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Volume 10 - Dizionario 5° Ed.
100) Dizion. 5° Ed. .
MENTALE
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MENTALE.
Definiz: Add. Di mente, o Della mente, Che attiene alla mente; e altresì Che si fa, si opera, con la mente. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. S.: Tutti gli apostoli ebber la purità e la mondizia mentale.
Esempio: Fr. Sim. Casc. Vit. crist. 47 t.: Facendo invenie, acciò ch'el corpo con l'anima insieme sia occupato nella laude e servigio di Dio, principalmente dee intendere alla mentale e spirituale devozione.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 15: L'orazione è sacrificio mentale, il quale a Dio l'anima offerisce delle sue viscere.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 19: Ogni parlar divino spicca dal mondo.... Simile spicca dallo amore proprio e della carne, e dona invisibili penne di volare in alto, spronando all'alta castità mentale e concupiscienza del movente.
Esempio: E Domin. Gov. Fam. 41: Sentendo adunque te essere visitato in sogni, o per mentali imaginazioni, o vero per altre corporali visioni, e dicendo più, per nuove astrazioni, guardati, cognosciti, pruova lo spirito se è da Dio o veramente dal transfigurato angelo di luce.
Esempio: Magal. Lett. At. 318: Questi trascorsi mentali per tutto il visibile e l'invisibile, lo sperabile e l'insperabile,... mi fanno raffigurare, ec.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 30: Per mia cecità mentale Non fo ben che accetto sia.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 115: Or so' svegliato e di tal trovo sogno Esser cagion la cechità mentale.
Esempio: Medit. Alb. Cr. 62: Sopra tutte queste cose vedesti e contemplasti con gli occhi mentali quell'anima divinissima, ripiena d'amaritudine.
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 87: Quelli del mental vedere priva, e delle cose peraddietro debitamente avute care stoltamente diventa prodigo.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 793: La mente e li occhi; cioè li occhi mentali.
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 308: Ora all'occhio mentale è conceduto Di riveder ciò che tu hai veduto.
Esempio: Manett. A. Op. Stor. 92: E nel guardare le scolture, come quello che aveva buono occhio ancora mentale ed avveduto in tutte le cose, vide el modo del murare degli antichi e le loro simetrie.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 15, 29: La sua luce mental lucida e pura Ogni ascosa cagion vede presente.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 59: E fino a quando, o sconsigliati, o ciechi degli occhi mentali, starete voi senza conoscere quel bene che il cielo vi manda?
Esempio: Giobert. Introd. 1, 231: La sintesi, essendo un'architettonica mentale, vuole una comprensiva valida e robusta.
Definiz: § II. E per Spirituale, Dell'animo. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 185: La quinta differenza si è, perchè è più quieta di quiete mentale e corporale.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Non pigliando per questa cagione niuna sicurtà, o gaudio mentale.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 28: Nel cuore umano è una concavità vacua quanto all'apparenzia. Ma qui dicono li fisici stare li spiriti vitali, e quivi sono le nostre passioni mentali.
Definiz: § III. Detto di orazione, vale, nel linguaggio ascetico, Che si fa senza proferire parola. Che si fa colla mente. –
Esempio: S. Bonav. Vit. spir. 166: Narrando in prima le omissioni, le quali, in quelle cose che s'appartengono a Dio, tu hai fatte; e massimamente nell'orazione quanto alla sua doppia parte, cioè mentale e vocale.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 85: Tutte si davano alla mentale orazione.
Esempio: Segner. Op. 4, 340: E dove non è nè meno orazion mentale di alcuna sorte, come si può asserir che vi sia la contemplazione, la quale è la specie d'orazion mentale più alta, più perfetta, più propia che si ritrovi?
Definiz: § IV. Detto di virtù, e altresì di trascorso, di vizio, peccato, e simili, vale Che si compie con la mente, col pensiero. –
Esempio: S. Cater. Dial. 9: Per questo modo el peccato si fa attuale e mentale. Mentale è già fatto, chè à conceputo piacere del peccato ed odio della virtù, cioè del proprio amore sensitivo, il quale l'à privato dell'affetto della carità.
Esempio: Panzier. Tratt. 28: E' peccati o sono puri mentali, o sono mentali e corporali.
Esempio: E Panzier. Tratt. 29 t.: Vedendo el Signore nelle corporali e mentali virtù la creatura debilitata, e del tesoro non suo gloriare,... sì la spoglia, ec.
Definiz: § V. Detto in particolare di pena, di supplizio, e altresì dello strumento di essi, vale Che affligge, Che tortura, la mente, lo spirito. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. ined. 16: Godi d'aver delle pene mentali, Che fan piegar la schiena, sì son gravi.
Esempio: Medit. Alb. Cr. 57: Per li tormenti d'una lancia mentale, la quale egli ti vedea confitta nel cuore.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 124: Vedendo il misericordioso Iddio.... quante pene mentali e corporali aveva per lo suo cuore sostenuto, ec.
Definiz: § VI. Detto talora di scienza, vale Che si coltiva o si esercita col solo aiuto della mente, Ideale, o simile. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 29: Se tu dirai le scienze non meccaniche sono le mentali, io dirò che la pittura è mentale.
Definiz: § VII. Alienazione mentale, vale lo stesso che Alienazione di mente.
Definiz: § VIII. Riserva mentale, o Restrizione, mentale, dicesi Il proporre che alcuno fa dentro di sè, nell'atto di giurare o di promettere, di non mantenere il giuramento o la promessa, o di limitarli in alcuna parte.

101) Dizion. 5° Ed. .
MENTALE
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MENTALE.
Definiz: Add. Term. di Anatomia. Del mento, Proprio del mento; ed è usato più che altro come aggiunto di foro e di nervo.

102) Dizion. 5° Ed. .
MENTALEMENTE. –
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MENTALEMENTE. –
V. Mentalmente.
103) Dizion. 5° Ed. .
MENTALITÀ
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MENTALITÀ.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Mentale. Term. di Filosofia. Essenza costitutiva della mente, ossia della facoltà intellettiva; Intelletto. –
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 592: Il sussidio principale dell'incivilimento, che ha le sue radici nella mentalità pura e ne trae il massimo suo vigore.
Esempio: E Giobert. Ges. mod. 3, 331: Il quale (atto creativo) è la mentalità infinita; e col trarre dal nulla un'imagine limitata di se stesso, forma la mentalità finita.
Esempio: E Giobert. Rinnov. 2, 647: A ogni modo la mentalità moltiplice e finita è un Secondo e non può in alcun presupposto aver valore di Primo nè quinci di Ultimo; il quale è il proprio termine di ogni moto religioso e di ogni assunto teologico.

104) Dizion. 5° Ed. .
MENTALMENTE, e talora anche MENTALEMENTE
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MENTALMENTE, e talora anche MENTALEMENTE.
Definiz: Avverb. Con la mente, Col pensiero, Senza pronunziar parole. –
Esempio: S. Bern. Lett. F. 82: Mentre ch'egli è sobrio (lo spirito), è da metterlo dinnanzi da Dio, mentalmente orando e favellando con lui.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 32: Non mi penso però ch'ella gli andasse dietro in ogni luogo corporalmente, ma sì mentalemente, e non si partiva da lui mai.
Esempio: Medit. Alb. Cr. 8: Guata e contempla mentalmente con saviezza, che da quella fontana eternale,... nasce lo splendore eternale.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 109: Tutti questi cammini, che l'autore finge avere fatto sono fatti mentalmente, per cognoscere e contemplare Dio, che è somma pace e quiete de le menti umane.
Esempio: S. Antonin. Lett. 80: Quando ti soperchiasse la carne di seguitare le sue carnali suggestioni e vizj, corporalmente o mentalmente con pensieri deliberati,... non è tua l'anima, ma della carne serva.
Esempio: Vai Rim. 51: Il Patricello.... Voltò le spalle, e mentalmente disse: E dove è andata la modestia voterà?
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 267: Aggiustò l'ora di parlar ogni mattina con Giambatista Cancellotti della medesima compagnia suo confessore, dopo aver orato mentalmente per qualche tempo, ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 163: Conviene, in dir la corona, esporre a Dio mentalmente i proprj bisogni.
Esempio: Buondelm. G. Dol. Piac. 41: Nè da essi si posson distinguere se non mentalmente per uno sforzo di astrazione.
Esempio: Giobert. Buon. XXVIII: La Legge è l'unità del Logo, divisa e moltiplicata mentalmente, secondo le varie attinenze delle creature.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 17: Quando si trovò a fronte dei due galantuomini, disse mentalmente: Ci siamo; e si fermò su due piedi.

105) Dizion. 5° Ed. .
MENTASTRO
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MENTASTRO.
Definiz: Sost. masc. Sorta di menta di qualità più acuta delle altre specie, detta anche Menta selvatica.
Dal lat. menthastrum. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 315: Il calamento è di due fatte: aquatico e di monte. L'aquatico s'appella mentastro; quello delle montagne si chiama nepitella.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 339: L'altra è menta salvatica, la qual s'appella mentastro, e questa scalda più.
Esempio: Pier. da Regg. Op. div. 215, 1: Lo mentastro è lo migliore dentelliere che sia.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 749: La menta tanto domestica, quanto salvatica, la quale noi chiamiamo volgarmente in Toscana mentastro, è tanto nota e volgare, che non richiede altra chiarezza.
Esempio: Soder. Op. 2, 207: Il mentastro e la menta salvatica è tutt'uno.

