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140) Dizion. 5° Ed. .
GIOCHETTO.
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pag.223



1) id: 03cf50591251476f801b3f83af243327)
Esempio: Fag. Rim. 4, 20: Oh giochetto in ver nobile e galante.


2) id: a90b098481434de69e674c17a752170d)
Esempio: Magal. Lett. At. 140: Sapete il giochetto di questa trasmigrazione d'Asia in Affrica del nome d'Etiopia.


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Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 566: Non sono mica le lingue un giochetto di varj suoni, ma un artificioso schieramento di pensieri in parlar ridotti.


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Esempio: De Luc. Dott. volg. 15, 1, 327: E ciò si fa per togliere il giochetto di quelli, li quali studiano di tirare in lungo le cause con questo pretesto d'allegare sospetto il perito, senza la necessità d'allegare.


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Esempio: E Salvin. Lett. IV, 2, 277: Io per me veggo d'ogni sorte libri di tutte quelle lingue che io so; e se più ne sapessi, meglio sarebbe, non per le lingue, che per sè stesse sono giochetti di parole, ma per gli autori che scrivono in esse i loro pensieri.
141) Dizion. 5° Ed. .
AMARORE
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pag.420



1) id: 373ed2c8910348f2b6c20b25bca87cb8)
Esempio: Rim. ant. P. N. Saladin. Pav.: Amore m'è tornato in amarore.


2) id: f2d208f277d845cf83c56ab79662a65a)
Esempio: Vill. G. 660: La festa che i Lucchesi feciono della sua venuta, tornò loro in amarore e danno.


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Esempio: Tass. Mond. cr. 169: Fremono in quel serraglio, e 'n fero suono Dimostran l'amaror dell'ira accolto, E la natìa lor feritate interna.


4) id: 59100b4449704eacb990a52fc7e67f60)
Esempio: Fr. Iac. Tod. 846: Chi far potesse al mondo ogni altro acquisto, E te [Gesù] non aggia, di tutto è perdente, E senza te sarebbe in amarore.
142) Dizion. 5° Ed. .
ARATRO.
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pag.644



1) id: 9a6afcd90ce746bf900890e9bb614818)
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 252: Dunque in orride spade Cangeransi gli aratri?


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Esempio: Chiabr. Rim. 3, 33: I cui campi profondi [del mare] Con zefiri secondi Solcò primiero il savonese aratro.


3) id: f429a26576864992996a61d11274e004)
Esempio: Metast. Dramm. 4, 18: Manca il ferro agli aratri, in uso d'armi Tutto il furor converte.
143) Dizion. 5° Ed. .
DISTRINGIMENTO e DISTRIGNIMENTO.
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pag.712



1) id: aa5cb5ccb05b4770adb139e6a16b9380)
Esempio: Rim. Ant. P. N.: Chi d'amar mi conviene, Tienmi in distrignimento.
144) Dizion. 5° Ed. .
CARPIRE
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pag.599



1) id: e3ff7c85274a4be1b93c50954dd65f38)
Esempio: Grazz. Rim. 1, 186: Come colui ch'è carpito in sul furto.
145) Dizion. 5° Ed. .
LETTERA, e anche, nel verso, per sincope, LETTRA
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pag.254



1) id: 8f0a2076481d43b992e84ff57468f18a)
Esempio: Petr. Rim. 1, 121: Scrivi quel che vedesti, in lettre d'oro.


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Definiz: § XVI. In locuz. figur., e figuratam. –


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Esempio: EDant. Conv. 393: E la circoncisione del cuore in ispirito, non in lettera, è circoncisione.


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Esempio: Segner. Mann. febbr. 8, 3: Homo sapiens in omnibus metuet, el in diebus delictorum, cioè, in diebus, come un'altra lettera legge, peccato dicatis, ec.


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Esempio: Vai Rim. 46: Motti inonesti, satire e cotali Leggerezze Non pinse col carbone.... a lettre cubitali.


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Esempio: Tass. Pros. div. G. 2, 312: Volle Pilato che sulla croce gli fosse (a Cristo) in greca, in ebraica ed in latina lettera dato il titolo di Re.


