Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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120) Dizion. 5° Ed. .
ARCO.
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pag.661

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Esempio:

Dant. Inf. 12: Ditel costinci, se non l'arco tiro.

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Esempio:

Dant. Purg. 16: Del mondo seppi e quel valore amai, Al quale ha or ciascun disteso l'arco.

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Esempio:

E Dant. Parad. 17: Tu lascerai ogni cosa diletta Più caramente; e questo è quello strale, Che l'arco dell'esilio pria saetta.

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Esempio:

E Dant. Purg. 31: Come balestro frange quando scocca Da troppa tesa la sua corda e l'arco, E come 'n foga l'asta il segno tocca.

121) Dizion. 5° Ed. .
GIUDICANTE.
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pag.296

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Esempio:

Dant. Parad. 9: Onde rifulge a noi Dio giudicante.

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Esempio:

But. Comm. Dant. 1, 152: Ciascuna al giudicio; di Minos.... che è lo giudicante.

122) Dizion. 5° Ed. .
GIUNGERE e GIUGNERE.
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pag.320

1) id: 28534193c91940e492d760f6af4de2f3)

Esempio:

Dant. Inf. 4: Giugnemmo in prato di fresca verdura.

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Esempio:

Dant. Inf. 22: Si mosse, e gridò: Tu se' giunto.

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Esempio:

E Dant. Conv. 185: Volontà mi giunse di parlare d'Amore, il quale del tutto tenere non potea.

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Esempio:

Dant. Inf. 30: L'una (ombra) giunse a Capocchio, ed in sul nodo Del collo l'assannò sì, che, ec.

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Esempio:

Dant. Vit. nuov. 75: Se fosse saputa [la cagione del mio trasfiguramento], io credo che pietà ne giungerebbe altrui.

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Esempio:

Dant. Purg. 6: Fai, [o Fiorenza], tanto sottili Provvedimenti, che a mezzo novembre Non giunge quel che tu d'ottobre fili.

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Esempio:

Dant. Parad. 29: Nè giugneriesi, numerando, al venti Sì tosto, come degli angeli parte Turbò il Suggetto de' vostri alimenti.

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Esempio:

E Dant. Vit. nuov. 76: Appresso la nuova trasfigurazione mi giunse un pensamento forte, il quale poco si partia da me.

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Esempio:

E Dant. Vit. nuov. 77: Sì tosto com'io immagino la sua mirabil bellezza, sì tosto mi giugne un desiderio di vederla.

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Esempio:

Dant. Purg. 17: Ciascun confusamente un bene apprende Nel qual si quieti l'animo, e desira: Perchè di giugner lui ciascun contende.

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Esempio:

Dant. Purg. 11: O vanagloria dell'umane posse, Com' poco verde in su la cima dura, Se non è giunta dall'etati grosse!

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Esempio:

Dant. Purg. 10: Come, per sostentar solaio o tetto, Per mensola talvolta una figura Si vede giunger le ginocchia al petto, ec.

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Esempio:

Dant. Parad. 33: E mi ricorda ch'i' fu' più ardito Per questo a sostener tanto, ch'io giunsi L'aspetto mio col valor infinito.

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Esempio:

E Dant. Conv. 363: Alla nostra contemplazione Dio sempre precede; nè mai lui giugnere potemo qui, il quale è nostra beatitudine somma.

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Esempio:

Dant. Parad. 15: Indi, a udire e a veder giocondo, Giunse lo spirto al suo principio cose, Ch'io non intesi; sì parlò profondo.

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Esempio:

Dant. Purg. 17: E fia la tua immagine leggiera In giugnere a veder, com'io rividi Lo sole in pria, che già nel corcare era.

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Esempio:

Dant. Inf. 24: Così mi fece sbigottir lo Mastro, Quand'io gli vidi sì turbar la fronte, E così tosto al mal giunse lo impiastro.

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Esempio:

Dant. Inf. 31: Così forando [lo sguardo] l'aura grossa e scura, Più e più appressando in ver la sponda, Fuggemi errore e giugnemi paura.

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Esempio:

Dant. Parad. 17: Disse cose Incredibili a quei che fia presente. Poi giunse: Figlio, queste son le chiose Di quel che ti fu detto.

