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80) Dizion. 5° Ed. .
CENERACCIOLO.
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pag.746



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Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 339: Alcuni altri affinano e addolciscono l'ariento selvaggio col piombo, e in ceneracciolo.
81) Dizion. 5° Ed. .
CASTAGNUOLO e CASTAGNOLO
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pag.646



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Esempio: Uzzan. Prat. Merc. 32: Castagnuoli sottili da pergola, la soma d'ogni bestia, soldi 1, denari 6.


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Esempio: Uzzan. Prat. Merc. 32: Castagnoli d'ontano rimondi, la soma d'ogni bestia, fior. ec.
82) Dizion. 5° Ed. .
CAVIALE
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pag.720



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Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 92: Caviale, cioè sono uova di pesce, vi si vendono a cantaro genovesco.
83) Dizion. 5° Ed. .
MISURATURA
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pag.380



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Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 100: Pagasi misuratura d'ogni ragione di panni in Messina, grani due per pezza.


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Esempio: E Pegolott. Prat. Merc. 163: Per misuratura e attignitura, grossi 4 per migliaio.


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Esempio: E Pegolott. Prat. Merc. 110: Se volessi mettere il grano in magazzino a mano a mano che l'avrai comperato, si paga la prima misuratura quando comperi, e una misuratura quando carichi.
84) Dizion. 5° Ed. .
LEGGENDA.
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pag.190



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Esempio: Leggend. Cint. Prat. 7: Incomincia la storia e la leggenda come la cintola venne in Prato.
85) Dizion. 5° Ed. .
DIGITO.
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pag.312



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Esempio: Galig. Prat. Aritm. 3: Numero digito.... è meno di 10, e numero articolo.... contiene solo decine.
86) Dizion. 5° Ed. .
DÌ.
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pag.232



1) id: e092b3a0d158432eb4e39af5307a1398)
Esempio: Leggend. Cint. Prat. 11: Faccendosi dì, non parea che la casa nè 'l fuoco venisse meno.


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Esempio: E Petr. Rim. 1, 322: Dovunque io son, dì e notte si sospira.


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Esempio: Firenz. Pros. 1, 205: Se io fo qualche volta il dì fra dì a questo modo, io me ne vo poscia la sera a letto così scarica ec.


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Esempio: Poliz. Pros. 30: Io per me voglio più tosto accattare il pane, e vivere dì per dì.


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Esempio: E Machiav. Leg. Comm. appr.: E perchè Vostre Signorie intendino, io scrissi per la de' 17 avere inteso ec.


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Esempio: Bemb. Lett. 3, 142: Avendo io per questa cagione da dover dimorare in Vinegia, secondo che egli mi verrà bisognando dì per dì e tempo per tempo, essi m'hanno assegnato la pigione d'una casa, poscia che io non v'ho stanza.


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Esempio: Petr. Rim. 1, 285: Io aspetto tutto 'l dì la sera Che 'l sol si parta, e dia luogo alla luna.


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Esempio: E Bemb. Lett. 3, 405: Rispondovi assai più tardo che io non arei voluto, non solamente impedito da molte occupazioni dì per dì, ma ancora ec.


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Esempio: Adim. A. Son. 273: Il buon dì si conosce da mattina, Ed io dico fra me, chi cerca trova, E tanto è l'erta al fin quanto è la china.


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Esempio: Bottar. Dial. 110: Per quanto io abbia assottigliato l'ingegno per isviluppare quel nodo di parole di cui l'altro dì non mi voleste accennare lo scioglimento, non mi è bastato l'animo finora di venirne a capo.


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Esempio: Nell. Iac. Forest. 3, 12: Che gran male ci è poi che una fanciulla scriva ad un giovane in risposta, e con tutta modestia...? S. Il buon dì si conosce da mattina, e dall'ugne il leone. Io non vo' tresche.


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Esempio: Coltell. Cical. III, 2, 48: Voglio essere aiuto (notate legisti) a gli emergenti lucri cessanti; vi vo' far aver la restituzione in integrum, che noi volgarmente diremmo rimetter nel buon dì. Vo' dire che io opererò con chi tocca a comandar le feste, che il tempo che voi avrete perduto vi sia rimesso, ec.