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Definiz: § XIII. E in particolare, e in modo assoluto, si usò a denotare La lingua latina; onde si disse Per lettera, cioè In latino, e Saper lettera, o di lettera, e simili, per Conoscere il latino. –


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Esempio: Varch. Ercol. 394: Servesi della d, lettera dolcissima, in assai luoghi.


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Esempio: Tass. Lett. 2, 155: La ringrazio molto de la diligenza che usa in rimandarmi le mie scritture in lettera molto miglior de la mia.


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Definiz: § XI. Vale altresì La dicitura che un codice o libro a stampa reca in un dato luogo, in confronto di altro codice o libro; comunemente Lezione. –


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Esempio: Forteguerr. Ricciard. 10, 54: Da una porta di ferro il fuoco usciva, E v'era scritto in un bel marmo bianco Sopra la stessa in lettera corsiva: ec.


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Esempio: Fag. Rim. 1, 57: Ma chi però volesse ben reflettere, A ben vagliarla collo staccio fitto, Vero rubare egli è a tante di lettere.


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Esempio: E Fr. Bart. Sallust. appr.: Le parole e il modo volgare non rispondono in tutto alla lettera; anzi conviene, ispesse fiate, d'una parola per lettera dirne più in volgare.


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Esempio: Bocc. Decam. 1, 63: A questa brieve noia (dico brieve, in quanto in poche lettere si contiene) seguita prestamente la dolcezza ed il piacere, il quale io v'ho davanti promesso.


16) id: d90550819f4d4b4a8d686d0d17571144)
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 86: Ippolito diceva una scrittura Sopra le fasce in lettere minute.


17) id: 40343894d8574809a7504bd420d5b6e8)
Esempio: E Martin. G. B. Stor. Music. 1, 205: Gli uni e gli altri (monumenti) erano espressi in due righe, la prima superiore fatta pe 'l canto, e la seconda inferiore pe 'l suono; nelle quali a qualunque determinata voce, o determinato suono, in ciascun modo o tuono, era per indice assegnata una lettera determinata, or intera, or tronca, or varia, quando in positura e quando in cifra.


18) id: 9122f3f97c6546568b595bb4e37633a3)
Definiz: § XVII. Lettere, prende diversi aggiunti, secondo la diversa lingua a cui si riferisce; onde si dice Lettere latine, greche, classiche, e simili, per indicare la Erudizione in codeste lingue e in codeste letterature. –


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Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 99: Un cartellone.... che formato di lettere maiuscole, in tal guisa diceva: ec.


20) id: 222d053021ba4021b133b58df9734491)
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 184: Si accordano in questa proposizione tanto le divine lettere, quanto le umane.


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Esempio: Dant. Conv. 229: E per essere lo viso debilitato, incontra in esso alcuna disgregazione di spirita, sicchè le cose non paiono unite, ma disgregate, quasi a guisa che fa la nostra lettera in sulla carta umida.


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Esempio: Cecch. Comm. ined. 60: E' non mi piace il modo del nasconderla. T. A guidarvela dreto per Firenze? C. Galante! ella par tutta in corpo e in anima Il Franzesino! O tu hai le buone lettere!


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Esempio: Bentiv. G. Nunz. 3, 49: Per esser egli.... persona di lettere e di molta stima in quel Parlamento.


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Esempio: Tav. Rit. 1, 230: Al terzo (seggio) di sopra aveva lettere intagliate, le quali diceano in tale maniera: ec.


25) id: 53a31fac79ec4e3e8904a1c0501a9732)
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 107: In vece di 34 anni, con una facile alterazione di lettere numerali, scrisse 14.


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Definiz: § XXVI. Di lettere, Di molte lettere, e simili, detto di persona, vale Fornito di studj letterarj, Addottrinato in essi. –


27) id: e8b1fa4d00f44f2ebb1749618c59601f)
Esempio: Giord. Op. 2, 87: Certo è che in quella età si videro tuttavia cavalieri senza lettere, ma erano armati.


