed. .
ORRENDO.
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pag.695



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Esempio: E Mont. Poes. 2, 207: Dritta ver noi, veloce, alta, tremenda Venia dell'Asia l'apparenza orrenda.


2) id: ae038ecbe31d47e6ba7c5b790d9317ec)
Esempio: Tass. G. S. 3, 33: Quando alzaro i Pagani un grido orrendo E in dietro si fur subito voltati.
373) Dizion. 5° Ed. .
BUGÌA
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pag.311



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Esempio: Petr. Rim. 1, 248: Vinca 'l ver dunque,.... E vinta a terra caggia la bugìa.
374) Dizion. 5° Ed. .
CAVEZZA.
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pag.719



1) id: 0152a2323e36412c88013fd52b360ebc)
Esempio: Firenz. Pros. 2, 197: Gittatemi le mani alla cavezza, mi voleva tirare in ver lui.
375) Dizion. 5° Ed. .
FONTE.
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pag.297



1) id: 3b38d361cb034db1990018fa74898925)
Esempio: Dant. Parad. 4: Cotal fu l'ondeggiar del santo rio Ch'uscì del fonte, ond'ogni ver deriva.


2) id: ab0aecd14e924050a78005df789ae1f5)
Esempio: E Car. Comm. 58: Ma bisogna vedere in fonte il testo, E ritrovare il ver fino a un puntino, E non dar la sentenza così presto.


3) id: c36fb2ea0513489b88aa4badef6fc882)
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 2, 54: Più reverenza bisognerebbe a gli antichi, sapere la lor lingua, se si può, o vederli almeno in fonte.


4) id: 3e604d81b7094c7cbac6ef00db80cd70)
Esempio: E Vill. G. 84: Lo re di Normandi si battezò, e dal detto Carlo fu ricevuto alle fonti.


5) id: a39410bc9b014b0ab5e2cc4b60647539)
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 122: L'ondeggiar del santo rio; cioè lo parlare della santa Teologia,... Ch'uscì del fonte; lo qual rio uscitte della fonte viva, cioè della Sapienzia increata, ond'ogni ver deriva; cioè dal quale fonte vivo ogni vero descende in noi omini.


6) id: e29baadba39e4b0e972f07ebc8245829)
Esempio: Vill. G. 72: Prima il Conte di Fiandra, che lo aveva levato a' fonti, e con lui più Baroni di Francia li si rubellarono.


7) id: 28ae5aa56a994ff19e3d20b3085e66a4)
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 216: A quel pietoso fonte, onde siàn tutti, S'assembra ogni beltà che qua si vede, Più c'altra cosa, alle persone accorte.


8) id: d92f1c7abdd94b6792fb98593a429e39)
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 2, 41: Questi moderni epitomatori, raccoltori, annotatori, cementatori, spositori,... servono per iscoprire la fungaia, per additare gli autori i quali si deono, come si dice, vedere in fonte, non istarsene alla fede di chi gli cita, ec.
376) Dizion. 5° Ed. .
DIRITTO, e per accorciamento DRITTO.
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pag.440



1) id: ab27d5a4a882431ea326125a5395cbb0)
Esempio: E Dant. Inf. 25: Quel ch'era dritto, il trasse (il muso) in ver le tempie.
377) Dizion. 5° Ed. .
FOLLEGGIARE.
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pag.262



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Esempio: Salvin. Inn. Omer. 579: Quando folleggeran mangiato il fresco Mele, allor volentier dir ver vorranno.
378) Dizion. 5° Ed. .
LACRIMARE e LAGRIMARE.
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pag.26



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Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 50: In più autori leggiamo i diri, i vestiri, i mangiari, i lagrimari, i legari, i quali però non debbonsi da noi con tanta franchezza adoprare.
379) Dizion. 5° Ed. .
EMISFEROIDE.
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pag.119



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Esempio: Tratt. Resist. G. G. 62: Lo stesso.... vale de' coni, conoidi, paraboliche, emisferoidi, ed altri solidi.