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140) Dizion. 5° Ed. .
EGLI, e per sincope EI, riserbato oggi più che altro alla poesia, ed E', che è apocope di Ei, e che ora è più spesso usato nel popolare linguaggio. Talora dicesi anche Gli, che per altro trattasi al suo luogo
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pag.65



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Esempio: Bocc. Decam. 4, 77: So io bene che stanotte, vegnendo egli a me, ed io ec.


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Esempio: Bocc. Decam. 5, 58: Se io potessi parlare al Re, e' mi dà il cuore che io gli darei un consiglio per lo quale, ec.


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Esempio: Bocc. Decam. 3, 91: A cui la donna rispose: Io vi dico ch'e' fu egli.


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Esempio: S. Cater. Dial. 8: Adunque io vi dico, che voi dimandiate, ed egli vi sarà dato.


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Esempio: Manz. Poes. 32: Il giorno Lunge non è; l'arme, io la tengo; e Carlo, Ei me la diè.


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Esempio: Cont. Bell. Man. 75: E quando penso alla mia ardente face, Il cor meco s'adira, ed io con lui.


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Esempio: Firenz. Comm. 1, 409: Di sorte ch'i' sto infra due, se egli è lui egli, o s'i' sono io me.


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Esempio: Machiav. Comm. 144: Vero è che io non vorrei anche arrecarmi nimico Nicomaco, perchè poi alla fine il padrone è egli.


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Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 499: E tutte queste degnità l'ebbe sanza avere principio ignuno dalla sua casa, perchè il principio glie Io dette egli.


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Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 99: Ma non so veder io come non sapesser questo gli altri scrittori, e Teopompo solo il sapesse egli.


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Esempio: Bocc. Decam. 1, 87: Li nomi delle quali io in propria forma racconterei, se giusta cagione da dirlo non mi togliesse; la quale è questa, che io non voglio che per le raccontate cose da loro, che seguono, e per l'ascoltate nel tempo avvenire, alcuna di loro possa prender vergogna.


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Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 31: Dallami, io te ne prego, per moglie, ch'egli non mi pare di poter vedere l'ora ch'io l'abbia nelle mie braccia.


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Esempio: Leopard. Poes. 81: Nella mia prima età, quando s'aspetta Bramosamente il dì festivo, or poscia Ch'egli era spento, io doloroso, in veglia, Premea le piume ec.


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Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 82: Sapi come la figura mia quant'e' più l'ò scoperta, ò trovato che meglio è venuta, e vego che e' fia manco male che io non estimavo ec.


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Esempio: Sacch. Nov. 1, 7: Voglio dire che se questa Reina comprese bene per lo ordine e costume delle terre e de' sudditi di Salamone, esser lui il più savio uomo del mondo; io ec.


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Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 185: Il che.... io ho sempre fatto; e così andrò continuando; e mi deverà esser facile; perchè in verità lui da sè medesimo si mostra tanto bene inclinato a questo effetto, che ec.


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Esempio: Machiav. Comm. 197: Il mio padrone è innamorato della comare, e credesi adoperarmi per messaggiera, e ch'io procuri per lui. Io, per farmelo il più ch'io posso amico, gli fo credere come la lo ami, e come per lui farebbe ogni cosa.


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Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 125: Ora io di questo istesso corpo lunare da noi veduto mediante la illuminazion del sole, asserisco il primo non più per immaginazione, ma per sensata esperienza e per necessaria dimostrazione, che egli è di superficie piena di innumerabili cavità ed eminenze, ec.


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141) Dizion. 5° Ed. .
DEH.
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pag.108



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Esempio: Bocc. Decam. 1, 175: Deh, perchè non prendo io del piacere, quando io ne posso avere?
142) Dizion. 5° Ed. .
IMPIAGATO.
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pag.229



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Esempio: Savonar. Pred. 14: Io sono tutto innamorato di te; io sono tutto impiagato del tuo amore.
143) Dizion. 5° Ed. .
FORNIRE.
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pag.351



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Esempio: Bocc. Decam. 7, 226: Io n'ho tanto del senno, che io ne potrei fornire una città.


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Esempio: Salvin. Teogn. 2: O Sire, figlio di Latona, prole Di Giove, io non t'obblierò giammai, Cominciando o fornendo.


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Esempio: Nov. ant. B. 87: E poi fornirmi di certe cose, delle quali io ho mestiere ora al presente.


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Esempio: Nov. ant. B. 51: Uno della Marca andò a studiare a Bologna: vennerli meno le spese. Piangea. Un altro il vide, e seppe perchè piangea; disseli così: Io ti fornirò lo studio, e tu m'imprometti che, ec.
144) Dizion. 5° Ed. .
DISPENSA.
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pag.606



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Esempio: Machiav. Comm. 124: Io lo menai in una dispensa che io ho in su la scala.
145) Dizion. 5° Ed. .
OSTARE.
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pag.745



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Esempio: Car. Eneid. 11, 699: Se v'aggrada Che sol io gli risponda, ed io sol osto Al ben comune, io solamente assumo Sopra me questa impresa.