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Definiz: § XXXI. Alla lettera, e men comunemente A lettera, in modo avverbiale, vale Secondo la lettera, Nel puro senso letterale. –


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Esempio: E Leopard. Pros. 313: Le lettere amene riguardano al bello, che pende in gran parte dalle consuetudini e dalle opinioni.


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Esempio: Giobert. Bell. 259: L'estro inventivo, venuto in signoria di se medesimo, recò la stessa riforma nelle lettere nobili ed amene.


31) id: 24a9bf5c6a414051abe8c02b39c644f0)
Esempio: Baldin. Vegl. 16: Questo si trova scritto a lettere da speziali, per non dir cubitali, in fin per le mura.


32) id: cda9b434d6ef42f687777af14635337f)
Esempio: Red. Lett. 2, 75: Del resto (il Vocabolario della Crusca) è finito, finitissimo in tutte le lettere, da capo a piede.


33) id: f2e1712de3294e8c820d57c2e1133b53)
Esempio: Bocc. Decam. 5, 17: In assai brieve spazio di tempo non solamente le prime lettere apparò, ma valorosissimo tra' filosofanti divenne.


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Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 24: Insino a ora sono istato a scrivere in casa, e veggo che non piglio buona forma di lettera.


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Definiz: § XXVII. Senza lettere, usato a modo di aggiunto vale Privo di erudizione, di scienza, e, in più stretto senso, di studj letterarj. –


36) id: 796bb0e6dce2441bb3731487219241d7)
Esempio: Bemb. Pros. 81: Venendo al tempo che le lettere danno alle voci, è da sapere che tanto maggiore gravità rendono le sillabe, quanto elle più lungo tempo hanno in sè per questo conto; il che aviene qualora più vocali o più consonanti entrano in ciascuna sillaba.


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Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 53: È scritto che non imparò lettere greche, nè lingua greca usò già mai in fatto alcuno importante.


38) id: 96aae8845f68407dbf5c70f6590cbba4)
Esempio: E Fag. Comm. 5, 526: Aspettati pure d'aver a finir la tua vita in una prigione; te lo dico a tante di lettere.


39) id: 4de8a9aa36d74765935d89549823459d)
Definiz: § II. Prende anche altri aggiunti in quanto rappresenta i suoni, come vocale, consonante, muta, liquida, dentale, e simili, che si spiegano ai luoghi loro. –


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Definiz: § XXXIV. Aver lettere, e men comunemente Aver lettera, vale Essere addottrinato, erudito; ed in più ristretto senso, Essere dotto nelle belle lettere, Essere letterato. –


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Esempio: Pallav. Libr. Ben. 235: Se quantunque fiate getteransi a caso in distinte cartucce le lettere dell'alfabeto, non se ne formerà già mai il poema d'Omero.


42) id: 9c7eacd219b34188babe29c78109f4b5)
Definiz: § VII. In più largo senso, e più spesso nel numero plurale, prendesi per Parola; e parlandosi di medaglie, denota la Iscrizione, che vi si contiene. –


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Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 119: Venne pubblicata.... una gazzetta straordinaria con queste parole stampate a lettere da speziale in sul frontespizio: vox populi, vox Dei.


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Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 248: Va', e scrivi in carte antiche, d'una lettera che paia antica quanto puoi, un testamento d'uno ch'ebbe nome Teopento.


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Esempio: Passav. Specch. Penit. 153: E questo si potrebbe provare per molti esempli e detti della santa Scrittura e de' santi dottori, sicome si dimostra in questo nostro libro fatto in latino per le persone litterate, ed ancora più innanzi se ne dirà. Qui basti quello che si dice per ammaestramento di quelle persone che non sanno lettera.


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Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 170: Diventeremo tutti Arabi, con isperanza di morire affogati quanto prima, per lo sforzo necessario in proferir tante lettere gutturali e aspirate sì bestialmente.


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Esempio: Targ. Valdin. 1, 210: Contemporanea è una relazione dei medesimi signori Veraci e Mascagni, in proposito delle difficoltà che s'incontravano nell'eseguire alla lettera i comandi dell'imperial Consiglio di Finanze.


48) id: d5bfc32a71c8448ab11529559dd74fe0)
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 249: E che l'autore sentisse il contrario di quello che dice il testo a lettera in questo medesimo libro è parte del libro, si pruova ec.