106) Dizion. 5° Ed. .
MENTE
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MENTE.
Definiz: Sost. femm. Facoltà, Potenza, che ha l'anima, d'intendere e di percepire l'essere delle cose; Intelletto.
Dal lat. mens mentis. –
Esempio: Dant. Inf. 31: Dove l'argomento della mente S'aggiunge al mal volere ed alla possa, Nessun riparo vi può far la gente.
Esempio: E Dant. Parad. 17: Sì t'insusi Che, come veggion le terrene menti Non capere in triangolo du' ottusi, Così ec.
Esempio: E Dant. Conv. 192: E tutte queste nobilissime virtù, e l'altre che sono in quella eccellente potenzia, si chiama insieme con questo vocabolo, del quale si volea sapere che fosse, cioè mente; per che è manifesto che per mente s'intende questa ultima e nobilissima parte dell'anima.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 318: Divise, cioè distrasse la mente sua a più altre cose.... Divise la mente sua, che era unita a Dio, a considerare diversi uomini virtuosi stati nel mondo ed illuminati di scienzia, de' quali doveva dimostrare in questo canto.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 66: Non è oggi facile a vedere Giovane nobil bella e vaga gente Ch'abbia anche insieme voglia di sapore; Ch'adorni il corpo a un tratto e la monte; Anzi ch'a questo più che a quello attenda.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 52: Legge naturale è quella che è impressa nella mente umana da essa natura, e non constituita per alcuna determinazione de gli uomini.
Esempio: Segner. Op. 4, 349: Non altro s'inculca più vivamente, che l'aver di Dio nella mente il più confuso concetto che sia possibile.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 150: E se mai Tito Si tornasse a pentir!.... Perchè pentirsi? Perchè l'ò da temer? Quanti pensieri Mi si affollano in mente!
Esempio: Leopard. Pros. 1, 218: Maggiormente è da credere che possa fare questi medesimi effetti una macchina immaginata dalla mente dell'uomo e construtta dalle sue mani.
Esempio: Capp. Econ. 350: Onde la gran mente del Machiavelli potè concepire l'impresa in quel tempo maravigliosa della storia civile, o, come gli odierni male e impropriamente dicono, filosofica.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Dant. Purg. 10: O superbi Cristian, miseri lassi, Che, della vista della mente infermi, Fidanza avete ec.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 118: Gravi cose e noiose sono i movimenti varj della fortuna, de' quali perchè quante volte alcuna cosa si parla, tante è un destare delle nostre menti, le quali leggiermente s'addormentano nelle sue lusinghe, giudico ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 224: Credi tu, marito mio, che io sia cieca degli occhi della testa, come tu se' cieco di quegli della mente?
Esempio: Casott. Mem. Impr. Pref. XII: Prenda ognuno quello che fa per sè; e senza riguardare a i difetti dell'opera, tenga fissi gli occhi della mente nel soggetto di cui si ragiona.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 230: Oltre modo equivoca si è la parola di attrazione, ed avvegnachè se ne ritenga il suono, e si procuri con un solito volo di mente di adattarci una idea generale, non ostante ec.
Esempio: Lambr. Elog. 15: L'occhio della sua mente si chiuse avanti quello del corpo.
Esempio: Giord. Op. 2, 37: Può essere ambizioso il resistere, o dove non vaglia resistenza il fuggire dall'insolente che ti dice: Tu non avrai intelletto, non volontà; io sarò tua mente e tu mia macchina.
Definiz: § II. E in senso più ristretto, per Facoltà discretiva, Criterio, Giudizio, Senno. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 521: Prosperità annuvola sì la mente dell'uomo, che in tutto non sa modo avere.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Così essendo conturbati i nostri pensieri, tale confusione annuvola e oscura la mente nostra.
Esempio: Petr. Rim. 1, 259: Grazie ch'a pochi 'l ciel largo destina, Rara vertù, non già d'umana gente, Sotto biondi capei canuta mente, ec.
Definiz: § III. E per L'anima razionale; ed altresì, figuratam., per L'uomo stesso, in quanto è dotato di anima razionale. –
Esempio: Dant. Parad. 12: E come fu creata, fu repleta Sì la sua mente di viva virtute, Che nella madre lei fece profeta.
Esempio: E Dant. Parad. 32: Le menti tutte nel suo lieto aspetto Creando, a suo piacer di grazia dota Diversamente.
Esempio: E Dant. Conv. 73: Quella mente che prima la partorisce (la fama buona), sì per fare più ornato lo suo presente, sì per la carità dell'amico che lo riceve, non si tiene alli termini del vero, ma passa quelli.
Esempio: E Dant. Conv. appr.: La seconda mente che ciò riceve, non solamente alla dilatazione della prima sta contenta, ma 'l suo riportamento, siccome suo effetto, procura d'adornare.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 840: Le menti tutte; cioè umane.... Creando; cioè quando le crea le menti umane: Iddio di niente crea l'anima umana del ventre de la madre, nel corpo organizzato.
Esempio: Varch. Boez. 48: Io so che tu.... porti fermo nel quore, che le menti de gli uomini non sono in verun modo mortali.
Esempio: Tass. Rinald. 10, 20: Se ti mosser giammai devote menti A dar effetto a i lor giusti desiri, Fa' che ec.
Esempio: Leopard. Poes. 62: Forse alle stanche e nel dolor sepolte Umane menti riede La bella età ec.?
Definiz: § IV. E per Animo. –
Esempio: Nov. ant. B. 1: Voi che avete i quori gentili e nobili fra gli altri, acconciate le vostre menti primamente nel piacere di Dio, onorando, temendo e laudando lui.
Esempio: Dant. Parad. 25: Ahi quanto nella mente mi commossi, Quando mi volsi per veder Beatrice, Per non poter vederla ec.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 110: Ma come suole in alquanti, la nobiltà della carne genera ignobilità di mente.
Esempio: Petr. Rim. 1, 136: Fuggir vorrei; ma gli amorosi rai, Che dì e notte nella mente stanno, Risplendon sì, ch'al quintodecim'anno M'abbaglian più che 'l primo giorno assai.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 404: Quantunque liete novelle e forse attrattive a concupiscenzia dette ci sieno, e del continuo mangiato e bevuto bene, e sonato e cantato, cose tutte da incitare le deboli menti a cose meno oneste; niuno atto, ec.
Esempio: E Bocc. Lett. 6: Soglionsi adunque, siccome a' più savj pare, nelle novità degli accidenti eziandio le menti degli uomini più forti commuovere.
Esempio: Carell. Son. 13: Ove a difender per le guerre forti Gli uomin sien colla mente sicura.
Esempio: Ar. Orl. fur. 44, 48: Se la donna s'affligge e si tormenta, Nè di Ruggier la mente è più quïeta.
Esempio: Varch. Stor. 1, 200: Era.... in somma (il Machiavelli) degno che la natura gli avesse o minore ingegno o miglior mente conceduto.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 50: Uom di libera mente, è di sermone Veracissimo e schietto.
Esempio: Marchet. Lucrez. 135: L'animo adunque, entro del quale è posto Della vita il consiglio ed il governo, E che spesso da noi mente si chiama.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 116: Grande impressione fecero nella mente del senato queste parole gravemente dette dal Pesaro.
Esempio: Leopard. Poes. 67: Ozio le soglie Scellerate occupò; ne' corpi inerti Domo il vigor natio, languide, ignave Giacquer le menti.
Definiz: § V. E figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 35: Ancora la codarda e trista mente Ne la pallida, faccia era sculpita.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 45, 39: Torna a me, mio Sol, torna, e rimena La desïata dolce primavera! Sgombra i ghiacci e le nievi, e rasserena La mente mia sì nubilosa e nera.
Definiz: § VI. E per Coscienza, Consapevolezza, di sè, o delle cose; anche in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Al tornar della mente che si chiuse Dinanzi alla pietà de' duo cognati, Che di tristizia tutto mi confuse, Nuovi tormenti e nuovi tormentati Mi veggio intorno.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 209: Io non sono ancora ritornata tutta nella mia mente.
Definiz: § VII. Mente, vale anche, figuratam., Pensiero, Avviso, Intendimento, Proposito, rispetto a cose da farsi, a partiti da prendersi, e simili. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 270: Ora, se tu apparecchi di combattere e ài questa mente, ciò che nell'arte mia posso promettere di sollicitudine e di cura,... non dubitare che sarà fatto.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 196: Che mente èe quella che ti trae a questo male?
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 201: Non mancai di significare a Sua Signoria reverendissima la mente, animo e desiderio vostro.
Esempio: Cas. Pros. 3, 61: Conferiscagli tutto quello ch'ella sente, come farebbe a me proprio, perchè così è la mente di Nostro Signore.
Esempio: Segn. B. Edip. volg. 70: Lasso! a me brami morte O tristo esilio, a domandar tal grazia. C. Io giuro a te pel sole Che tutto scorge intorno e gira il mondo, Ch'io non ho questa mente.
Esempio: Varch. Stor. 1, 62: Dopo l'Arcivescovo si levò in piè Iacopo Salviati, il quale, sì come era d'un'altra mente, così favellò d'un altro tenore.
Esempio: Car. Lett. ined. 3, 166: Desidero di non essere travagliato di cose simili, ma son certo esser mente della Maestà Sua,... la qual so che è mossa ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 40: Dall'altra parte, se fo cosa ch'offenda la mente di questi figlioli di messer Filippo, si sdegneranno e leveranno la mano da un'impresa tant'importante a questa casa.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 17: Dio messaggier mi manda; io ti rivelo La sua mente in suo nome.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 35: Quasi per via di testamento, dichiarò essere mente sua, che nel seggio vacante per ogni maniera si collocasse il vescovo Malachia.
Esempio: Dav. Scism. 390: Ragunasse gli Stati; e se non v'era tempo, lasciasse scritta la mente sua.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 98: A questo dunque il Re, oltre gli altri ordini contenuti, come suol farsi nell'ordinaria istruzione, aggiunse un foglio segreto, nel quale discopriva a lui solo la sua intima mente; e gli comandò ec.
Esempio: Mont. Iliad. 7, 39: Sia così, Palla gli rispose: io scesi Fra i Troiani e gli Achei con questa mente.
Definiz: § VIII. E in senso particolare, vale Sentimento, Pensiero, in fatto di fede religiosa. –
Esempio: Dav. Scism. 416: Confermò i Vescovi di mente cattolica, non cattolicamente fatti.
Definiz: § IX. E per Sentimento, Concetto, Opinione, Sentenza, rispetto a checchessia, parlandosi più specialmente di autori. –
Esempio: Ross. B. Appar. Med. 26: Nella più bassa stanza era posto quel (il pianeta) della luna sopra un seggio d'ariento.... Era vestita, secondo la mente di Claudiano, con una candida e sottil vesta d'ermisino ec.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 25: Anche di qua vero bene godibile può dirsi che si ritrovi, seguendo la mente d'Aristotile.
Esempio: Falcon. Lett. Dat.: La quale traduzione mi pare che benissimo spieghi la mente di Luciano.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 517: Gl'interpreti a ciò destinati materia hanno larghissima e fecondissima di far pompa de' loro ingegni nell'acutamente indovinare la mente dell'oracolo, e dicifrarne i misteri.
Esempio: Tocc. Parer. 31: Ma vi son passi dove apparisce chiaro, non aver lui ben preso la mente dell'autore.
Esempio: E Tocc. Parer. 74: E di fatto la mente de' signori compilatori del Vocabolario intorno al valore di questa voce, s'è fatta vedere sì chiara che nulla più stimo che opererebbe anche una rivelazione, sto per dire, che so ne avesse.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 35: Gli eruditi legisti de gli ultimi secoli,... hanno supplita l'ignoranza de' secoli precedenti, con darci chiose più giuste e spiegazioni più accertate della mente de gli antichi Augusti e Giurisperiti.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 40: Non so se abbia ben penetrata la mente di questo insigne filosofo.
Definiz: § X. E parlandosi di legge, vale Ragione, Spirito, Intendimento, di essa. –
Esempio: Legg. Band. C. 16, 316: L'attendere alle parole e lasciar la mente della legge, è un far contro alla medesima legge.
Definiz: § XI. Mente, vale anche Memoria. –
Esempio: Dant. Inf. 2: M'apparecchiava a sostener la guerra Sì del cammino e sì della pietate, Che ritrarrà la mente che non erra.
Esempio: E Dant. Inf. 10: La mente tua conservi quel ch'udito Hai contra te.
Esempio: E Dant. Parad. 17: E porterane scritto nella mente Di lui, ma nol dirai: e disse cose Incredibili a quei che fia presente.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 59: Mente si chiama perchè si ricorda, e quando erra in ricordarsi non si può degnamente chiamar mente, ma smemoraggine, o vero dimenticagione.
Esempio: Car. Dicer. 65: Se dunque questa tal impresa aggrada a Vostra Maestà, io sarei di parere che essa ad ogni altro virtuoso non tanto l'appiccasse per le mura e la portasse nella berretta ed al collo,... quanto nel mezzo della mente e nel cuore.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 36: Mente, degli anni e dell'oblio nemica, Delle cose custode e dispensiera, Vagliami tua virtù, sì ch'io ridica Di quel campo ogni duce ed ogni schiera.
Definiz: § XII. E per Fantasia, Immaginazione. –
Esempio: Cin. Rim. 63: Una donna mi passa per la mente, Ch'a riposar sen va dentro nel cuore.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 324: Sia nella mente croce figurata, L'immagin della Donna disegnata, D'ogni altro Santo sia istorïata E ben dipinta.
Definiz: § XIII. E secondo la filosofia platonica, vale Mondo intelligibile, Intelletto, dove sono poste le idee, ossia le forme delle cose. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 501: Dopo questa impensabile, non che indicibile, sostanza Chiamata Dio, poneva Platone quella mente chiamata da lui intelletto, ovvero mondo intelligibile, nel quale sono, bene, tutte le cose come in Dio, ma non vi sono sì nobilmente ed in modo sì perfetto.
Definiz: § XIV. Mente, con qualche aggiunto, come Divina, Eterna, Prima, e simili, od anche assolutam., vale figuratam. Dio. –
Esempio: Dant. Parad. 18: Io prego la mente, in che s'inizia Tuo moto e tua virtute, che rimiri Ond'esce il fumo che il tuo raggio vizia.
Esempio: E Dant. Parad. 19: Dunque nostra veduta, che conviene Essere alcun de' raggi della mente Di che tutte le cose son ripiene, Non può ec.
Esempio: E Dant. Conv. 400: Oh quanto e come bello adornamento è questo, che nell'ultimo di questa canzone si dà ad essa (nobiltà), chiamandola amica di quella (la filosofia) la cui propia ragione è nel secretissimo della Divina mente!
Esempio: Benc. Pimandr. Mercur. 93: Se diligentemente schiferai li contenziosi inganni, senza dubbio troverrai che la Mente, anima di Dio, è dominatrice sopra tutti.
Esempio: E Benc. Pimandr. Mercur. appr.: Nè cosa alcuna di quelle che si aspettano a 'l Fato, è impossibile alla Mente.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 8: E raro è sceso e scenderà da queste Sfere superne un spirito sì degno, Come per farne Ippolito da Este N'have l'eterna mente alto disegno.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 1, 14: Può salire fino alle forme stesse archetipe e alle idee della prima mente.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 163: E pure Trovasi ancor chi, per sottrarsi a' numi Forma un nume del caso, e vuol che il mondo Da una mente immortal retto non sia.
Definiz: § XV. E per Intelligenza celeste od angelica, Spirito beatificato; usato però con qualche aggiunto o locuzione determinante. –
Esempio: Rim. Ant. F. Guinizz. Guid. 1, 90: Contemplando nel ciel mente locata.
Esempio: Dant. Parad. 32: Io vidi sovra lei tanta allegrezza Piover, portata nelle menti sante, Create a trasvolar per quella altezza, Che quantunque ec.
Esempio: E Dant. Conv. 209: Quelle menti angeliche che fabbricano col cielo queste cose di quaggiù.
Esempio: Montecchiell. Teol. Mist. volg. R. 35 t.: Avvegnachè.... la mente che si leva anagogicamente senza comparazione sia differente dalle menti glorificate, nondimeno mediante questa sapienza l'una e l'altra è glorificata.
Esempio: Tass. Rim. 1, 76: Amore alma è del mondo, amore è mente.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. Proleg.: Voi siete ora ornamento delle sfere, maraviglia degli angioli, diletto delle beate menti.
Esempio: Leopard. Poes. 68: Te de' celesti peregrini occulte Bear l'eteree menti.
Definiz: § XVI. Alienazione di mente. –
V. Alienazione, §§ II e III.
Definiz: § XVII. Apertura di mente. –
V. Apertura, § V.
Definiz: § XVIII. Eccesso di mente. –
V. Eccesso, § X.
Definiz: § XIX. Stortura di mente. –
V. Stortura.
Definiz: § XX. A mente, coi verbi Dire a mente, Recitare a mente, Ripetere a mente, e simili, vale Col solo aiuto della mente, cioè della memoria; A memoria. –
Esempio: Bern. Orl. 67, 41: Di quei signor di corte ognun l'amava, Ch'era faceto, e capitoli a mente D'orinali e d'anguille recitava.
