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5° Edizione
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180) Dizion. 5° Ed. .
FORTEZZA.
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pag.376



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Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 45: Fortezza è quella [virtù] che ci fa animosi a operar cose belle nei pericoli, in quel modo che comandan le leggi, a loro rendendoci ubbidienti: e timidità è quella, che l'opposito ci fa fare.
181) Dizion. 5° Ed. .
ORUCCIO ed anche ORUZZO.
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pag.712



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Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 182: Puossi ancora col nome diminuir la cosa, e la diminuzione mostra minor il bene come il male: come usa di far Aristofane nella comedia de' Babillonj, dicendo, in cambio d'oro, oruccio,... e di malattia, malattiuccia.
182) Dizion. 5° Ed. .
CONSULTATIVO.
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pag.550



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Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 3: Essendo questa Arte rettorica circa le materie da consigliarsi, e circa quelle da giudicarsi; ed essendo la parte consultativa e più bella, e più civile, che non è la giudiciale; di quella prima dico, ec.
183) Dizion. 5° Ed. .
FEDE, e per apocope, propria più che altro della poesia e di certe maniere esclamative, FÈ.
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pag.717



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Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 76: Quanto alle fedi dette senza artificio, diremo di loro conseguentemente qualcosa, toccandone così di leggieri, che tali in vero son propie di questo genere giudiciale. E son cinque a novero; cioè leggi, testimonj, scritte, tormenti, e giuri.


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Esempio: E Segn. B. Rettor. volg. 140: Le fedi o le prove communi son di due sorti; una è l'esempio, e l'altra è l'entimema.


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184) Dizion. 5° Ed. .
GUASTATO e per sincope GUASTO.
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pag.696



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Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 269: Una simil cosa si dice aver risposto una gran Donna de' tempi nostri a chi la minacciava d'ammazzare i figliuoli s'ella non dava la fortezza dove ell'era; cioè ch'e' non eran guaste le forme da farne degli altri.
185) Dizion. 5° Ed. .
NUOVO e NOVO.
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pag.301



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186) Dizion. 5° Ed. .
INCONTINENTISSIMO.
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pag.493



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Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 126: I giovani adunche sono per natura vogliolosi e pronti a mettere in atto tutto quello che essi desiderano, ed infra tutti i piaceri del corpo sono vogliolosi massimamente de' piaceri di Venere, e sono circa questi incontinentissimi.
187) Dizion. 5° Ed. .
AMMAESTRATO.
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pag.435



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Esempio: Giamb. Tull. Retor. 113: E faccialo tale [il proemio], che adoperi l'una di queste tre cose: cioè o che renda l'uditore più atteso al detto suo,.... o che lo renda più ammaestrato in sul fatto in che egli intende di dire.
188) Dizion. 5° Ed. .
ERRORE.
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pag.227



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Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 344: Peccasi in questa arte poetica in due modi: in uno, che procede da lei stessa; ed in un altro, che procede da lei accidentalmente. Procede da lei stessa l'errore, quando ella si propone ad imitare cose impossibili a essere imitate.


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Esempio: E Segn. B. Rettor. volg. 345: Più disconvenevole è l'errore che si commette per via dell'arte, di quello che si commette per via di qualche accidente. Chè invero egli errerà manco chi non sa che la cervia manchi di corna, di chi l'imita malamente.
189) Dizion. 5° Ed. .
NOTIFICATORE
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pag.233



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Esempio: Band. Bagn. Pis. 383: Delle trasgressioni che seguiranno contro gli ordini che di sopra, ne sia cognitore, e ne amministri giustizia sommaria ogni rettor di giustizia, e particolarmente il commissario di Pisa, a ogni richiesta dell'affittuario dei Bagni, o altro notificatore segreto o palese.
190) Dizion. 5° Ed. .
ARTE.
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pag.723



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Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 3: Ciò stando così, è chiaro, che chi determina l'altre materie, non fa altro che mettere in arte le cose che son fuori di questa facultà; quello che abbia, dico, ad avere il proemio, quello che la narrazione, o alcun'altra simil parte.
191) Dizion. 5° Ed. .
EPILOGO.
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pag.173



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Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 235: L'epilogo è di quattro cose composto. Una è dispor bene l'uditore inverso di sè, e male inverso la parte; l'altra, d'accrescere e di diminuire; la terza, di far l'uditore perturbato; e la quarta ed ultima è di ricordare le cose dette.