49) id: 02832f013a6c48c89ac8026685ea3c59)
Definiz: § III Vale anche Spesso Carattere, e, più propriamente, Modo di formarlo; ed altresì Genere o Qualità di carattere; che pur si dice Scrittura; e in tal senso usasi soltanto nel sing. –


50) id: 19b8484ae72e497689c4026805e1957e)
Esempio: E Varch. Stor. 2, 208: Egli, giovane più tosto non senza qualche lettere che letterato,... prese in quel suo magistrato la cura di conservare i libri della libreria di San Lorenzo.


51) id: 79e5087a5839471cad4f8fe482a64e9a)
Esempio: E Giord. Op. 1, 310: Si mise a ordinare tutti que' fogli confusi; e ne trasse.... un argomento inedito del Pseudoio..., scritto in minore e più rozza lettera, ma da mano antica.


52) id: ed8cc75833eb4e0b84e88c992ee59df6)
Esempio: Grazz. Pros. 58: Padre, se voi sete così intendente e dotto nelle lettere sagre, come voi sete nella scultura e nell'architettura, per certo che voi dovete essere un gran baccelliere in teologia.


53) id: b42bd8b8ee9242adb6fdd95e3950807e)
Esempio: Varch. Stor. 1, 199: E veggendosi (il Machiavelli).... al Giannotto, di cui egli (ancorchè piuttosto non senza lettere, che letterato, chiamar si potesse) molto in cotale ufizio si teneva superiore, posposto, ec.


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Esempio: Gell. Porz. Disput. Fanc. volg. 11: Presa la detta fanciulla, la dette in custodia a uno maestro Gerardo,... medico di Sua Maestà, uomo di grandissime lettere, come può chiaramente vedersi nelle opere sue.


56) id: d6d96db8228d457eb69fab8144da335b)
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 203: Livio Gemino giurò per vita sua e de' suoi figliuoli d'averla veduta (la madre di Tiberio) salire in cielo.... Vitellio col medesimo Caligola non ebbe sì buone lettere.


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58) id: 71860ac1a9624603a57a180477e15b65)
Definiz: § XVIII. Quindi Lettere divine, o sacre, si usa per indicare gli Studj teologici, e, in più ristretto senso, I libri del vecchio e del nuovo Testamento; e il suo opposto è Lettere profane, o umane. –


59) id: 47b1227779ad4c0bad69d9e9c5e72456)
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 4: Io non parlo per le lettere ch'egli ha, chè ognuno sa di che sorte le sono.... Ma in lui mi paiono tanto pure eie lettere e i costumi, che ec.


60) id: 9b0c4def10d545cba603b7bec168c7ff)
Esempio: Tass. Lett. 1, 250: Noi, in quella maniera che i fanciulli, ch'imparano a scrivere, non ardiscono di stendere alcuna lettera fuor de le righe segnate, ci conterremo dentro a i segni prescrittici da chi più sa.


61) id: 516530f44b2047b5889f1865eb915165)
Definiz: § IX. Lettera, si usa anche per Quel senso che risulta dalle parole letteralmente prese, Il senso letterale; e il suo contrapposto è Lo spirito, L'intenzione, e simili: onde Secondo la lettera, e anche In lettera, vale Letteralmente. –


62) id: 286a6bdc67d448c78276636690e67ec2)
Esempio: Salv. Avvert. 1, 171: Distinse Platone nel Cratilo tutte le lettere in vocali, mezze vocali e mutole, e altrettanto fece Aristotile nel libro della Poetica; e nel secondo della Storia degli animali, tutte le non vocali nominò consonanti.


63) id: ebb6cf2c925a4daaacd6b8020d9851e1)
Definiz: § XIX. Lettere, coll'aggiunto di amene, belle, buone, piacevoli, umane o d' umanità, e simili, vale Quella disciplina che ha per oggetto lo studio della lingua, dell'eloquenza, dell'istoria e della poesia, e si distingue dalla erudizione, o scienza, in generale. –


64) id: 808433b85fac4d468e83b13641d9918b)
Esempio: Red. Lett. 1, 7: La difficultà consiste in quelle parole..., le quali a prima giunta considerate strettamente e secondo la lettera, o, per dir meglio, secondo che strettamente prese suonano, pare che non vogliano altro inferire, se non che, ec.