Esempio: Buomm. Cical. 15: Io ho una testaccia tanto busa, Ch'io non son punto a dir a mente buono.
Definiz: § XXI. E coi verbi Dipingere a mente, Disegnare a mente, Ritrarre a mente, e simili, riferito a persone, cose, o luoghi, vale Secondo l'immagine che ne è rimasta nella mente o nella memoria. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 13, 19: Disegnando in carta.... s'impara a fare a mente tutte le cose della natura, senza avere a tenerle sempre innanzi.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 155: Benedetto Fortini. Il ritratto di questo si potrà fare a' mente.
Definiz: § XXII. E col verbo Giocare a mente, si usò a significare Col solo aiuto o forza della memoria e dell'immaginazione. –
Esempio: Vill. G. 195: Giucò ad un'ora a tre scacchieri, co' migliori maestri di scacchi di Firenze, giucando con due a mente e col terzo a veduta, e i due giuochi vinse e 'l terzo fece tavola.
Definiz: § XXIII. Alla mente, si disse per lo stesso che A mente, A memoria; ed anche si usò a significare D'invenzione, Improvvisando, e simili. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 250: Come que' giocatoroni di scacchi, de' quali si conta a veglia che in Ispagna giuocano alla mente viaggiando a cavallo, ec.
Esempio: Martin. G. B. Contrapp. 59: Considerando questi maestri che non è facile il provedere le cappelle di cantori tutti capaci di comporre l'accennato contrappunto alla mente, così chiamato per distinguerlo dal contrappunto scritto che nominarono ad videndum,... si applicarono a comporli e darli alla luce colle stampe per comodo de' cantori.
Definiz: § XXIV. Di mente, Di buona mente, usato a modo di aggiunto, e detto di persona, vale Che ha ingegno, Dotato di molta intelligenza, criterio, e simili. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 125: Fu eletto Lorenzo di Filippo Strozzi, uomo nobile e di buona mente, ma anzi debole e leggiero che no.
Definiz: § XXV. Di mente di chicchessia, vale Secondo l'opinione, l'avviso, la sentenza, e simili, di chicchessia. –
Esempio: Car. Comm. 29: Non voglio mancar di dirvi, di mente d'Aristotile, che 'l latte ulivigno è di miglior sustanza che 'l troppo bianco.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 237: Quello Anthusa che tocca il Poliziano di mente e autorità di Filadelfo, a lui ne rimetto il lettore.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 403: E' resta pur vero quanto di sopra si è di mente di Cicerone conchiuso.
Esempio: E Borgh. V. Lett. IV, 4, 282: Questa opinione.... io la credo errore, e così mi pare di mente di V. S. reverendissima.
Definiz: § XXVI. Fuori di mente, o della mente, detto di persona, vale Privo dei sensi, Fuori di sè; ed altresì, Privo di senno, Forsennato, o simile. –
Esempio: Vill. M. 82: Ma i governatori del Comune di Firenze, addormentati e fuori della mente, non procuravano di sentire queste cose.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 28, 4: E in fatti chi vedesse Ricciardetto, Come va stralunato e fuor di mente, Costui, direbbe, egli è pazzo in effetto O spiritato.
Definiz: § XXVII. E lo stesso vale Senza mente. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 69: Ma Climene..., piagnevole e sanza mente, ec.
Esempio: Flav. Gios. volg. 35: Subito divenne come uomo sanza mente.
Esempio: Leggend. SS. Cosm. e Dam. 20: Ed essendo così sanza mente, un poco ritornato in se stesso, comandò un grandissimo fuoco s'accendessi, e che in esso fussero messi i santi martiri.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 18: Veduto avreste i cavallier turbarsi A quell'annunzio; e messi e sbigottiti, Senza occhi e senza mente nominarsi, Che gli avesse il rival così scherniti.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 2, 56: Cadere in terra allo splendor fu d'uopo Con gli occhi abbacinati e senza mente.
Definiz: § XXVIII. Andare la mente di alcuno a checchessia, vale Tornare esso a pensarvi, Offrirglisi novamente al pensiero, Risovvenirsene. –
Esempio: Bern. Orl. 37, 33: Mentre che pensa e sta così sospeso, Gli andò la mente a quella pietra eletta.
Definiz: § XXIX. Andare per la mente. – V. il § XLVIII, Passare per la mente.
Definiz: § XXX. Applicare la mente a checchessia. –
V. Applicare, § VIII.
Definiz: § XXXI. Aprire la mente. –
V. Aprire, §§ LIII e LIV.
Definiz: § XXXII. Avere mente, o la mente, a checchessia, o a chicchessia, vale Pensare ad esso, Prendersene pensiero o cura. –
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 25: Sendo quei popoli di rozzo e grosso vivere, Saturno gli ammaestrò e ridusse a fare città e case, insegnando loro seminare il grano e piantare viti,... tanto che la gente che a tal cose non avevano la mente, veggendole e stimandole maravigliose, lo adorarono per Dio.
Esempio: Bern. Orl. 4, 18: Sendo quel re vicin nostro e parente, Bisogna che gli abbiam molto ben mente.
Definiz: § XXXIII. Avere a mente checchessia, o chicchessia, o di far checchessia, vale Ricordarsene, Risovvenirsene, Averlo presente al pensiero, alla memoria; usato talora anche assolutam. –
Esempio: Nov. ant. B. 393: Il mulo rispose: Certo io non l'ho bene a mente.
Esempio: Dant. Inf. 9: Ed altro disse, ma non l'ho a mente.
Esempio: E Dant. Purg. 18: La nobile virtù Beatrice intende Per lo libero arbitrio; e però guarda Che l'abbi a mente, s'a parlar ten prende.
Esempio: Orig. Omel. volg. 285: E se non fossi sì assorta, e avessi a mente le parole ch'egli ti disse della sua resurressione, non l'avresti addomandato morto.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 252: E, come Iddio la sua sorella dimenticata non avea, così similmente d'aver lui a mente dimostrò.
Esempio: Lett. fam. 27: E questo abbi sempre a mente, ch'ogni volta ch'io potesse avere costà civanza niuna, subito sare' mosso a venire al servizio del nostro Comune.
Esempio: Poliz. Pros. 52: El Baccio Ugolini mi impose strettamente che accadendo qualche cosa per Taddeo suo, io avessi a mente di raccomandarvelo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 128: Malagigi,... Ancor che 'l libro suo seco non sia, Con che fermare il sole era possente, Pur la scongiurazione onde solia Comandare ai demonj aveva a mente.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 59: Fratello, io t'ho molto bene a mente, sichè sta' di buona voglia e attendi a imparare.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 39: E voi, Cammillo, abbiate A mente (se voi la serrate in camera E andate fuori) di tornar poi a darli Mangiare e bere.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 857: S'io ho a mente ben, voi non avete moglie.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 195: Io già non sono della schiera di coloro che colla medesima facilità, con cui promettono, colla medesima non soddisfano; e i quali hanno a mente, e lo fan conoscere per opera, quel documento: Larghe promesse coll'attender corto.
Definiz: § XXXIV. Avere nella mente, o per la mente, checchessia, vale Avervi il pensiero, Pensarvi. –
Esempio: Manett. A. Op. stor. 107: Avendo (il Brunelleschi) sempre nella mente lo edificio di detta chiesa di Firenze, se per lo passato v'aveva messo diligenza, ora ve la metteva più che mai.
Esempio: Galil. Op. VII, 436: E pure avevo per la mente non so che da dire in quel proposito.
Definiz: § XXXV. Cadere in mente, o nella mente, checchessia, vale Venire a un tratto in pensiero checchessia. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 166: Cominciò a riguardare quanti e quali fosser gli errori che potevano cadere nelle menti degli uomini.
Esempio: Grazz. Pros. 53: Gli cadde nella mente di poter fare un bellissimo tratto.
Esempio: Serdon. Infarin. sec. 107: Sono concetti generalissimi e che senza alcuna opera o studio d'ingegno caggiono in mente ad ognuno.
Esempio: Galil. Op. VI, 237: Dico che troppo tardi mi par che il Sarsi voglia persuaderci che il suo maestro, non perchè non gli cadesse in mente, ma perchè disprezzo come cosa vanissima il concetto che la cometa potess'essere un puro simulacro, e che in questi non milita l'argomento della paralasse, non ne fece menzione.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 43: Misero in fatti un nuovo ed util pensiero che lor cadde in mente.
Esempio: Viv. Lett. Oriuol. 342: Essendo (Galileo) un giorno nel Duomo.... caddegli in mente di osservare dal moto di una lampana, che era stata allontanata dal perpendicolo, se ec.
Definiz: § XXXVI. Correre checchessia alla mente. –
V. Correre, § XXXV.
Definiz: § XXXVII. Correre per la mente. – V. il § XLVIII, Passare per la mente.
Definiz: § XXXVIII. Dare mente a chicchessia, vale Porgere ascolto a ciò che egli dice, Prestarvi attenzione; talora anche assolutam. –
Esempio: Bern. Orl. 7, 23: Nessun di loro all'altro dà più mente, Ognun di lor da sè convien che faccia.
Esempio: E Bern. Orl. 41, 55: E disse al Re che se gli dava mente,... Gli mostreria che non parla da stolto.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 310: Questo vi mostrerò, se voi date mente.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 386: Fu più volte.... mandato a pregare dalla reina sua consorte a desistere.... Ma il re non volle dar mente, e l'ultima volta le mandò indietro questa bella risposta: ec.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 398: Mi preme assai che voi qui m'intendiate bene; però date mente.
Definiz: § XXXIX. Essere chicchessia, o checchessia, a mente ad alcuno, vale Ricordarsi, Risovvenirsi, alcuno di chicchessia o di checchessia. –
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 183: Ora la ricevuta spada, ora non ti strigne amore? Ora non t'è a mente Biancofiore?
Esempio: Cat. Cost. volg. 36: Se tu puoi, eziandio a quello che tu conosci, siati a mente di fargli prode; chè più utile cosa è dello regno per meriti acquistare amici.
Esempio: E Cat. Cost. volg. 37: Le cose che sono soperchie fuggi; e siati a mente d'allegrarti delle piccole cose.
Definiz: § XL. Essere chicchessia o checchessia nella mente di Dio, dicesi di persona o cosa che non sussiste nell'atto che noi parliamo, o che non sussisteva nel tempo al quale ci riferiamo.
Definiz: § XLI. Fare a mente a chicchessia una persona, trovasi per Ricordargliela, Fare che se ne rammenti. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 61: Li quali con loro compagnia solo pregavano Dante che a' loro vivi fossero fatti a mente, acciocchè fosse pregato per loro, sicchè loro esilio si scortasse.
Definiz: § XLII. Imparare a mente, riferito a qualsivoglia componimento, scrittura, e simili, vale Imprimersi quello nella mente, o nella memoria. –
Esempio: Leggend. SS. BB. 1, 107: Diventò sè perfetta nella legge divina, che infra 'l secondo anno tutta la scrittura imparò a mente.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 18: Intendendolo recitare a lui solamente due volte, lo imparò a mente.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 196: Mi son care le nuove che mi date del vicino ritorno del signor Alessandro, e che Lorenzino abbia finito d'imparar tutto Dante a mente.
Definiz: § XLIII. Imparare il bue a mente. –
V. Bue, § XV.
Definiz: § XLIV. Legarsi una data cosa alla mente, vale Imprimersela nella memoria, per modo da averla sempre presente. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 260: Non ve lo dimenticate di dire che e' fu Platone; legatevelo bene alla mente.
Definiz: § XLV. Mandare a mente, riferito a scritture o componimenti, vale lo stesso che Imparare a mente. –
Esempio: Segner. Lett. 189: Di più non émmi possibile che mi aggravi, attesa la necessità di mandarle a mente (le prediche).
Definiz: § XLVI. Mettere, e simili, checchessia nella mente ad alcuno, vale Persuaderglielo. –
Esempio: Dant. Parad. 4: Io t'ho per certo nella mente messo Ch'alma beata non poria mentire, Perocchè sempre al primo vero è presso.
Esempio: Colonn. Guid. N. 215: Ma questo superbo errore (dell'idolatria) fu immesso nelle menti degli uomini da quello superbissimo Spirito, del quale testimonia la Santa Chiesa.
Definiz: § XLVII. Mettere mente. – V. il § XLIX, Porre mente.
Definiz: § XLVIII. Passare per la mente, ed anche Andare per la mente, Correre, per la mente, checchessia, vale Offrirsi, Presentarsi, checchessia al pensiero, Averlo in mente. –
Esempio: Vill. M. 499: Per meglio dare a intendere quello che ci va per la mente, mescoleremo delle strane vecchie [cose] collo nuove.
Esempio: Bocc. Fiamm. 165: Solamente nell'animo mi rimase niuna via esserci a riaverlo, se non se io per lui andassi, per la qual cosa fare diversi modi per la mente mi corsero.
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 17, 20: Benchè dicessimo pure qualche cosa di quello che andava per la mente a noi per aiutare la deliberazione,... abbiamo ancora dipoi continuamente tanto più pensato, quanto ci pare che richiegga più la importanza della cosa.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 44: Passandogli per avventura per la mente alcune di quelle voci,... diè un precetto ec.
Definiz: § XLIX. Porre mente a checchessia, o in checchessia, ed altresì, con maniera oggi non comune, Tenere mente a checchessia, o in checchessia o Mettere mente, a checchessia, o in checchessia, vale Guardare, Osservare, bene checchessia; Fare attenzione a checchessia; e altresì Averne cura. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 89: Io, ponendo mente, Là oltre nel ponente, Appresso questo mare, Vidi ec.
Esempio: Rim. Ant. P. N. B. Vign. Pier. 39: Non avea miso mente A lo viso piacente: e poi guardai In quel punto, ed io m'inamorai.
Esempio: Dant. Purg. 1: Io mi volsi a man destra, e posi mente All'altro polo.
Esempio: E Dant. Purg. 26: A tanto indizio Vidi molt'ombre andando, poner mente.
Esempio: Stor. Fiorav. 400: Drugiolina.... tenea mente alle 'nsegne.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 258: Non è al tutto da negare che ne' sogni si possa tener mente.
Esempio: Petr. Rim. 2, 247: Pon mente al temerario ardir di Serse, Che fece, per calcar i nostri liti, Di novi ponti oltraggio alla marina.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 151: Ordinarono insieme a questo modo: che egli ognindì, quando andasse o tornasse da un suo luogo,... tenesse mente in una vigna.... ed egli vedrebbe un teschio d'asino.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 108: Noi ci abbiamo questa nostra usanza di queste gorgiere, o doccioni da cesso che vogliamo dire; ne' quali tegnamo la gola sì incannata, che mai non ci possiamo tenere mente a' piedi, e con questo siamo scherniti.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 112: Moltissime cose hanno nome, che non se ne potrebbe assegnare ragione, perchè cominciano da piccoli e bassi principj, e non vi si tiene mente.
Esempio: Galil. Op. IV, 719: Direi che voi tornaste a spinger con forza il vaso sott'acqua, sin presso alla total sommersione, e che voi in tanto poneste mente a quel che facesse la detta membrana.
Esempio: E Galil. Op. VIII, 291: Non basta por mente alla sola velocità del proietto per ben determinare della forza ed energia della percossa, ma ec.
Definiz: § L. E costruito con alcuna preposizione, vale Considerare attentamente, Riflettere a ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Dant. Purg. 3: Pon mente se di là mi vedesti unque.
Esempio: E Dant. Parad. 8: E se il mondo laggiù ponesse mente Al fondamento che natura pone, Seguendo lui, avria buona la gente.
Esempio: Petr. Rim. 1, 250: Ed io, che son di cera, al foco torno, E pongo mente intorno Ove si fa men guardia a quel ch'i' bramo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 26: Non posi mente Che questo in che pregando egli persevra Era una fraude.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 182: Ma io Pongo mente che gli è tardi, nè ancora Il cammin nostro stamattina fummica.
Esempio: Bard. G. Disc. Calc. 26: Debbono soprattutto por mente d'avere, quando si batte la palla, piantato si bene la loro ordinanza, che ec.
Definiz: § LI. E usato assolutam. –
Esempio: Dant. Purg. 4: Allor si volse a noi, e pose mente Movendo il viso pur su per la coscia.
Esempio: E Dant. Parad. 24: E come cerchi in tempra d'oriuoli Si giran sì che il primo, a chi pon mente, Quieto pare, e l'ultimo che voli, Così ec.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 91: Ora vi priego che tegniate mente, Quando udirete parlar di quel libro O far menzione in questo in alcun loco, Vegniate qua, e leggeteci un poco.
Definiz: § LII. Porre mente checchessia, o chicchessia, e talora anche Tenere, mente checchessia, o chicchessia, si usò per Considerarlo, Osservarlo, Esaminarlo, e simili. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 155: Lo savio pon mente insieme lo cominciamento e la fine. Nella fine delle cose è lo prò e 'l danno. Pon mente lo 'ncominciamento delle parole, acciocchè meglio possi parlare quello che hai pensato.
Esempio: Dant. Conv. 160: Se per ventura incontra che tu vadi là dove persone siano che dubitare si paiano nella tua ragione, non ti smarrire; ma di' loro: Poichè non vedete la mia bontà, ponete mente almeno la mia bellezza.