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Esempio: E Segn. B. Rettor. volg. 236: Nell'epilogo si debbe sommariamente dir le cose che sono state provate; e debbesi incominciar così: Io ho attenutovi, giudici, quel tutto che io v'impromessi.
192) Dizion. 5° Ed. .
ECCELLENZA.
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pag.13



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Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 37: Le cose difficili son più eccellenti delle facili, perchè elle son più rare.... E dove l'eccellenza d'una cosa è più desiderabile o più bella, come è l'aver buona vista, che è più desiderabile dell'aver buono odorato, per esser la vista ec.
193) Dizion. 5° Ed. .
FORMA.
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pag.317



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194) Dizion. 5° Ed. .
DELIBERATIVO.
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pag.114



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Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 16: Di qui conseguita di necessità che questa arte oratoria abbia tre modi di dire, cioè deliberativo, giudiciale e dimostrativo. Nel deliberativo s'appartiene persuadere o dissuadere, perchè colui che consiglia o in publico o in privato fa sempre una di queste due cose.
195) Dizion. 5° Ed. .
DIMOSTRANTE.
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pag.368



1) id: 23e5cfee03954be5a57e7d0e4f99bbf9)
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 16: I tempi di ciaschedun de' generi detti (dell'arte oratoria) son questi. Del consigliante è il tempo futuro.... Del giudicante è il tempo passato.... Il proprio tempo del dimostrante è il presente, perchè la lode ed il vituperio è circa le cose che sono.
196) Dizion. 5° Ed. .
EMULAZIONE.
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pag.130



1) id: b996d7b489644d4790eeb9145bb2dfed)
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 124: Che l'emulazione sia un dolore perchè e' ci paia vedere, ne' simili a noi di natura, alcun bene onorato ed ancora possibile da conseguirsi da noi; e questo dolor non nasca perchè colui non abbia quel bene, ma perchè noi ancora volessimo averlo e non l'abbiamo.


2) id: cfb40ddc7005449e90e75f007f7095cd)
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 125: Il dispregio è opposto alla emulazione, e l'emulare al dispregiare. Però è di necessità, che chi è di tal fatta che egli abbia in emulazione alcuno, o all'incontro che da alcuno sia avuto in emulazione, che costui.... sia, ec.


3) id: 9c1f17396df649fdb3c23a5be3253081)
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 124: Hanno l'emulazione i giovani, e quegli che hanno grande animo; ed ancora coloro che hanno di quei beni che sono degni d'uomini onoratissimi. In cotal grado di beni sono le ricchezze, l'assai amicizie, il principato, ed altre cose simiglianti; perchè tutti questi che simili beni posseggono, come che a lor soli s'appartenesse esser buoni, però a simili beni hanno emulazione, come a cosa che alli buoni s'appartenga.


4) id: 1eddf3b14fdc4afb825b46de4ff48865)
Esempio: Cavalcant. B. Rettor. 206: Seguirò di parlare della emulazione: la quale.... è uno sprone che fortemente punge ed incita, non già i malvagi a desiderare ed operare contra il bene d'altrui, come invidiosi; ma i buoni e generosi a procacciare a loro stessi quello che in altri veggendo conoscono a loro stessi mancare, ed a pareggiare almeno, se non trapassare, le persone che sono adornate di virtuose e lodevoli condizioni.... Di questa adunque volendo io parlare, dirò, che ella è un certo dispiacere, il qual nasce in noi dal parerci che altri simili a noi possegghino beni degni d'onore, i quali ancora noi possiamo conseguire; e tal dispiacere non nasce perchè essi gli abbiano, ma perchè anche noi non gli abbiamo. Onde è manifesto che l'emulazione è cosa virtuosa e cade ne i virtuosi, come è rea cosa e ne i rei uomini si truova l'invidia.
197) Dizion. 5° Ed. .
ESEMPIO, e, con forma oggi propria soltanto della poesia, anche ESEMPLO.
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pag.274



1) id: ce7760b75534480bb66be6814cc05a83)
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 9: Che differenzia sia dallo esempio allo entimema, nella Topica s'è dimostrato, dove imprima si trattò del silogismo e della induzione; cioè, che l'uno è quando con molte cose e simili proposte tu mostri una cosa star nel modo che tu di', e questo argumento nella dialettica induzione si domanda, e qui nella rettorica esempio: l'altro è quando, ec.


2) id: b2d235eaa0484ba2aa125b082a358c8f)
Esempio: E Segn. B. Rettor. volg. 13: Detto s'è ancora che l'esempio è una induzione, e circa che cose egli è induzione; ciò è, che egli non sta come il particulare inverso l'universale, nè come l'universale inverso il particulare, nè come l'universale inverso dello universale; ma come il particulare con il particulare, e come il simile con il simile, quando l'uno e l'altro, dico, è sotto il medesimo genere, e che l'uno di loro è dell'altro più conosciuto; tale allora si domanda esempio.
198) Dizion. 5° Ed. .
EMULARE.
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pag.129



1) id: c1719e5f54c04b8a9ed33bd6c75e4947)
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 125: Se i beni onorati son sottoposti alla emulazione, conseguita però di necessità, che le virtù sieno emulate e tutti quegli altri beni che posson giovare ad altrui e che posson far benefizio.... Di qui è ancor manifesto, quali sieno gli uomini degni d'esser emulati: e' son, dico, quegli che questi e simili beni hanno già posseduto.
199) Dizion. 5° Ed. .
ONESTO.
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pag.506



1) id: 993102e1798c4964afddf046d5fe6dd5)
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 47: Il giusto e la giustizia son cosa onesta, e la vendetta medesimamente, più che non è il perdonare; perchè gli è cosa giusta a rendere il pari, e la cosa giusta è ancora onesta; ed ancora perchè egli è atto di fortezza il non esser vinto, e la vittoria e l'onore son messe intra le cose oneste.