65) id: c3156570ecaa490e9cecb29203aa3a95)
Definiz: § XIV. Lettera, usato nel numero plurale, conforme a proprietà latina, vale anche Cultura, Dottrina, Erudizione, che si acquista mediante gli studj in generale; e particolarmente Quella che si acquista mediante la letteratura propriamente detta; e più specialmente usasi per contrapposizione a Scienze e Arti. –


66) id: d2936b9f7fbe497fad152068413eea42)
Esempio: Varch. Stor. 2, 244: La mattina della pasqua di Resurresso si scoprirono tre cittadini dipinti nella facciata del palagio del potestà,... ognuno de' quali aveva scritto a piè il nome e casato suo in un breve, il quale diceva a lettere di speziali: per traditore della patria.


67) id: fb0aa9e0585341bfb89d0a0d0340696b)
Esempio: E Dant. Conv. 118: Siccome veder si può in quel canto del Profeta, che dice, che nell'uscita del popolo d'Israel d'Egitto, la Giudea è fatta santa e libera. Che avvegna essere vero, secondo la lettera, sie manifesto, non meno è vero quello che spiritualmente s'intende, cioè che ec.


68) id: 59b64717fe734836ba5871372453f763)
Esempio: Fr. Giord. Pred. Genes. 175: Non è commesso ad ogni nomo l'ufficio del predicare, che innanzi innanzi, a tutte le femine è vietato in tutto e per tutto; appresso, tutti i laici e idioti che non hanno lettera, onde niuno può essere predicatore, se non è letterato e scientifico.


69) id: 5c7a67fbab0644f78d63c7216bc69cf8)
Esempio: Firenz. Pros. 1, 243: S'io non avessi studiato, e in conseguenza non avessi qualche lettera, male avrei potuto condurre questo dialogo a quella perfezione che di presente si ritruova: e s'io ho lettere, o s'io non ho lettere, da ora innanzi io non ne voglio altra testimonianza che questa operetta.


70) id: 42f421ad152a4aeab4f8be61c1dafa4c)
Esempio: Tolom. Lett. 87 t.: Mi risolve che 'nsin a tanto ch'egli non ha una certa bella lettera cancellaresca ch'egli aspetta, non pensa di stampar nè quelli nè questo. Dice bene il Prete, che per tutt'ottobre a venire crede avere in ordine questa nuova lettera, la qual s'ella sarà così bella, com'egli mi promette, me allettarà e quasi sforzarà a far istampare qualcuna de le mie cosuccie.
146) Dizion. 5° Ed. .
DECALOGO.
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pag.72



1) id: 0d95aa5cda804fe0a85efcd2b379b252)
Esempio: Fag. Rim. 4, 317: E il Decalogo poi vada in oblio.
147) Dizion. 5° Ed. .
APPIA.
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pag.593



1) id: 94a4d407bb79427f9ded1914259b1a38)
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 19: Tutte le frutte in tutte le stagioni, Come dir mele rose, appie e francesche,.... Son buone a chi le piacciono.


2) id: 4b9f677ec4824811ad7d2216af905483)
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 5: In alcune parti cavano del frutto degli arbori il vino, siccome delle mele appie fanno gli Ungheri il sidero.
148) Dizion. 5° Ed. .
ALLORO
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pag.385



1) id: 46ed77eea6a440fbab90644cabb00c41)
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 46: Pur vo fantasticando col cervello, Che diavol voglia dir quel po' d'alloro Che ti si mette in cima del piattello.


2) id: ee1f5335cc8b4babb6dc22d07d4ee19f)
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 8: Vago di eterni allori Erga trofei su regïon lontana.


3) id: 8cb91e6fc60145c6bfe04768fa525c89)
Esempio: Tass. Gerus. 7, 19: Nella scorza de' faggi e degli allori Segnò l'amato nome in mille guise.