Esempio: Esop. Fav. 85: Dice lo conto che uno paone standosi un die e' poneasi mente le penne sue.
Esempio: Libr. Prov. 9: Dio pon mente le vie dell'uomo, e tutti i suoi pensieri vede.
Esempio: Passav. Specch. 19 var.: Io, dice Iddio, vi chiamai, e non mi rispondeste; stesi ver di voi la mano mia, e non fu chi la ponesse mente.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 276: Se voi il porrete ben mente nel viso, egli è ancora mezzo ebbro.
Esempio: E Bocc. Amet. 103: Così di ciascuna (delle ninfe) dice in se medesimo, e tutte insieme tenendole mente, non conosce alcuna alla quale apponga niuna cosa che guasti la sua bellezza.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 387: El lino mi parve bello: ma no lo posi bene mente allora.
Esempio: Pulc. L. Morg. 20, 103: Orlando pone mente una sua spada.
Definiz: § LIII. Porsi mente, vale Aversi cura, Volgere la propria attenzione a sè, e simili, con la intenzione espressa dal compimento: anche figuratam. –
Esempio: Nov. ant. B. 32: Puosesi mente nello suo povero stato, e ricordossi dello 'mperadore Federigo.
Esempio: Dant. Conv. 288: Ponetevi mente, nemici di Dio, a' fianchi, voi che le verghe de' reggimenti d'Italia prese avete.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 83: Il quale, udendola, tutto postosi mente, e parendogli essere un bel fante della persona, s'avvisò questa donna essere di lui innamorata.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 54: Il servo d'Iddio, il quale si pon mente per vana pulitezza, dimostra d'esser di vano cuore e mente mondana.
Definiz: § LIV. Porsi a mente una data cosa, vale Notarla nella memoria per ricordarsene al bisogno. –
Esempio: Pallad. Agric. 104: È lor grande prode (alle piante di olivo), e giova molto al crescere, se quando si colgono si ponga altri a mente in qual parte eran volte (il lat. ha: si rubricas partes notentur).
Definiz: § LV. Raccogliersi nella mente, Ricogliersi, e simili, nella mente, vale Astrarsi dalle cose esteriori per considerare o meditare attentamente su checchessia. –
Esempio: Cess. Scacch. volg. 8: Uscitosi di sè, e delle cose da toccare e da sentire fatto dimentico, ricolsesi nella mente, e truovò giuoco pieno di svariate ragioni e sanza numero.
Definiz: § LVI. Recare chicchessia, o checchessia, a mente a uno, o alla mente di alcuno, e anche Ridurre, chicchessia, o checchessia, a mente a uno, o alla mente di alcuno, vale Ricordarglielo, Rammentarglielo. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Ma quando tu sarai nel dolce mondo, Pregoti che alla mente altrui mi rechi.
Esempio: E Dant. Purg. 6: Qual va dinanzi, e qual diretro il prende, E qual da lato gli si reca a mente.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 86: E tiegli (i peccati) a mente, e recagli a mente all'uomo nell'ora della morte.
Esempio: E Passav. Specch. Penit. 123: Basterà.... che gli recasse a mente la penitenzia.
Esempio: Pucc. A. Centil. 2, 85: Recando loro a mente il grande onore Che acquisterebber di rifar Fiorenza.
Esempio: Pulc. L. Morg. 15, 96: Veggendol la sua figlia in tanto duolo, Diceva: La ragion ti reco a mente, Che non dovea però il tuo barbassoro Parlar, come si dice, in concestoro.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 87: Volle con ciò ridurvi a mente quel debito che vi stringe di non accomodarvi alla turba nell'operare.
Definiz: § LVII. E Recarsi checchessia, o chicchessia, a mente, e talora alla mente, o nella mente, Ridursi, e simili, checchessia, o chicchessia, a mente, e talora alla mente, o nella mente, vale Richiamarlo alla memoria, e propriamente con certo sforzo. –
Esempio: Dant. Inf. 11: Da queste due, se tu ti rechi a mente Lo Genesi dal principio, conviene Prender sua vita, ed avanzar la gente.
Esempio: E Dant. Purg. 23: Se ti riduci a mente Qual fosti meco e quale io teco fui, Ancor fia grave il memorar presente.
Esempio: E Dant. Parad. 23: Io era come quei che si risente Di visïon obblita e che s'ingegna Indarno di ridurlasi alla mente.
Esempio: E Dant. Rim. 115: Ed è negli atti suoi tanto gentile, Che nessun la si può recare a mente, Che non sospiri in dolcezza d'amore.
Esempio: E Dant. Conv. 298: Reducere alla mente si conviene quello che dello imperiale ufficio di sopra.... è ragionato.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 33: Meglio è sostenere la vergogna degli uomini, che quella di Dio; recandoci a mente quello che dice la Scrittura.
Esempio: E Passav. Specch. Penit. 60: Il dì e la notte ella s'avea recati a mente tutti li suoi peccati.
Esempio: Cell. G. Lett. 43: Sempre ti reca nella mente ch'egli è un'altra vita sempiterna e eternale, o in bene o in male, che truova l'uomo alla morte.
Definiz: § LVIII. Recarsi checchessia per la mente, vale Farsi presente checchessia, Considerare ciò che è indicato dal compimento. –
Esempio: Guidicc. Op. M. 1, 196: E per questo desideriate d'acquistare infinite ricchezze, non recandovi per la mente che d'assai meno è la natura contenta.
Definiz: § LIX. Recarsi la mente al petto, Ridursi, e simili, la mente al petto, si usò per Considerare con tutta coscienza, Giudicare di checchessia come se si dovesse giudicar di se stesso. –
Esempio: Canig. Ristor. 112: Recatevi per Dio la mente al petto, E cogitate, se ragione o torto M'ha fatto sostener questo difetto.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 264: Chi si recasse ben la mente al petto, e' vederebbe che molti lacciuoli, con li quali si crede andare in paradiso, le più volte tirano altrui allo inferno.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 5: Egli era un uomo astuto, E, recandosi qui la mente al petto, Conosce che il suo termine è venuto.
Esempio: Cecch. Dot. 1, 1: In verità riduciti la mente al petto, Manno, e dimmi, part'egli che l'obligo tuo fusse il far quel che tu hai fatto?
Definiz: § LX. Rivocare a mente a uno. – V. il § LXX, Tornare a mente.
Definiz: § LXI. Sapere checchessia a mente, vale Avere presente checchessia al pensiero, alla memoria, in modo da poterlo ridire tal quale. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 911: Fratel mio, come io giunsi di là, sì fu uno, il qual pareva che tutti i miei peccati sapesse a mente, il quale mi comandò che io andassi in quel luogo nel quale io piansi in grandissima pena le colpe mie.
Esempio: Bern. Orl. 7, 35: Un medico cerusico eccellente, Che nome avea maestro Ferradotto, E tutto Mesuè sapeva a mente.
Esempio: Varch. Stor. 2, 400: In Firenze vivono ancora, se non più, diecimila persone, le quali le sanno (alcune cose) per lo senno a mente.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 462: E Termo mise la mano alla bocca di Metello, che lo sapeva a mente (il decreto) e recitavalo, e la voce gli serrò.
Esempio: Galil. Op. VII, 60: Sì come ci son molti che sanno per lo senno a mente tutta la poetica, e son poi infelici nel compor quattro versi solamente.
Esempio: Mont. Poes. App. 103: Trimuglio, che sapeva intero a mente Delle buone creanze il dizionario, Con molta grazia, ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 26: Quando un legale Sa il formulario e la tariffa a mente, E adopra un po' di ciarla naturale, Le lingue morte non gli giovan niente.
Definiz: § LXII. Stare checchessia a mente, vale Averlo impresso nella memoria, Ricordarlo bene. –
Esempio: Fr. Guidott. Fior. Rett. 87: Perchè ti rammenterei io i molti servigi che ti ho già fatti? Se ti stanno a mente, saronne meritato; se no, poco mi gioverebbe di rammentarli, se gli hai dimenticati.
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 245: Dispregia le ricchezze, e steati a mente di rallegrarti del poco, perchè la nave è piue sicura nel piccolo fiume che nel grande.
Esempio: Cess. Scacch. volg. 6: E sì ti stea a mente che gli sforzati comandamenti non possono durare.
Esempio: Cat. Cost. volg. 48: Fa' le cose utili, e stiati a mente di schifare quelle nelle quali è errore, e non v'è certa speranza di fatica.
Definiz: § LXIII. Tenere a mente checchessia, Serbare, e simili, a mente checchessia, vale Ricordarsene. –
Esempio: Ovid. Pist. 158: Ed avvegnadio ch'io infinga gli atti che tu fai quando noi siamo a tavola; io pur li tengo a mente.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 210: Ottimamente gli ammaestramenti d'Antigono aveva tenuti a mente.
Esempio: Med. L. Canz. ball. 31 t.: Messer, tenete a mente, Se mai più sentite niente.
Esempio: Bern. Orl. 19, 38: Uccisel Ferraù, s'a mente avete Quel ch'io ho detto, tenuto e tenete.
Esempio: Med. Aridos. 3, 4: Voi sete valente a tenere a mente i pezzi delle legna.
Esempio: Nard. Riv. fel. 20: Ma intendi sanamente, parassito, Fa' che mai più ti truovi in questa via, E tienlo a mente, e legatelo al dito.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 297: Io suora Beatrice mi raccomando di cuore a voi, e vi fo l'ultima, perchè mi tegnate più a mente.
Esempio: Red. Lett. 2, 55: Veda V. S. come io tengo a mente tutto quello che V. Signoria mi raccomanda.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 41: A mente Tieni quel che or ti dico, o scimunito: Giudica mal chi giudica al vestito.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 195: Tieni a mente il proverbio fiorentino Che dice: Chi più spende, meno spende.
Definiz: § LXIV. Tenere a mente, vale Tenere presente come cosa certa. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 436: Bartolo, Vedete, io lo conosco, perdonatemi, Tenete a mente ch'e' non finge.
Esempio: Capp. Longob. 97: Quando Fredegario dice che i popoli furono condannati alla cattività nella conquista della Liguria, è d'uopo intendere de' prigionieri fatti in guerra, e tenere a mente che l'autore Franco aggrava sempre i Longobardi.
Definiz: § LXV. Tenere mente, con un compimento. – V. i §§ XLIX e LII, Porre mente.
Definiz: § LXVI. E Tener mente alle mani ad uno. –
V. Mano, § DXIII.
Definiz: § LXVII. Tirare chicchessia o checchessia della mente, o fuori della mente, ad alcuno, o Trarre, chicchessia o checchessia della mente, o fuori della mente, ad alcuno, vale Farglielo dimenticare, Esser cagione che non se ne ricordi. –
Esempio: Dant. Inf. 6: L'angoscia che tu hai, Forse ti tira fuor della mia mente, Sì che non par ch'io ti vedessi mai.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 348: L'altezza della subita gloria, nella quale messer Torel si vide, alquanto le cose di Lombardia gli trassero della mente, e massimamente perciò che sperava fermamente le sue lettere dovere essere al zio pervenute.
Definiz: § LXVIII. Togliersi checchessia di mente, vale Dimenticarsene, Allontanarne il pensiero. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 89: E non si può l'ingiuria tor di mente Che da la Donna e dal suo Re avuto have.
Definiz: § LXIX. Tornare a mente, alla mente, in mente, o nella mente, checchessia, o Ritornare, a mente, alla mente, in mente, o nella mente, checchessia, vale Ripresentarsi quello al pensiero, Ricordarsene. –
Esempio: Dant. Parad. 9: Non però qui si pente, ma si ride, Non della colpa, ch'a mente non torna, Ma del valor ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 300: Qual paura ho, quando mi torna a mente quel giorno, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 21: Ditemel voi, se vi ritorna a mente.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 564: S'intendessero cancellate (quelle scelleraggini) con debito solo d'esporle poi quando loro per avventura tornassero nella mente.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 370: E so che quando annotta e quando aggiorna, O sognando o vegliando, ogni parola A mente ogni atto lusinghier le torna.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 457: Le tornarono in mente tutte le circostanze del voto.
Definiz: § LXX. Tornare checchessia a mente, o nella mente, ad alcuno, e anche Rivocare, checchessia a mente, o nella mente, ad alcuno, vale Ricordarglielo, Farglielo risovvenire. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 199: Egli è a bastanza e d'avanzo pianamente, e con amichevoli parole tornargliele nella mente.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 23, 16: Ma perchè questo a mente io ti rivoco, Se ec.
Definiz: § LXXI. Tornare uno alla mente, si usò per Tornare in sè, Riacquistare la consapevolezza di se medesimo. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 18: Ma tornando alla mente, Mi volsi e posi mente Intorno alla montagna.
Definiz: § LXXII. Uscire a uno chicchessia o checchessia di mente, vale Dimenticare esso chicchessia o checchessia: anche figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 8: Te lucis ante sì devotamente Le uscì di bocca, e con sì dolci note, Che fece me a me uscir di mente.
Esempio: Bocc. Rim. 162: Ma tutto questo m'usciva di mente.
Esempio: E Bocc. Laber. 172: Tu eri a te medesimo uscito di mente.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 174: Che fece me a me uscir di mente; cioè che io Dante dimenticai me medesimo: spesse volte avviene che l'omo è sì attento a cosa ch'elli vede o oda, ch'elli di sè non à memoria.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 77: Credono eglino sì presto sia uscito di mente al popolo, come il dì che si lasciarono drieto l'esercito de' buoni cittadini, vennero a occupare e oppugnare la patria, la quale credettero trovare spogliata di difensori?
Esempio: Ar. Orl. fur. 32, 1: Già lo promisi, e poi m'uscì di mente.
Esempio: Galil. Op. VII, 436: Quasi mi è uscito di mente qual fusse la materia che trattavamo allora che deviammo in questo magnetico discorso.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 44: E non so come Dire io tel volli, e poi m'uscì di mente.
Esempio: E Forteguerr. Terenz. 77: Eh senti.... uscito m'era Di mente quel che ti voleva dire.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 50: Ma voglio, prima che m'esca di mente, Dirvi una cosa.
Definiz: § LXXIII. Uscire uno della mente, o fuori della mente, vale Divenir quegli folle, demente, Uscire di senno. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 14, 10: Vergante uscito parea della mente.
Definiz: § LXXIV. Venire a mente, o alla mente, a uno checchessia, vale Ricordarsene quegli. –
Esempio: Dant. Parad. 20: E quest'atto del ciel mi venne a mente, Come il segno del mondo e de' suoi duci Nel benedetto rostro fu tacente.
Esempio: E Dant. Rim. 96: Spesse fiate venemi alla mente L'oscura qualità ch'Amor mi dona.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 26: Quante volte le viene alla mente d'avere offeso Iddio peccando, tante volte se ne penta e dolga.
Definiz: § LXXV. Venire in mente, e talora nella mente o alla mente, a uno checchessia, vale Occorrergli, Affacciarglisi, al pensiero, Presentarglisene il pensiero. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 177: Il quale avendo queste cose vedute, gran pezza stette tra pietoso e pauroso; e dopo alquanto gli venne nella mente questa cosa dovergli molto poter valere, poichè ogni venerdì avvenia.
Esempio: Cas. Pros. 3, 57: Pregate Sua Eccellenza che si degni ricordarci tutto quello che li viene in mente che si ha da fare.
Esempio: E Cas. Pros. 3, 111: Per adesso a Nostro Signore non viene in mente cosa alcuna determinata da potersi fare intorno la lega.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 2, 145: Cessi il cielo che mai gli venga in cuore o in mente desiderio nè pensiero d'una sì vergognosa e vile malvagità.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 401: Non venne allora in mente al dotto autore.... che quella lubrica sostanza altro non è che erba nata sulla terra e su i sassi bagnati dall'acque, ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 89: Mi viene in mente Una bella maniera Di levarmi d'addosso Questo gran freddo.
Definiz: § LXXVI. Volgere checchessia in mente, o per la mente, Rivolgere, checchessia in mente, o per la mente, vale Considerare checchessia, Rivolgervi l'attenzione, la riflessione, Ripensarci. –
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 315: Latino rivolge nella mente le indivinazioni.
Esempio: Giannott. Op. 1, 159: Io voglio far fine di raccontare le loro malvagità, perchè mi viene grandissimo stomaco qualunque volta io mi rivolgo per la mente i sinistri modi loro.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 59: Ei non sapea che dir: ma poi che volse La socievol brigata altrove il piede, Più volte in mente allor volse e rivolse I detti lor, cui non sapea dar fede.
Esempio: Pindem. Poes. 156: I più cupi dell'ardua arte misteri Volgevi in mente.
Definiz: § LXXVII. Dare ad alcuno un tieni a mente, o un tienti a mente, vale Strapazzarlo malamente, e propriamente Percuoterlo. –
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 292: E se fuste altri che voi, vi daria un tienti a mente, ma per questa volta siavi perdonata.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 452: S'egli Mi desse un tienti a mente, e' sare' mio.
Esempio: Bracciol. Schern. 20, 23: Così mentre favella, ecco repente L'aquila scende, e dagli un tient'a mente; Tra il capo e 'l collo con un'ala il batte, E, quanto è lungo, lo distende in terra.