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Esempio:

Dant. Conv. 253: In questo errore cade l'avaro maledetto, e non s'accorge che desidera sè sempre desiderare, andando dietro al numero impossibile a giugnere.

21) id: f2540fd86b6b4eac8d553964df7b64cf)

Esempio:

E Dant. Inf. 21: Poscia passò di là dal co' del ponte, E com'ei giunse in su la ripa sesta Mestier gli fu d'aver sicura fronte.

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Esempio:

Dant. Inf. 31: La ripa.... ne mostrava (del corpo di un gigante) ben tanto Di sopra, che di giungere alla chioma Tre Frison s'averian dato mal vanto.

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Esempio:

Dant. Inf. 1: E quale è quei che volentieri acquista, E giugne il tempo, che perder lo face, Che in tutt'i suoi pensier piange e s'attrista: Tal, ec.

24) id: c1e1279d468c41b5a4045c65efbed624)

Esempio:

Dant. Inf. 19: E il buon Maestro ancor dalla sua anca Non mi dipose, sin (sinchè) mi giunse al rotto Di quei, che sì piangeva con la zanca.

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Esempio:

Dant. Purg. 32: Le nostre piante.... Turgide fansi (in primavera); e poi si rinnovella Di suo color ciascuna, pria che il sole Giunga li suoi corsier sott'altra stella.

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Esempio:

E Dant. Parad. 4: Posasi [nostro intelletto] in esso (nel vero) come fera in lustra, Tosto che giunto l'ha: e giugner puollo; Se non, ciascun disio sarebbe frustra.

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Esempio:

E Dant. Parad. 1: Surge a' mortali per diverse foci La lucerna del mondo; ma da quella, Che quattro cerchi giugne con tre croci, Con miglior corso, e con migliore stella Esce congiunta.

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123) Dizion. 5° Ed. .
GUAI.
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pag.652

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Esempio:

Dant. Inf. 3: Gridando: guai a voi, anime prave!

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Esempio:

E Dant. Conv. 288: A tutti si può dire quella parola dello Ecclesiaste: Guai a te, terra, lo cui re è fanciullo.

124) Dizion. 5° Ed. .
CORNUTO.
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pag.761

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Esempio:

Dant. Inf. 18: Vidi dimon cornuti con gran ferze.

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Esempio:

Dant. Inf. 26: Finchè la fiamma cornuta qua vegna.

125) Dizion. 5° Ed. .
CUPIDIGIA.
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pag.1069

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Esempio:

Dant. Inf. 12: O cieca cupidigia, o ira folle.

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Esempio:

E Dant. Parad. 5: Se mala cupidigia altro vi grida, Uomini siate, e non pecore matte.

126) Dizion. 5° Ed. .
CONFESSATO e talora per sincope CONFESSO.
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pag.412

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Esempio:

Dant. Inf. 27: E pentito e confesso, mi rendei.

127) Dizion. 5° Ed. .
CONTRAPPASSO
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pag.628

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Esempio:

Dant. Inf. 28: Così s'osserva in me lo contrappasso.

128) Dizion. 5° Ed. .
CONSUMATO
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pag.552

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Esempio:

Dant. Rim. 112: Poi mi partia, consumato ogni duolo.

129) Dizion. 5° Ed. .
NASUTO.
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pag.28

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Esempio:

Dant. Purg. 7: Anco al Nasuto vanno mie parole.

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Esempio:

Ottim. Comm. Dant. 2, 103: Anche al nasuto.... Cioè al re Carlo, ch'avea grande naso, ch'è segno di molta discrezione.

130) Dizion. 5° Ed. .
ORGOGLIOSO.
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pag.665

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Esempio:

Dant. Inf. 8: Quei fu al mondo persona orgogliosa.

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Esempio:

Dant. Conv. 225: Parendo a me questa donna fatta contro a me fiera e superba alquanto, feci una ballatetta nella quale chiamai questa donna orgogliosa e dispietata.

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Esempio:

But. Comm. Dant. 1, 232 var.: Questo peccatore.... fu persona con la mente gonfiata e orgogliosa, e sdegnosa, che a sè attribuiva ogni cosa, e tutti li altri vilipendeva.