4) id: eb50fc162781496492a038feb4a697ab)
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 8: Giulio Cesare fu coronato d'alloro, le cui frondi di poi si veggiono impresse in tutte le medaglie degli altri imperatori.


5) id: 46e7b2cdf3884a93a07de1d3294dcfc1)
Esempio: Grazz. Comm. 317: In quanto a lei, la festa si farebbe senza alloro; ma egli è la madre che vuol esser pagata, e ha ragione.
149) Dizion. 5° Ed. .
MANESCALCO e MANISCALCO
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pag.795



1) id: 1f07f22465f9403db9ce1e143dd20fb6)
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 131: La prima cosa in capo arete i palchi, Non fabbricati già da legnaiuoli, Ma da bastieri o ver da maniscalchi.


2) id: 9f41010bbb41418888406ed40eac3c43)
Esempio: Fag. Rim. 5, 134: Ed ha buone maniere, In far da manescalco e da cocchiere.
150) Dizion. 5° Ed. .
MOSCONACCIO
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pag.585



1) id: ac027c530fc04b42b32605845bd7163b)
Esempio: Cas. Rim. burl. 1, 21: Le vespe e certi mosconacci neri, S'un non s'adira, gli cavano gli occhi, E mangiangli la carne in sul taglieri.
151) Dizion. 5° Ed. .
LEGNAIUOLO, e familiarmente anche LEGNAIOLO
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pag.219



1) id: 13ffb4c3881b414a9e499a9bde638387)
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 131: La prima cosa in capo arete i palchi, Non fabbricati già da legnaiuoli, Ma da bastieri, o ver da maniscalchi.


2) id: bbb265230aeb496db07e6d7f7fbbcfd5)
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 154: Aver un fabbro e un legnaiolo allato, Un fornaio col frullone addirimpetto, ec.


3) id: d563e4183d444c80bf1bd175a2be5293)
Definiz: § II. Legnaiuolo, in modo scherzevole o schernevole, si disse Colui che, infetto di mal francese, ne faceva la cura col legno santo, o guaiaco. –


4) id: ae634eaa46e94897aa6878acc9e623b2)
Esempio: E Stat. Art. Legn. 6: Questi sono li statuti dell'Arte e università de' legnaiuoli grossi, cassettai, cofanai, bottai e ballettai della città e distretto di Firenze, e di qualunche altri s'aspettasse e partenesse a detta arte,... cioè venditori di legname e acconciatori di legname con ferro, e venditori di lastre, e facitori o venditori di cofani, forzieri o forzerini, casse, scrigni, lettiere, tavole, deschi, banche, arche, madie, selle da bestie, ceste, pale di legno, rastrelli da mandar grano, archi da battere telai, gramole, asserelli, vanghili, botte, tina e bigoncie, barili, cerchi, pevere e simile.... E chi sega detti legnami con seghe grosse a telaio, e chi tira detti legnami con buoi, e chi di dette cose o d'alcune di quelle facesse compra o vendita, acconcime o facitura, avendo e tenendo bottega o luogo in città, borghi, o soborghi o contado, di Firenze.
152) Dizion. 5° Ed. .
LUNGAGNOLA, coll'accento sulla terzultima.
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pag.518



1) id: d3e8c9d6c5e047a1b656a37b355e8c59)
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 169: Non si può senza spago fare archetti, Ragne, giachi (giacchi), lungagnole e strascini.


2) id: 260a02ee8dc1496396b19f1e104b05d6)
Esempio: Car. Long. 34: Ora pescando a lenza,... ed ora mettendo i cani in terra, e tendendo lungagnole alle lepri.


3) id: 1f98b6050ed040db802d5ab49aa6f5cf)
Definiz: § II. Pur figuratam., si disse per Discorso lungo e e noioso, Chiacchiera, Frottola, o simili, da mandare in lungo una cosa. –
153) Dizion. 5° Ed. .
ANIMALACCIO.
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pag.510



1) id: 541351aa982b4550a7832a6fc85960fc)
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 30: I corbi, le cornacchie, i cervi e i cani, E mille animalacci più cattivi.
154) Dizion. 5° Ed. .
FERRACCIO.
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pag.791



1) id: d874625f5a8a4b6ba9ec586f76b61aa1)
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 111: E ciò intervien (il torcersi l'ago), perch'egli è un ferraccio Vecchio d'una miniera marcia.