107) Dizion. 5° Ed. .
MENTECATTAGGINE
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pag.92

MENTECATTAGGINE.
Definiz: Sost. femm. L'essere mentecatto; Stato o Condizione di chi è mentecatto. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 398: Essendo certo, ciò per mentecattaggine non avvenire.
Esempio: Morell. Cron. 270: Scaccia paura, timidezza, poltroneria, avarizia e mentecattaggine.
Esempio: E Morell. Cron. 358: Partironsi di quel di Siena, e vennono a Arezzo a dì 2 di maggio, ed ebbonlo presso che per mentecattaggine de' nostri erano dentro.
Esempio: Bemb. Asol. 73 t.: Vivono pieni sempre di mentecattagine e di stordigione.
Esempio: Varch. Ercol. 73: Quando alcuno fa, o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli per dappocaggine e tardità, o piuttosto tardezza sua, riuscire, per mostrargli la sciocchezza e mentecattaggine sua, se gli dice in Firenze: Tu armeggi, tu abbachi, tu farnetichi.
Definiz: § E per Azione, Opera, o simile, da mentecatto. –
Esempio: Salvin. Pros. Rim. 202: Lasciare per le copie guaste e scontrafatte gli originali veri e sinceri? Non è questa una solenne pazzia? una mentecattaggine vituperosa?

