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5° Edizione
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260) Dizion. 5° Ed. .
MERCIAIO
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pag.119



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Esempio: Lipp. Malm. 3, 9: V'è lanaiuoli, orefici e merciai, Notai, legisti, medici e dottori.
261) Dizion. 5° Ed. .
MEMORIA
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pag.57



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Esempio: Not. Malm. 1, 159: Post hominum memoriam, Post homines natos, cioè a memoria d'uomo.
262) Dizion. 5° Ed. .
LASTRICO
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pag.115



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Esempio: Not. Malm. 2, 489: Seliciato, dal latino silices, diciamo un lastrico fatto in terra.


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Esempio: Not. Malm. 2, 630: Lastrichi, intende quella spesa che si ripartisce fra i padroni delle case.


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Esempio: Lipp. Malm. 8, 9: Pensiero elle non hanno, Nè di fare altre spese..., D'acconci, tasse e lastrichi di strade.


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Esempio: Not. Malm. 2, 489: Seliciato..., strettamente intendiamo quei lastrichi, fatti di pietre piccolissime, che si soglion fare ne' viali de' giardini a foggia di mosaico.
263) Dizion. 5° Ed. .
MASSICCIO
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pag.1003



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Esempio: Lipp. Malm. 3, 68: Ubbidienti al cenno della mazza, Soda, nocchiuta, ruvida e massiccia.


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Esempio: Not. Malm. 1, 308: Massiccia. Per questa voce intendiamo tutte quelle cose, che dal peso mostrano esser fatte di materia stabile e solida, e non vote o vane, o in altra maniera fragili o deboli.
264) Dizion. 5° Ed. .
MERIGGIARE
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pag.129



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Esempio: Not. Malm. 2, 507: Dal meriggiare, cioè stare all'ombra nell'ore calde, è detto meriggio.
265) Dizion. 5° Ed. .
INZIBETTATO.
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pag.1213



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Esempio: Lipp. Malm. 8, 48: Non ch'ei ne desse loro occasïone, Come qualche Narciso inzibettato.


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Esempio: Not. Malm. 2, 656: Inzibettato è lo stesso che Profumato, cioè chi sa di zibetto, odore noto, così chiamato dall'animale di questo nome.
266) Dizion. 5° Ed. .
LETTUCCINO.
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pag.271



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Esempio: Lipp. Malm. 2, 17: Allor vedesti partorire il letto Un tenero e vezzoso lettuccino.


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Esempio: Not. Malm. 1, 159: Lettuccino. Intende piccolo lettuccio.
267) Dizion. 5° Ed. .
CUCINIERE ed anche CUCINIERO.
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pag.1045



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Esempio: Lipp. Malm. 11, 54: Mein per fianco sentesi percosso Dallo stidion del cucinier Melicche.
268) Dizion. 5° Ed. .
FACIMALE
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pag.474



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Esempio: Not. Malm. 2, 765: Facimale. Uomo maligno, e da fare ogni sciagurataggine. Latino, malefactor.


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Esempio: Lipp. Malm. 10, 35: In quanto al lupo, egli è un animale; Ma che animal dich'io?... Un fistol di quei veri, un facimale, Ch'ha fatto per ingenito gran danno.
269) Dizion. 5° Ed. .
DADO.
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pag.12



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Esempio: Lipp. Malm. 6, 52: Su' dadi i torsi, nobili sculture,... Ristaurati sono e risarciti.


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Esempio: Lipp. Malm. 9, 2: Là gli uomin si disfanno, e chi ne scampa, Ha tirato diciotto con tre dadi.


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Esempio: Lipp. Malm. 12, 51: Adesso è tribolata al maggior grado; E se allor pianse, or qui tira per dado.
270) Dizion. 5° Ed. .
DI,
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pag.227



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Esempio: Lipp. Malm. 4, 75: Hallo trafitto, morto e sotterrato Quella cicala della sua consorte.
271) Dizion. 5° Ed. .
DIETA.
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pag.278



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Esempio: Not. Malm. 1, 243: Appresso a' medici, Dieta vuol dire Regola di vita universale.


2) id: ac32229a08a74d23936e7df82b649c1b)
Esempio: Lipp. Malm. 3, 13: Attende a predicar dïeta, E farebbe a mangiar coll'interesso.


3) id: 977930968d57408e9c70d3c83c4e93da)
Esempio: Not. Malm. 1, 243: Sempre dice che si mangi poco; chè questo intende per Far dieta.
272) Dizion. 5° Ed. .
DONDOLARE.
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pag.841



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Esempio: Not. Malm. 2, 445: Dondolare è Io stesso che ciondolare, come appunto fa l'impiccato.


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Esempio: Not. Malm. 2, 445: Dondolarsela vuol dire Starsene a sedere senza far nulla.


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Esempio: Lipp. Malm. 6, 1: E benchè qualche tempo ei sguazzi e rida Col vento in poppa in quel che più gli aggrada, E' vien poi l'ora, ch'ei n'ha a render conto, E far del tutto, dondola, ch'io sconto.