2) id: da3bdf3c93aa4963ab8d58c5c1af6d03)
Esempio: Cecch. Comm. ined. 69: Io so bene Che 'l mio Cammillo non sare' sì ardito, Che mi guidasse in casa a questo modo Le femmine. Ma che? nel terren morvido Ogni ferraccio vi si ficca dentro (qui in maniera proverbiale).


3) id: 04b875f49146436e95edcfc3aebb215e)
Esempio: Targ. Viagg. 3, 164: Si portasse a raffinare in qualche altro luogo,... come appunto si fa del ferraccio fuso nei forni di Maremma, che si manda a raffinare a Pistoia.


4) id: 1d156df12b614664a1c62e40c03b7142)
Esempio: E Targ. Viagg. 6, 309: La fabbrica principale dove si raffina, e riduce in verghe ed altre forme, particolarmente chiodami, il ferraccio stato fuso ne' forni di Maremma dalla vena dell'Elba, si chiama l'Argentiera.
155) Dizion. 5° Ed. .
CORACCIO e, come anche trovasi, CUORACCIO.
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pag.731



1) id: 3157ab083dda4d9fa0d5ec44ff14e3e3)
Esempio: Bern. Rim. burl. 2, 10: Ma s'io piglio co' denti quel coraccio, Io gli darò de' morsi come cane.
156) Dizion. 5° Ed. .
COMPORTARE.
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pag.273



1) id: abb8bc91206b49c58abd514caa5c8cc0)
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 75: A dirti il vero, io non vorrei morire: Ogni altra cosa si può comportare.


2) id: 219c1c80074e46d4933a191e294dc1b4)
Definiz: § VIII. Neutr. pass. comportarsi Procedere, Contenersi in una data maniera; detto di persona. –


3) id: 7dd078a274444f6e8034527c0098c2c5)
Esempio: Vill. G. 695: In quanto lo stato e la condizione dell'anima, partita dal corpo, comporta.


4) id: 105913273c6c48b9a2b93829f071784f)
Definiz: § IX. E per Frenarsi, Reprimersi, Contenere una passione; ma in questo senso è poco usato. –


5) id: 9b160e7ee47d4bd0a81e64cdbc7b1ac5)
Esempio: Cellin. Vit. 338: Mi volevo ritornare in Italia, non mi potendo comportare, con le ribalderie di quei Franciosi.


6) id: 6d69588f3ae14608ae413c39ad77a281)
Esempio: Soder. Agric. 141: L'altra [calcina], in quel modo messa da parte, si lievita e stagiona, sì ch'ella comporta poi più arena assai, che non fa la spenta e adoperata subito.


7) id: 19f76602333b4e16a60c76fdeb10c171)
Definiz: § II. Riferito ad alcun membro della persona, e specialmente a mano o piede, che si accosti o si ponga in contatto con cosa calda o fredda, dicesi Potervelo comportare o Non potervelo comportare, quando il calore o la frigidità di essa è tale, da poterne o non poterne sopportar la impressione; come:
157) Dizion. 5° Ed. .
BOLGETTA
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pag.217



1) id: e81237e77b0f401da3a8f730d85b528f)
Esempio: Maur. Rim. burl. 115: Il buon ostier, poichè di ciò fu accorto, Si beccò le bisaccie e una bolgetta.
158) Dizion. 5° Ed. .
BARDASSONACCIO
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pag.73



1) id: a24c1dad6aec4e6bb50173c66a19a5f2)
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 113: E que' tuoi lecca piatti, Bardassonacci, paggi da taverna, Ti canteranno il requiem eterna.
159) Dizion. 5° Ed. .
MARCIO
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pag.927



1) id: f65ab1116a64413cb2cd3141b1519292)
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 112: E ciò intervien perch'egli (l'ago) è un ferraccio Vecchio, d'una miniera marcia e vizza.