108) Dizion. 5° Ed. .
MENTECATTO
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pag.92

MENTECATTO.
Definiz: Add., usato più spesso in forza di Sost. Che è privo di mente o di senno; Demente.
Voce composta delle parole latine mens e captus. –
Esempio: S. Grisost. Opusc. 117: Veggiamo come 'l medico, quantunque da frenetici e mentecatti riceva e oda molte ingiurie, non se ne duole però, nè crucciasene.
Esempio: Dant. Conv. 333: E secondo malizia, ovvero difetto di corpo, può essere la mente non sana; quando per difetto d'alcuno principio dalla nativitade, siccome mentecatti; quando per l'alterazione del cerebro, siccome sono frenetici.
Esempio: Vill. G. 739: Lasciò più figliuoli, ma il suo maggiore don Piero.... era quasi un mentecatto.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 122: Vanno cercando cotali confessori, salvatichi, mentecatti e rozzi.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 215: Io credo che gran noia sia ad una bella e dilicata donna, come voi siete, aver per marito un mentecatto.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 284: Donnellino sta gran pezza come mentecatto.
Esempio: Varch. Stor. 3, 184: Ne fu rimandato per minor male, come mentecatto, a Firenze.
Esempio: Tass. Amint. 2, 3: E chi m'accerta, Che il suo desir sia tale? T. Oh mentecatto! Ecco, tu chiedi pur quella certezza, Ch'a lei dispiace, e che spiacer le deve Dirittamente, e tu cercar non dei.
Esempio: Adr. M. Demetr. Fal. 68: L'esporre ogni cosa, quasi a mentecatto, che non intenda, è simile a chi condanna l'uditore.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 393: Forse era nato egli e fatto per essere stromento di faziosi e mentecatti?
Esempio: Giust. Vers. 226: Messa lì su quel subito alle strette La volpe che maestra era di frodi, Facendo l'imbrogliato e il mentecatto, Te gli abboni che non parve suo fatto.

109) Dizion. 5° Ed. .
MENTINO
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pag.92

MENTINO.
Definiz: Diminut. e Vezzeggiat. di Mento. Piccolo e grazioso mento. –
Esempio: Strasc. Rim. burl. 207: Quel bel mentino auzzo e tonderello.

110) Dizion. 5° Ed. .
MENTIRE
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pag.92