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Esempio: Not. Malm. 2, 445: Dondola, ch'io sconto. Vuol dire, Sconterà il buon tempo che ella si è data, provando altrettanti disgusti. È detto usato dalla plebe nella quale è nato, essendo stato detto da un macellaro a cui era stata rubata in più volte gran quantità di carne: ed essendo stato ritrovato il ladro, fu impiccato; ed il macellaro, vedutolo appeso alle forche, disse: Dondola, ch'io sconto; intendendo, A vederti dondolare, sconto il debito che hai meco per la carne rubatami.
273) Dizion. 5° Ed. .
DITALE.
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pag.728



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Esempio: Not. Malm. 1, 415: Ditale intendiamo quella parte del guanto che cuopre il dito.


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Esempio: Lipp. Malm. 5, 38: Mediante un certo pizzicore Ch'ei sente al collo, i pizzicotti alterna, Ond'alle dita egli ha fatti i ditali D'intorno a innumerabili mortali.
274) Dizion. 5° Ed. .
GENIA, coll'accento sull'i
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pag.118



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Esempio: Lipp. Malm. 3, 4: Un famiglio nel serrar la porta, Sentì romoreggiar tanta genía.


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Esempio: Not. Malm. 1, 228: Genía.... Generazione: e vuol dire Gente vile, abietta, e sciagurata; sinonimo di Gentaglia, Genticciuola, ec.
275) Dizion. 5° Ed. .
GINEPRAIO.
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pag.217



1) id: 8ccf263c3d4a44a3a8b1d6450bd9484f)
Esempio: Not. Malm. 1, 269: E seguitò il suo cicaleccio, entrando in diversi altri ginepraj.
276) Dizion. 5° Ed. .
CORRERE.
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pag.809



1) id: 331751a5db654d24bbc924c8df705f37)
Esempio: Lipp. Malm. 4, 57: Come cavalier che al Saracino Corre per carnovale o altra festa.


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Esempio: Not. Malm. 1, 8: Correr questa lancia, Tirare a fine quest'opera.


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Esempio: Lipp. Malm. 1, 2: Acciocch'io possa correr questa lancia, Dammi la voce e grattami la pancia.


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Esempio: Not. Malm. 1, 419: Quand'altri fa qualche risoluzione, che non riesce poi buona, diciamo: ei l'ha corsa.


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277) Dizion. 5° Ed. .
ANCROIA.
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pag.485



1) id: 9dbf491811e447438034cbdd6906ce7b)
Esempio: Lipp. Malm. 7, 45: Ell'ha un mostaccio infrigno e giallo, Ch'ella pare il ritratto dell'Ancroia.


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Esempio: Annot. Malm. 1, 577: Può esser.... che questa voce Ancroia sia un addiettivo che venga da croio, che vuol dire zotico e duro.... Da questa voce croio abbiamo il verbo Incroiare, che vuol dire aggrinzare e indurire; ed Incroiato, per intender pelle grinza e secca e indurita, come è quella delle vecchie, alle quali però si dice per ischerzo Mona Incroia, che nel parlare, perchè l'ultima lettera di Mona confonde e mangia la prima d'Incroia, viene a suonare Ancroia, che vuol dir vecchia grinzosa.
278) Dizion. 5° Ed. .
FAMIGLIO
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pag.520



1) id: 711e54f7050b4252bc3abd8c0ecaa899)
Esempio: Lipp. Malm. 3, 4: Onde un famiglio nel serrar la porta Sentì romoreggiar tanta genia.


2) id: cdf32220b379459e95ea87e22b15d0a4)
Esempio: Not. Malm. 2, 772: Famigli. Qui s'intende famigli di giustizia, cioè birri.


3) id: e69c8f5786914fe9a667b2c1deb529d0)
Esempio: E Lipp. Malm. 10, 45: E poi comanda a un branco di famigli, Che quivi fatti avea venir di corte, Che di lor mano l'animal si pigli.


4) id: f1d50c9b644146638fc2292572af18fa)
Esempio: Lipp. Malm. 6, 80: Nel bazzicar taverne e chiassi S'è fatto ognun di voi sì bravo e dotto, Che in oggi è più cattivo di tre assi, E viepiù tristo d'un famiglio d'Otto.


5) id: b31d2c3bff8f4a85a9690e471dae0caf)
Esempio: Not. Malm. 2, 513: Famiglio d'Otto è Uno de' birri del magistrato degli Otto di Balìa di Firenze, che è il magistrato criminale. E perchè si suppone che costoro sappiano tutte le furberie, però si dice: Il tale è più tristo d'un famiglio d'Otto, per esprimere è uomo sagacissimo.
279) Dizion. 5° Ed. .
ACCOMPAGNARE.
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pag.121



1) id: 6de388a4dbb7417db7571322cd37ea5e)
Esempio: Not. Malm. 485: Chi cantava senza strumento che l'accompagnasse, si diceva, costui canere assa voce.