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Esempio: Buonarr. Cical. III, I, 21: Non posso già non querelarmi di voi agramente, mentre che per pena rimettendomi, come si dice, nel buon dì, avete determinato che io quello al presente faccia importunamente nel cospetto di chi m'ascolta, che fatto dopo cena.... infra i bicchieri, e d'avanti a persone calde dal vino, non mi avrebbe sì fattamente potuto pregiudicare ec.
87) Dizion. 5° Ed. .
DAMASCHINO, e popolarmente DOMMASCHINO o, come anche trovasi, DOMASCHINO.
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pag.17



1) id: 4eab6f8b43864a43a3b0342e7410a4e2)
Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 362: Zuccheri in pani sono di più maniere, cioè.... mucchera,... musciatto e dommaschino.


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Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 363: E questo dommaschino si è la piggiore ragione di zucchero in pani.


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Esempio: E Pegolott. Prat. Merc. 363: Zucchero dommaschino sì se ne fa in due forme, cioè a uno modo di quella forma di Bambillonia.
88) Dizion. 5° Ed. .
FILO.
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pag.99



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Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 131: Il loro filo (delle sete crude).... sia sottile e ritondo e coroso.


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Esempio: Bern. Orl. 52, 52: Io non gli stimo tutti un fil di paglia, Circoncisi, marran, popol immondo.


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Esempio: Panant. Poet. Teatr. 39: Mentre seguiam dell'onda il dritto filo E si costeggian le fiorite rive, Come già Caritone ed Ippofilo, Io ec.


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Esempio: Magal. Lett. scient. 28: Non credo già io, ch'e' seguitassero a maravigliarsi, poichè e' seppero essere stati sollevati (certi Amorini) da alcuni fili artifiziosamente coperti.


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16) id: 0cd39762006041cba8c4ee1e42079fda)
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 2, 287: Se io dicessi: la costola del coltello non taglia; e uno, contraddicendomi, tagliasse col filo, e dicesse: Ecco che tu hai il torto, perchè la costola taglia, ec.


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Esempio: Ar. Rim. 1, 305: Qualvolta io penso a quelle fila d'oro (Ch'al dì mille vi penso e mille volte), Più per error, dall'altro bel tesoro, Che per bisogno e buon giudicio tolte, Di sdegno e d'ira avvampo, ec.


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Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 552: Io non sono su questo filo, viene a dire in questa via, in questa linea. La prima lezione che danno i maestri di ballo è marcher sur la ligne, di camminare a diritto sur uno stesso filo, verso una stessa parte.


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Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 3, 12: Ma ditemi, signor Simplicio, non potreste voi di un sol filo di canapa tener l'una dell'estremità talmente stretta fra le dita, che io tirando dall'altra, prima che liberarlo dalla vostra mano, lo rompessi? Certo sì: quando dunque i fili della canapa fusser non solo, ec.
89) Dizion. 5° Ed. .
INFORNARE.
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pag.744



1) id: eb464b86e61d431080d0abeee027186a)
Esempio: Bocc. Decam. 6, 45: Io so non meno ben mescere, che io sappia infornare.


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Esempio: E Nell. Iac. Serv. 1, 2: Io vo' infornar la prima.


3) id: cecadf99b1c7424db783b513c8e58a82)
Esempio: Cas. Rim. burl. 5: Ti so dir io, tu infornerai domane.
90) Dizion. 5° Ed. .
GALLINA.
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pag.36



1) id: d580a790c811459cb07e17355b06aaf8)
Esempio: Cecch. Acq. Vin. 1, 4: Io conosco ben io le mie galline Senza calzare.