MENTIRE.
Definiz: Neutr. Affermare come vero ciò che si sa esser falso; Dire menzogna.
Dal lat. mentiri, arcaico mentire. –
Esempio: Dant. Parad. 4: Alma beata non porla mentire.
Esempio: E Dant. Conv. 290: Dicendo costoro mentire massimamente, perocchè non solamente colui è vile, cioè non gentile, che disceso di buoni è malvagio, ma eziandio è vilissimo.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 505: La bocca di colui che mente uccide l'anima.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 225: Essi mentono, perciò che mai io non la vende' loro (l'arca).
Esempio: Bern. Orl. 5, 29: Di ciò ch'è fatto, non è cosa alcuna Che quel ribaldo non gli sappia dire, Anzi più dice perchè sa mentire.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 452: Ogni bugiardo conviene che abbia imparato a mentire dal demonio.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 28: Mentì Matilde: Non m'ami più.
Esempio: Lambr. Elog. 39: Ho saputo tacere, ma non ho mai mentito; e parlando, ho parlato sempre senz'odio, senza viltà.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 71: Nel mezzo, vile meccanico; o ch'io t'insegno una volta come si tratta co' gentiluomini. – Voi mentite ch'io sia vile. – Tu menti ch'io abbia mentito. – Questa risposta era di prammatica.
Definiz: § I. E figuratam., detto anche di cose. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 65: Ispesso la bugiarda opinione mente, dicendo i buoni essere rei, e per contrario ella promuove i rei.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 180: La maggior parte de' cavalieri mentiscono con gli effetti; però che prendono tal segno e degnità per dfendere la iustizia con la spada in mano insino alla morte, e non ne fanno straccio, ma spesso sono i primi atterratori di quella.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 284: Quando pure i vostri pesi mentissero sì enormemente, non possono mentire già le bilance della divina giustizia.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 274: Se quelli che dicono la bugia, pur di parole, sono riprovati da ciascuno, molto ragionevolmente saranno reputati tristi coloro che mentiscono, per dir così, con tutta la vita.
Esempio: Lambr. Elog. 146: La storia gl'imputerà i falli della fuga a Gaeta e del ritorno; gli recherà a lode di non aver mentito il 27 aprile.
Definiz: § II. E usato con un compimento, denotante la cosa intorno alla quale uno dice il falso, retto dalla particella Di. –
Esempio: Dant. Inf. 19: Di parecchi anni mi mentì lo scritto (qui figuratam.).
Esempio: Panzier. Cant. sp. 3: Di nulla vi mentisco.
Esempio: Bocc. Fiamm. 170: O Fiammetta..., la tua balia di niente ti mente.
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 258: O vendetta di Dio! qui sare' poco Agguagliar la miseria de' Troiani A tante afflitte e sventurate donne, Quando e' mentì del gran caval Sinonne.
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 76: Onde ne viene, ove ne va, gli chiede; Quel le risponde, e d'ogni cosa mente.
Esempio: Car. Long. 89: Vi giuro per Pane e per le Ninfe che di nulla vi mentirò.
Definiz: § III. E detto di scrittura, discorso, tradizione, e simili, vale Esser falso, mendace. –
Esempio: Mirac. Mad. T. 22: Se la scrittura santa non mente, questa anima è nostra.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 95: Voi, se le vostre parole non mentono,... di grandissimo amore delle due giovani amato da voi ardete.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 100: Un altro pestifero eretico,... in una certa disputazione essendogli allegato contro un'autorità di santo Girolamo, rispuose come quella autorità mentiva.
Esempio: Pindem. Poes. 127: Se famosa non mente antica voce, Quel che piacea quassù sotterra piace.
Definiz: § IV. Pur figuratam., e poeticam., per Fare apparire checchessia diversamente da ciò che è in realtà. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 53: E conoscono li scudi e le lance, le quali mentivano noi essere greci.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 29: Se gli occhi non mi mentono, a me pare vedere ec.
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 387: Chi ciò scorge, non scorge.... colori e tele, Scorge animata gente: Tanto sì bene ei mente Il tuo pennel fedele.
Definiz: § V. Vale anche Mancare alla fede, alla parola, Non mantenere la promessa, e simili. –
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 37: Come hai acconsentito alla tentazione di Satanasso, e hai mentito allo Ispirito Santo, frodando del prezzo che ricevesti?
Esempio: E Cavalc. Att. Apost. appr.: Sappi che tu non hai mentito pure a uomo, ma a Dio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 30: L'ebbe informata Di quanto avesse al suo signore a dire, E far la scusa se non era andata Al monaster; chè non fu per mentire, Ma che fortuna, che di noi potea Più che noi stessi, da imputar s'avea.
Esempio: Lambr. Elog. 142: Il Ridolfi, consapevole di non aver mai mentito a Leopoldo II, nè mai trasgredito verso di lui i doveri d'amico più che di suddito, andò a riscontrarlo ad Empoli.
Definiz: § VI. Si usò in forma di Neutr. pass., Mentirsi spesso colla particella Ne, per lo stesso che Mentire. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 4: Tu te ne menti che ladrone io sia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 85: Onde gridando, di furore acceso: Falsissimo ladron, tu te ne menti, Un pugno gli tirò ec.
Esempio: Bern. Orl. 32, 50: La bocca si percosse con la mano,... ed a sè disse: Cavalier villano, Taci, chè te ne menti per la gola.
Esempio: Cellin. Vit. 231: E che se più e' mi diceva o lui o altri tali ingiuste parole, io direi che ognuno che tal cosa dicessi se ne mentirebbe per la gola.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 364: Ma ben dicoti.... Che chi ti avesse detto, che mancatoti Abbia in conto veruno, are' mentitosi E mente per la gola.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 11, 60: Per la gola te ne menti, Romaneschetto, furbacciotto, spia.
Definiz: § VII. Att. Riferito a persona, vale Dichiarare mentitore, Accusare di menzogna; oggi comunemente Smentire. –
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 115: Nè l'un l'altro potea tanto mentire, Che detto traditor più non gli fosse.
Esempio: E Ar. Comm. 2, 326: Dice il ver; sua è per certo. B. Anzi, non dicono Il vero. G. Tu pur menti. F. Senza ingiuria Dirvi, parlate. B. Tu mi menti? G. Méntoti, Chè tu di' ch'io non dico il vero.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 150: Poniamo che messer Ercole avesse detto verbigrazia: Tu hai offeso il tale..., e che il capitano l'avesse mentito, come s'usa di fare; certa cosa è che in tal caso, essendo messer Ercole legittimamente mentito, rimaneva attore.
Esempio: Segner. Mann. ag. 30, 2: Chi lo dovea tacciar di profeta falso, chi d'ippocrita, chi d'indiavolato, chi di arrogante; ed egli non però ristette da tollerare sino all'estremo sì pubblico disonore, benchè potesse di subito con modi prodigiosi confondere que' ribaldi e mentirli tutti.
Definiz: § VIII. E figuratam. –
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 285: Un fatto così universale non è fortuito,... e mentisce coloro che stimano lo scettro civile più acconcio a divezzare gli uomini dalla vita libera che ad educarveli.
Definiz: § IX. Vale altresì Alterare, Falsare, Falsificare. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 11, 126: S'un pescator, che v'è, non mente il vero.
Esempio: Car. Eneid. 1, 1104: E tu che puoi, Fanciullo, il noto fanciullesco aspetto Mentire acconciamente, in lui ti cangia Sola una notte.
Esempio: Guar. Past. fid. 2, 6: Non ti bastava aver mentito il core, E 'l volto, e le parole, e 'l riso e 'l guardo, S'anco il crin non mentivi?
Esempio: Pindem. Poes. 13: Disfiorata è la guancia, e l'occhio è morto, Cui par non basti a ravvivar l'usata Di mentir tuoi color polve rosata.
Definiz: § X. Vale anche Mostrare infintamente, Simulare, Fingere. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 88: Ma poichè non poterono muovere il consolo a tanto male, eglino medesimi, spartiti andando a ciascuno, e parlando, mentìano le cose le quali diceano ch'aveano udite da Vulturzio.
Esempio: Caran. Eustaz. 107: Ecco che Pantea, raunato uno essercito di donne, viene contra di me, sì come di quello ch'ho mentito l'offizio di Giove.
Esempio: E Caran. Eustaz. 205: Io non ti mentirò giamai l'amor mio, e quelle tante promesse ch'io ti feci non saranno punto false.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 11, 90: Come le membra sue legate sente, Più le parole e 'l volto a lui non mente.
Esempio: Soder. Op. 1, 73: I venti australi nei luoghi e tempi opportuni son nubilosi e vaporosi; perciò mentiscono spesso.... nel colore e nella grandezza, le immagini delle cose che veggiamo, facendole parer maggiori o contraffatte di colore.
Esempio: Pallav. Stil. 130: In amendue le prenominate favole si ritrova questo mirabil effetto d'amistà, ch'è il voler mentire in sè quella qualità la quale cagionava la morte alla persona amata, a fine di morire in suo luogo.
Esempio: E Pallav. Stil. 132: Un amico tanto cordiale, che s'ingegni di mentire il suo essere, e di perdere perciò la vita in beneficio dell'altro amico.
Esempio: Lampr. Comm. neutr. 1, 234: Ciò sarebbe quando il predato.... implorasse la sovrana autorità contro un pirata che avesse mentita la bandiera di una potenza belligerante.
Esempio: Mont. Poes. 1, 68: Dove apprendeste A mentir gonne femminili, e altrui Tramar la morte in sicurtà di pace, Fra le danze e le feste accanto all'are?
Definiz: § XI. Talora prendesi semplicemente per Affermare che una data cosa non è vera, Negarla; comunemente Smentire. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 334: La vecchia lo negava? M. Come diavolo! E lo mentiva per la gola.
Definiz: § XII. E figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 77: Ruggiero, al cortese atto riguardando, Disse fra sè: Costui non può mentire Ch'uno non sia di quei guerrier perfetti Che paladin di Francia sono detti.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 2, 192: Diagora.... trasse avanti la statua di Giove fulminante un ribaldo suo servidore, che gli mentiva un furto commesso, veggente lui medesimo.
Definiz: § XIII. E per Occultare, Nascondere, Dissimulare. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 19: Noi d'Italia nei confin ridenti,... D'indole dolce e pronti all'allegria, Perchè mentir l'ilarità natia?
Definiz: § XIV. Mentire per la canna, Mentire per la strozza, e, più comunemente, Mentire per la gola. –
V. Canna, § XXXIV; Strozza; e Gola, § XLVII–XLIX.
111) Dizion. 5° Ed. .
MENTIRE
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pag.98

MENTIRE.
Definiz: Sost. masc. L'atto del mentire, Detto mendace, Menzogna. –
Esempio: Tratt. Spirit. 57: La bocca mia è corrotta di diversi atti e parole disutili,... e mentiri e inique fallacie.
Esempio: Bibb. N. 7, 119: Or dunque è questo nel cuore de' profeti, indovinantisi li mentiri, e profetanti le seduzioni dello loro cuore?

112) Dizion. 5° Ed. .
MENTITA
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pag.98

MENTITA.
Definiz: Sost. femm. Accusa, o Rimprovero, di menzogna. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 95: Io non ho dettovi Uomo da ben per non vi fare ingiuria, Perchè delle parole che si dicono A' vostri par, questa è sempre falsissima, E che ci va la mentita.
Esempio: Tass. Lett. 1, 215: Le dico ch'io intrai in questa tresca non volontariamente, nè mosso da ira e da impeto inconsiderato, ma sforzato dal mio onore, e provocato da una mentita insolentissimamente ed impertinentissimamente replicatami.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 116: Là dove la virtù non è gradita, E' par che tanto la nobiltà vaglia, Quanto fra duo poltroni una mentita.
Esempio: Fag. Comm. 5, 347: Il signor Pasquino non ha paura.... ed è pronto a ribatter coraggiosamente la data mentita.
Definiz: § I. Dare una mentita, o anche la mentita, e più efficacemente Dare ad alcuno una mentita sul viso, o una mentita per la gola, sono modi che valgono Accusare altri di menzogna, Tacciarlo apertamente di menzogna. –
Esempio: Docum. Miliz. Ital. 493: Fra soldati e soldati, venendo a parole, non si possano dare mentita, sotto pena di scudi 25 d'oro.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 167: Alle quali parole rapportategli aveva dato la mentita, e perciò iti innanzi e indietro cartelli,... convennero che si facesse il duello.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 183: Il contestabile gli diede una mentita, e così con parole ingiuriose si separarono.
Esempio: Segner. Mann. magg. 29, 2: Altro in buon linguaggio non è che dare una mentita su 'l viso a Cristo (qui figuratam.).
Esempio: Not. Malm. 2, 637: Dare una mentita per la gola a uno, è quando se gli dice ch'egli afferma il falso ed è grandissima ingiuria, e che muove a ira.
Esempio: Fag. Rim. 3, 86: Chi lo fece parente della morte Venga, ch'io gli vo' dare una mentita.
Definiz: § II. Ricevere una mentita, ed anche una mentita per la gola, Toccare, una mentita, ed anche una mentita per la gola, vale Esser accusato di menzogna; pur figuratam. –
Esempio: Lipp. Malm. 8, 21: Offeso molto se ne tiene, Ch'una mentita per la gola tocca.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 208: Con la mentita che ricevono i miracoli dalla sola infinità che se ne contano,... vale egli la pena che ec.
Esempio: E Magal. Lett. At. 111: Nello scrivere questo sentimento, così petulantemente esagerato, riceveva la mentita da' taciti rimproveri del suo cuore.
Definiz: § III. Chi parla per udita, aspetti la mentita; proverbio che vale: Chi accoglie e riferisce per vere le cose sentite dire corre facilmente pericolo di apparir menzognero.

113) Dizion. 5° Ed. .
MENTITAMENTE
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pag.98

MENTITAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo menzognero, Fintamente, Falsamente. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 8, 62: Io stabilisco che non copra il cielo, Ch'io governo, mai più femmina bella..., Che sopporti con casto e puro zelo Finir la vita sua d'amor ribella, E che stia intatta di sì dolce affetto, Se non mentitamente, o al suo dispetto.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 132: Due ciechi accattoni, mentitamente poveri, i quali col pretesto di tal finta necessità avevano fatto gran peculio.