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Esempio: Fiacch. Son. pastor. 109: Se m'osta un sasso, io placido e leggiero Bacio il piede al nemico, e passo altronde.
146) Dizion. 5° Ed. .
MATTUTINO e talora anche MATUTINO
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pag.1048



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Esempio: Sassett. Lett. 53: Io gli cantai il mattutino, che o volevo ritrovarmi ancor io al gaudeamus nel letto, o che io ficcherei il coltello ec.
147) Dizion. 5° Ed. .
BASTONATA
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pag.93



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Esempio: Bocc. Decam. 2, 103: Io non so a che io mi tegno che io non vegna laggiù, e deati tante bastonate quanto io ti veggia movere, asino fastidioso ed ebriaco che tu dei essere.
148) Dizion. 5° Ed. .
IMPRIMA, e poeticam$. IMPRIA, che meglio scrivesi disgiuntamente IN PRIMA e IN PRIA.
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pag.296



1) id: 39b15917b2a040cc811f45b54d2e482b)
Esempio: Brev. Calz. Prat. 14: Come neuno non riceva alcuno compagno a l'arte predetta, se imprima non giura all'arte predetta.


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Esempio: Bocc. Decam. 8, 66: Rispose Calandrino: gnaffe, tu le dirai imprima imprima che io le voglio mille moggia di quel buon bene da impregnare, e poscia che io son suo servigiale, e se ella vuol nulla: ha' mi bene inteso?


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Esempio: Firenz. Pros. 2, 59: Il quale (bossolo) subito che ebbi, avendo io imprima abbracciato e baciato, il pregai che mi fosse favorevole al volare.
149) Dizion. 5° Ed. .
MINA.
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pag.275



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Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 202: Mina una di grano alla misura di Genova fa in Firenze nove sedicesimi di staio.
150) Dizion. 5° Ed. .
AFFINATO.
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pag.262



1) id: 590a289eb4c044d98d04bc69990aa4ea)
Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 340: Prendi quattro misure della cenere affinata, e quattro misure dell'osso affinato, e mescola l'uno coll'altro.


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Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 341: Prendi lo colore, e mettilo nel fondo dentro dalla coppella, ove dee rimanere l'ariento affinato.
151) Dizion. 5° Ed. .
FIBBIAME.
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pag.28



1) id: d52c4d5262074b1ea70b5295733d34ff)
Esempio: Uzzan. Prat. Merc. 79: Fibbiame da coreggie, di ferro, o di bronzo, o d'altro, il cento a peso ec.
152) Dizion. 5° Ed. .
CORREGGIAME.
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pag.804



1) id: 4c60b26fef10406e9bb825afe350f3fb)
Esempio: Uzzan. Prat. Merc. 77: Correggiame o fornimento da cavallo, o altro lavorío di coiame, il cento a peso ec.
153) Dizion. 5° Ed. .
COMPIMENTO.
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pag.262



1) id: 5b8617dd36ce44afa09824aa02654521)
Esempio: Cavalier. Prat. Astr. 24: Proposto qualsivoglia arco minore del quadrante, si dice compimento di quello il rimanente al quadrante.
154) Dizion. 5° Ed. .
CASSIA.
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pag.642



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Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 99: Cassia fistola, e fassi tara della natta (leggi matta), cioè delle stuoie in che fusse.


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Esempio: Fag. Comm. 3, 465: No, no, io non son la cassetta de' rifiuti. M. Sicchè, anche tu mi dai l'erba cassia?
155) Dizion. 5° Ed. .
CASTITÀ, CASTITADE e CASTITATE.
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pag.652



1) id: c0477539bf5f4155b45871255f73f1d1)
Esempio: Leggend. Cint. Prat. 9: C'ancor li preti di là entro hanno moglie, che non promisero mai castitade a Dio.
156) Dizion. 5° Ed. .
DECRESCENTE.
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pag.91



1) id: 16a458b5a289422fa59b32cc443bfb43)
Esempio: Cavalier. Prat. Astr. 74: Si è posta qua una tavola.... con la differenza crescente o decrescente in anni cento.


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Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 80: Io mi formo una serie di tempi decrescente, la quale sia a cagion d'esempio in ragion suddupla, cioè T, 2 T, 3 T ec.
157) Dizion. 5° Ed. .
DEMONIO e talora anche, con forma oggi solamente poetica, DIMONIO.
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pag.126



1) id: eb938e39530b4ca0af0724f4d1d3b4f1)
Esempio: Leggend. Cint. Prat. 12: Dopo le molte parole e contenzioni, disse il dimonio: Elli mel conviene pur dire, ec.


2) id: 4811e9c8a8db4b84be61cc0bb8a5594b)
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 89: Sappiate dunque che io sono stato sempre un demonio, qual mi son ora, camminatore di notte, salitore di mura ec.
158) Dizion. 5° Ed. .
DRAGANTE, e anche DRAGANTI, DRAGANTO, DIAGRANTE.
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pag.903



1) id: 80223dcbc16d4cf4bf5e32c603fed681)
Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 376: E draganti sono mescolati bianchi e giallo cetrino scuro in colore di colla di pesce.
159) Dizion. 5° Ed. .
ARROGANTACCIO.
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pag.713



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Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 557: Io farò loro.... come io intendo fare A questo arrogantaccio di Michea.