2) id: 7ed7b74686c14ef6845ac43c0fdd7341)
Esempio: E Bern. Rim. burl. V. 131: La casa cbe Melampo.... Disse a Ificlo già che cascherebbe.... Con questa casa, che non è ancor mia.... In esser marcia gli occhi perderebbe.


3) id: 6e0089905c6d434d8aabc702e3bc8712)
Esempio: Fag. Rim. 1, 150: Quivi un boccone all'altro non dà sosta; Ed in un solo più sapori assaggio: Mangio in somma in compendio, e per la posta. Chi non è mangiatore di vantaggio, La perde marcia.


4) id: 4724e38374b0454194fd7297d4206889)
Esempio: E Bern. Rim. burl. V. 113: Può far la nostra donna, ch'ogni sera Io abbi a stare a mio marcio dispetto Infino all'undeci ore andarne a letto, A petizion di chi giuoca a primiera?


5) id: 08e5623ba5de4195a069615e738230f8)
Esempio: Firenz. Rim. 2, 423: E giocolava, con tal maraviglia, Che quasi a marcia forza e lor dispetto In sul vergon gli fea balzar di netto (qui per similit. detto di uccelli).


6) id: 88d129deb07e4b61bcef5d2a3aeb68da)
Definiz: § X. Marcio, in forza di Sost. Ciò che è marcio, Parte marcia di checchessia.


7) id: c49259bd8aa64fd6853f37e1649afd5f)
Definiz: § IX. E unito ad un adiettivo, ne rinforza pure il significato, prendendo valore di Grandemente, Estremamente; e per lo più usasi in cattivo senso. –


8) id: eab3352f32dc46d088219db927bf4a45)
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 153: Se egli non è occupato in bene, bisogna a marcia forza che pensi male; dicendo l'Ecclesiastico: Molta malizia insegna all'uomo l'ozio.


9) id: c7a8449a183e482da65e9ca6a8a28fa6)
Esempio: Cecch. Comm. ined. 273: E sì la dà (una fanciulla) a quel vecchio? A. A quel vecchio in malora, che n'ha a essere Geloso marcio.


10) id: d7dcd5ca4ca640088fad5feb5960bfc4)
Definiz: § VII. Usasi come aggiunto di cosa, e più spesso di quattrini, ragioni, principj, e simili, a denotarne in modo dispregiativo la somma penuria, o il pochissimo valore, conto, importanza. –


11) id: 7cc22fa4477a416db9e2a61d7491edaa)
Esempio: Cellin. Vit. 419: La detta [acqua] aveva penetrato tanto, che il detto marmo si era debilitato; e come marcio in quella parte del buco di sopra e' si dimostrò dappoi che ec.


12) id: 55345cb70c634461a0a46442c5f675a9)
Esempio: E Soder. Op. 2, 263: Di maggio si ha a seminare (il panico) nei luoghi freddi ed umidi, nei caldi più oltre, tagliato il grano e l'orzo, in quel luogo medesimo, subito ben lavorato e letamato di letame marcio.


13) id: 7a1bc1a1116746acbd1e95e41a1dd477)
Definiz: § XII. E Term. di Giuoco. Giuoco marcia o Partita marcia, ed altresì Rischio di giuoco marcio e di posta doppia. Quindi le maniere Campare il marcio, o Scampare, il marcio, Uscire del marcio, che valgono Uscire del rischio di perderla doppia, e che sono usate più spesso in locuz. figur., o figuratam.; ma oggi non sono comuni. –


14) id: 802cd5e5919d455f945a3c8b14a07909)
Definiz: § VI. Marcio, Term. del Giuoco. È aggiunto che comunemente si dà a quei giuochi o partite, e più specialmente di carte e di dadi, nei quali l'avversario non arriva a far data, o a far quei punti, tiri, o mosse, che le regole del rispettivo giuoco prescrivono, ond'egli deve pagare al vincitore posta doppia. Adoperasi più che altro nelle maniere Perdere il giuoco marcio, o Vincere, il giuoco marcio, e assolutam. Perderla marcia, o Vincerla, marcia, usate spesso in locuz. figur., o figuratam. –