131) Dizion. 5° Ed. .
CI.
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pag.1

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Esempio:

Dant. Purg. 12: Menocci ove la roccia era tagliata.

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Esempio:

E Dant. Purg. 6: Ella non ci diceva alcuna cosa; Ma lasciavane gir.

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Esempio:

Dant. Inf. 5: Caina attende chi vita ci spense. Queste parole da lor ci fur porte.

132) Dizion. 5° Ed. .
COSTINCI.
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pag.912

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Esempio:

Dant. Inf. 12: Ditel costinci, se non, l'arco tiro.

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Esempio:

E Dant. Purg. 9: Ditel costinci, che volete voi?

133) Dizion. 5° Ed. .
COMPAGNO.
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pag.230

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Esempio:

Dant. Inf. 4: Io vidi Elettra con molti compagni.

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Esempio:

E Dant. Inf. 23: Portandosene [Virgilio] me sovra il suo petto, Come suo figlio e non come compagno.

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Esempio:

Dant. Purg. 24: E degli Ebrei ch'al ber si mostrâr molli Perchè non gli ebbe Gedeon compagni Quando inver Madïan discese i colli.

134) Dizion. 5° Ed. .
CONTEMPLATRICE.
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pag.576

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Esempio:

But. Comm. Dant.: Siccome contemplatrice del Verbo divino incarnato.

135) Dizion. 5° Ed. .
CONSOLARE
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pag.535

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Esempio:

Dant. Inf. 2: L'aiuta sì, ch'io ne sia consolata.

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Esempio:

Dant. Parad. 20: Colui, che più al becco mi s'accosta, La vedovella consolò del figlio.

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Esempio:

Ottim. Comm. Dant. 2, 343: Coloro che ora piangono, in futuro si consoleranno per vedere Iddio.

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Esempio:

E Dant. Conv. 161: Io, che cercava di consolare me, trovai non solamente alle mie lagrime rimedio, ma ec.

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Esempio:

E Dant. Parad. 15: L'una vegghiava a studio della culla, E consolando usava l'idioma Che pria li padri e le madri trastulla.

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Esempio:

Dant. Purg. 23: Che, se l'antiveder qui non m'inganna, Prima fien triste che le guancie impeli Colui, che mo' si consola con nanna.

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Esempio:

Ottim. Comm. Dant. 3, 359: Dice che di quelle alcuna vegghiava a cullare il suo fanciullo per adormentarlo, consolandolo con quelle materne e vezzose e dolci lusinghe.

136) Dizion. 5° Ed. .
ODIERNO.
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pag.400

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Esempio:

Dant. Parad. 20: Degno preco Fa crastino laggiù dell'odïerno.

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Esempio:

But. Comm. Dant. 3, 567: Degno preco Fa crastino; cioè fa dimane, laggiù; cioè nel mondo, dell'odierno; cioè di quello che debbe essere oggi.

137) Dizion. 5° Ed. .
GERMOGLIARE.
Apri Voce completa
pag.153

1) id: bd246f989fa94e20a7742180eab1616d)

Esempio:

Dant. Inf. 13: Quivi germoglia come gran di spelta.

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Esempio:

Dant. Parad. 28: L'altro ternaro, che così germoglia In questa primavera sempiterna, ec.

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Esempio:

E Dant. Conv. 364: Questo seme divino,... nella nostra anima incontanente germoglia, mettendo e diversificando per ciascuna potenzia dell'anima, secondo la esigenzia di quella.

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Esempio:

E Dant.Conv. 356: È da sapere che 'l primo e più nobile rampollo che germogli di questo seme per essere fruttifero, si è l'appetito dell'animo.

138) Dizion. 5° Ed. .
CILIZIO e anche CILICIO
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pag.32

1) id: b64afc42a4064673bd0d61cdfbf64a4a)

Esempio:

Dant. Purg. 13: Di vil cilicio mi parean coperti.

139) Dizion. 5° Ed. .
CONVOLTO.
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pag.705

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Esempio:

Dant. Inf. 21: Quei s'attuffò, e tornò su convolto.

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Esempio:

Ottim. Comm. Dant. 1, 76: Fu ella sola (Semiramis) che le leggi.... fece a corruzione de' costumi, per questo sozzissimo peccato (la lussuria), nel quale ella era convolta.

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