114) Dizion. 5° Ed. .
MENTITO
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pag.98

MENTITO.
Definiz: Partic. pass. di Mentire.
Lat. mentitus.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Falso, Non vero; anche figuratam. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 112: Incontanente, ardito mostratore del mentito peccato, andò a Pocri, e con sussurratriee lingua disse le cose udite.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 97: Ricoprendo il seno delle lor frode col mentito nome della sirocchia,... così l'andavano adulando.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 532: L'onor mondano, ch'è onor mentito, perchè non è verace ed infallibil argomento dell'interior perfezione, ha un certo lustro che ec.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 518: Per quanto abbia letto e veduto moltissime false concezioni o gravidanze mentite, tutte però terminate sono con uscita d'acqua o di flati, e qualche volta con nulla.
Definiz: § II. E per Finto, Simulato, e più semplicemente Non sincero; anche figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 119: M'apparve Quel traditor in sì mentite larve, Che più saggio di me ingannato avrebbe.
Esempio: Ar. Orl. fur. 45, 55: A questa pugna vegna Col nome altrui, sotto mentita insegna.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 219: Nè stette guari il misero giovane..., che, infra le mentite lagrime della falsa moglie, e' pagò il comun debito della natura.
Esempio: Car. Eneid. 2, 688: E questi in prima Scoprir le nostre insidie, e fer palesi Le cangiate armi e gli mentiti scudi, E 'l parlar che dal greco era diverso.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 65: Or apparecchia pur l'armi mentite, Chè 'l giorno omai della battaglia è presso.
Esempio: Accolt. Prosp. 2: La quale (la prospettiva) sotto diversi, brevi, obliqui, ineguali spazj, e mentite lontananze e scorci, ci insegna rappresentare l'intero di eguali quantità e porzioni.
Esempio: Fag. Pros. 60: Poco regge la maschera, perchè avendo pochissimo corpo, consistendo in mentiti capelli d'oro, che quei d'argento, benchè pochi, ricoprono ec.
Esempio: Alf. Trag. 3, 132: Uom che altamente si professa e giura Aspro nemico di virtù mentita, Mirami ben, son io.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 88: Così alquanto durarono Quelle mentite risse; Alfin da senno il perfido L'incauta man trafisse.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 11: Più mi sgomenta la virtù mentita, Che l'impeto dei vizj.

115) Dizion. 5° Ed. .
MENTITORE
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pag.98

MENTITORE.
Definiz: Verbal. masc. da Mentire. Chi o Che mente. –
Esempio: Dant. Conv. 103: Li ciechi soprannotati..., colla mano sulla spalla a questi mentitori, sono caduti nella fossa della falsa opinione, della quale uscire non sanno.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 371: S'egli si fosse voluto iscusare, non poteva convenevolmente, e sarebbe istato tenuto mentitore.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 178: Ginocchione si gittò in terra innanzi a messer Andrea da Cerreto giudice, pregandolo.... s'aoperasse nello scampo de' suoi figliuoli. Il quale rispose, che però andava a palazzo: e di ciò fu mentitore, perchè andò per farli morire.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 45: Mentitor, brutto marrano, In che paese ti trovasti, e quando, A poter più di me con l'arme in mano?
Esempio: Alam. L. Gir. 6, 170: Ma l'innocenza ch'è di Giove figlia E mai non abbandona chi l'abbraccia, Fa che 'l rio mentitor partito piglia Di seguitar di Danain la traccia.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 307: Come donna lievemente crede Al falso mentitor, che la menzogna Ben persuade a chi non tocca o vede.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 452: Se [la verità] fosse stimata al pari dell'oro, si farebbe più rigorosa giustizia di un mentitore che non fassi di un monetario.
Esempio: Nell. Iac. Faccend. 3, 16: Favorisca dirmi, per potergli dar del mentitore: in che giorno fece egli tal confession di debito alla signora?
Esempio: Manz. Prom. Spos. 71: E se tu fossi cavaliere, come son io,... ti vorrei far vedere, con la spada e con la cappa, che il mentitore sei tu.
Definiz: § Far mentitore alcuno, o Farlo rimaner mentitore, vale Farlo apparir bugiardo, Smentirlo. –
Esempio: Nov. ant. B. 66: Ma dicolo per fare rimanere mentitori li malvagi.
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 2, 10: Ma per non farlo di ciò mentitore, E non paresse che se ne accorgesse, ec.
Esempio: E Bocc. Lett. 29: Passato questo primo empito, da rivocare è la smarrita virtù...; e coll'opere, per lo innanzi, far sì che ciascuno che meno che giustamente ha creduto o crede, se medesimo facendo mentitore, se ne penta.

116) Dizion. 5° Ed. .
MENTITRICE.
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pag.100

MENTITRICE.
Definiz: Femm. di Mentitore. –
Esempio: Tass. Pros. div. 4, 339: Mentitrice, disleale, ben me ne sono accorto.
Esempio: Giacomin. Oraz. 4: Le leggi..., quando pure affrenino e le mani rapaci, e le labbra mentitrici, e 'l ferro sanguinolento, non però hanno potere contra gli occulti pensieri de l'animo.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 3, 6: Mercantessa lusinghiera e infida, A sè n'alletta e mentitrice scherza, E poi terribilissima ci sferza.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 170: Lo ricompensa con una prosperità apparente e non soda, qual è la prosperità mentitrice di questo mondo.
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 61: Non ha ella in sè (la fama), a mio parere, più apparente cagione d'esser chiamata falsa e mentitrice che l'esser troppo sollecita.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 14: Nel ragionare di lei non vi ha sospetto di mentitrice adulazione, di ricercati rettorici ingrandimenti.
Esempio: Nell. Iac. Forest. 3, 11: La fama, mie signore, è una gran mentitrice.
Definiz: § Far mentitrice una di una cosa, vale Smentirnela; e figuratam. trovasi per Renderle vano, senza effetto, ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 175: Ma io sono da essere scusata, perocchè io pregai sempre gl'iddii che me de' miei desiri facessero mentitrice.

117) Dizion. 5° Ed. .
MENTO
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pag.100

MENTO.
Definiz: Sost. masc. La parte estrema del viso dell'uomo sotto la bocca; ed è propriamente il punto di mezzo della mascella inferiore.
Dal lat. mentum. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Mirabilmente apparve esser travolto Ciascun dal mento al principio del casso.
Esempio: E Dant. Inf. 25: Acciocchè il duca stesse attento, Mi posi il dito su dal mento al naso.
Esempio: Bocc. Amet. 41: E il mento non tirato in fuori, ma ritondo e concavo in mezzo, merita grazia negli occhi di Ameto.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 553: E di sotto a le labbra il gentil mento, Ritondo, onesto e con un foro drento.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 83: Al fin di mille colpi un gli ne colse Sopra le spalle ai termini del mento.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 74: È mosso questo nobile strumento Da una corda, a guisa di campana, E dà nel naso altrui spesso, o nel mento.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 60: Tre anni son ch'è in guerra; e intempestiva Molle piuma del mento appena usciva.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 132: Vanno in zucca, e con raso il mento e il capo.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 145, 1: La mandibula inferiore costa di due ossa..., il mezzo della quale si chiama mento.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 34: E veduto scarmigliato Rinaldo, e pien di graffi il viso e il mento, Disser: Co' gatti forse ti se' dato, O con la scimia?
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 134: Nel vedere ad un giovine robusto Un par di baffi col moschin sul mento.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 484: Quella testina bassa, col mento inchiodato sulla fontanella della gola ec.
Definiz: § I. Per estensione, detto d'animali. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 468: Abbiano (i cani) il mento indentro.
Esempio: Dant. Inf. 9: Cerbero vostro, se ben vi ricorda, Ne porta ancor pelato il mento e il gozzo.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 76: E brancicava morbidamente la pelle, che pendea loro (ai tori) di sotto al mento, colla ardita mano diritta; e costrinse loro, sottoposti al giogo, menare lo grave peso dell'arato (aratro).
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 97 t.: La forma sua (dell'uro) è del tutto simile al toro, salvo che egli ha il mento molto velloso da la parte di sotto.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 315: La giogaia che pende sotto al mento (del toro), Infino alle ginocchia si distende.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 6: Sotto il mento, o labbro inferiore (d'un insetto), v'ha delle altre punte, cinque da una parte e cinque dall'altra.
Definiz: § II. Parlandosi di celata, vale La parte di essa corrispondente al mento. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 515: Affrontatosi con il medesimo duca di Mena, gli sparò valorosamente la pistola nella visiera; la quale per aver colto alquanto più basso nel mento della celata, non fece effetto alcuno.
Definiz: § III. E per similit., detto di cosa che ci apparisca, o che s'immagini, come una faccia umana. –
Esempio: Galil. Op. Cart. XVII, 294: Sì come dunque questo scoprire ed ascondere (che la luna fa) nel nascere e tramontare, per modo di dire, parte de i capelli sopra la fronte e del mento diametralmente oppostogli, si può chiamare alzare ed abbassar la faccia, così ec.
Definiz: § IV. Figuratam. e poeticam., usato in certe locuzioni, a denotare, per estensione, Tutta la faccia. –
Esempio: Dant. Purg. 13: Vidi un'ombra che aspettava In vista; e se volesse alcun dir: Come? Lo mento, a guisa d'orbo, in su levava.
Esempio: E Dant. Purg. 31: Con men di resistenza si dibarba Robusto cerro.... Ch'io non levai al suo comando il mento.
Esempio: Ar. Orl. fur. 44, 85: Molti ne ferma e fa voltare il mento Contra i nimici, e poi la lancia abbassa.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 107: E dicea solo a rivederci, a Dio, Con un chinare o un alzar di mento.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 24: Tu, dal tuo peso tratto, in giù col mento N'andasti Argante, e non potesti aitarte.
Definiz: § V. L'onor del mento, dicesi poeticam. La barba. –
Esempio: Pindem. Poes. 354: Prima che a te l'onor cresca del mento.
Definiz: § VI. Ballare a uno il mento, vale scherzevolmente Mangiare; onde Roba da far ballare il mento, da insegnare a ballare al mento, vale Roba da mangiare. –
Esempio: Lipp. Malm. 4, 23: Va' a dir che qua si trovi pane o vino, O altro da insegnar ballare al mento.
Esempio: Not. Malm. 1, 349: Insegnar ballare al mento. Mangiare. È lo stesso che Dare il portante a' denti.
Definiz: § VII. Onde il proverbio: Chi vuol che il mento balli, alle mani faccia i calli; cioè Chi vuol mangiare bisogna che lavori.

118) Dizion. 5° Ed. .
MENTORE
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MENTORE.
Definiz: Sost. masc. Dal nome che assunse Minerva accompagnando e consigliando Telemaco nei suoi viaggi alla ricerca del padre, Mentore chiamasi Chiunque scorti e consigli persona più giovane. –
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 7: E voi, per cui d'un mentore la mano Suda a formarvi e l'intelletto e il core, E che rendete infruttuoso e vano Negligenti e ritrosi, il suo sudore ec.

119) Dizion. 5° Ed. .
MENTOVARE
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MENTOVARE.
Definiz: Att. Lo stesso che Menzionare. –
Esempio: Nov. ant. B. 105: Non diceva nulla, e non mentovava persona.
Esempio: Dant. Purg. 1: Se d'esser mentovato laggiù degni.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 111: In una coda d'un testamento.... mentova questa copia.
Esempio: Red. Lett. Opp. Vip. 29: Mentovai di sopra tre personaggi, che furono feriti dalle saette d'Ercole.
Esempio: Buondelm. G. Dol. Piac. 40: Si misura solamente il comun rapporto dei piaceri e dei dolori, coi generi più estesi che abbiam mentovati di sopra.