2) id: 93d224cf29d8463db36563b7ad3d8a4c)
Esempio: E Cecch. Acq. Vin. 1, 3: Porre a tavola, Servir di coppa e di coltello, dare Ordine ai quochi, assaggiar le vivande, Ordinar con che modo hanno a venire In tavola, e con che corredi, e come Trinciare, e, che so io? soffiare il naso Alle galline.
91) Dizion. 5° Ed. .
NOTOMIUZZA.
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pag.238



1) id: d3d273702c3d4de4bf31763df9f69d48)
Esempio: Red. Lett. M. 57: Oh quanto io lavoro! Oh quante belle notomiuzze io fo!
92) Dizion. 5° Ed. .
COSTASSÙ, e poeticam$. COSTASSUSO.
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pag.909



1) id: 848e1518896b456ca6527809f7ab9111)
Esempio: Bocc. Decam. 7, 157: Io seppi tanto fare, che io costassù ti feci salire.


2) id: f2b4ae7c4f07429b863285975540cb05)
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 166: Insegnamegli, ed io andrò per essi, e farotti di costassù scendere.


3) id: 62aaf51bb62041babac0e4cee138cc57)
Esempio: Fag. Rim. 4, 24: Con un tal gentilissimo arfasatto E gli altri amici, io giunsi costassù.
93) Dizion. 5° Ed. .
BERTEGGIARE.
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pag.153



1) id: ed4da833d93644069a99df8fc7c62b6a)
Esempio: Machiav. Comm. 160: Io veggo mogliema che torna, io la voglio un poco berteggiare.


2) id: 19280b49f343442a80755ed0b7a7b866)
Esempio: Firenz. Comm. 1, 419: Berteggiami pur bene. L. Io non vi berteggio, sì voi berteggiate me a dir che io vi abbia veduto altra volta.
94) Dizion. 5° Ed. .
MESCERE
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pag.145



1) id: 97f069dd5b5d42749bf2cde52badbac0)
Esempio: Bocc. Decam. 6, 45: Io so non meno ben mescere, che io sappia infornare.


2) id: ee5acf05bc684fb78284d9dc7abce234)
Esempio: Pindem. Poes. 227: La madre e la sorella Di Baldéro io nomai. Vuoi tu vederle? A. Vengan, le abbraccerò, col pianto loro Mescerò il mio.


3) id: 6f1a514338de42868269bc1ec9e5dfaa)
Esempio: Buomm. Cical. 20: S'io mi sono a quel tempo sbrigato da una fastidiosissima peste di certi miei creditori,... io vi servirò nobilmente; ma ora e' non mi danno tempo a dir Mesci.
95) Dizion. 5° Ed. .
IPOCONDRICO.
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pag.1222



1) id: 79bfb24dd825446688da50b3f6dfb819)
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 7: Io cedo, io son fantastico, sofistico, Fanatico, ipocondrico, eteroclito.
96) Dizion. 5° Ed. .
COTESTI.
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pag.938



1) id: 6bbe97f4784d4daf962e947d7988c173)
Esempio: Tav. Rit. 1, 270: Io sono quello che sonai la campanella, io, none cotesti; e ora io v'appello alla battaglia. Venite avanti.


2) id: ca41ab6ee1094dc78e68a57808799ac0)
Esempio: Dant. Purg. 11: Cotesti, che ancor vive e non si noma, Guardere' io per veder s'io 'l conosco.
97) Dizion. 5° Ed. .
BATTAGLIARE
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pag.97



1) id: 8046f5bf754e48c5ad1da670a7d27b9d)
Esempio: S. Bern. Lib. Arb. 20: Io ho battagliato una buona battaglia, io ho compiuto il mio corso, io ho osservata la fede.
98) Dizion. 5° Ed. .
DISONESTARE.
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pag.590



1) id: 4a2e05598e5642c4afe1801774c5df17)
Esempio: Bocc. Lett. 298: Aveva io schernito voi, avevavi io fatti da poco, avevavi io disonestati in lettere, o in parole? Non veramente.
99) Dizion. 5° Ed. .
ADDOTTRINANTE.
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pag.210



1) id: 4d12a4f560d74ad8bf9e0cdfef2e5a1e)
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 36: Considerate dunque se io ho cotale ingegno, se io ho cotale addottrinante, se io ho cotale conducente,.... che io possa sicuramente mettermi per questo mare.